Nuovi ospedali, la Giunta Rocca non vuole andare piano e vara il Piano

La Regione programma interventi per quasi 1,2 miliardi di euro e di essi tre step sono previsti per nosocomi della Ciociaria. D'Amato "Tutto copiato”. Savo "No, pragmatici”

Dalla riapertura del San Giacomo di Roma all’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali, fino all’acquisto di nuovi macchinari. Sono 37 gli interventi per potenziare la sanità del Lazio programmati dalla Regione per quasi 1,2 miliardi di euro e di essi tre sono previsti per nosocomi della Ciociaria.

Sono contenuti nell’aggiornamento del Piano di investimenti in edilizia sanitaria approvato oggi pomeriggio dalla Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, e presentato oggi pomeriggio dal governatore in conferenza stampa a via Cristoforo Colombo.

Dal San Giacomo a Frosinone e Sora

Nello specifico, l’investimento complessivo è di 1 miliardo e 171 milioni di euro, e si tratta di risorse statali già stanziate ma non ancora impegnate. 633 milioni di euro erano in attesa di un accordo di programma con il ministero della Salute, mentre altri 537 milioni di euro risultavano ancora da programmare.

“La Giunta, in poco più di tre mesi di lavoro, ha impegnato, quindi, risorse che negli ultimi anni aspettavano di essere utilizzate”, ha spiegato Rocca. Le risorse, in larga parte statali – a carico della Regione saranno, infatti, solo 58,5 milioni di euro – serviranno per finanziare numerosi interventi. Tra i quali la riapertura del San Giacomo (125 milioni di euro) che ospiterà un ospedale di comunità, Rsa e lungodegenza.

Poi l’adeguamento antincendio di Asl e ospedali per un investimento di complessivi 375 milioni. Nel pacchetto figurano spot ciociari per gli interventi antincendio Scia 2026/2029 ed a completamento del fabbisogno. Sono gli ospedali di Sora e di Frosinone, più le strutture di territorio: il lotto del 2026 potrà contare su 15 milioni 372mila 256 euro mentre per il 2029 ci sono 3 milioni 604mila 264,00 per il 2029. Con un totale di 18 milioni 976mila 520 euro.

Il bis per Sora e l’Inail per il vecchio ospedale

Poi l’adeguamento antisismico dei presidi ospedalieri in zona sismica 2 per complessivi 335 milioni di euro. Nel piano ci sono 25 milioni di euro per il completamento delle opere programmate nell’ospedale di Sora: 23,7 milioni sono a carico dello Stato ed 1,25 li metterà la Regione.

I restanti fondi saranno utilizzati per l’innovazione delle tecnologie sanitarie, l’acquisto di nuove attrezzature e arredi. Inoltre i lavori di ampliamento e la realizzazione di nuovi servizi e il completamento degli Ospedali di Comunità non finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Questa, ha spiegato Rocca,non è una delibera da fenomeni, è una delibera fortemente di buonsenso. Negli anni scorsi non si era programmato e ci siamo trovati oltre mezzo miliardo di investimenti ancora liberi da poter impegnare. Io ne vado orgoglioso perché gli uffici hanno fatto un lavoro straordinario, ma è un atto dovuto. I sistemi antincendio negli ospedali devono funzionare e queste strutture che devono accogliere i più fragili devono avere tutte le misure antisismiche”.

“Questa non è la parola fine, è un inizio ma che da solo vale quanto normalmente la Regione Lazio ha a disposizione in cinque anni”. Per il governatore “l’iniezione di liquidità che i direttori avranno ci consentirà di crescere e recuperare in tema di competitività e qualità della sanità della nostra Regione nel prossimo futuro”.

Dall’Inail 868 milioni per 5 nuovi ospedali

A queste risorse bisogna aggiungere 868 milioni di euro dell’Inail per realizzare cinque nuovi ospedali: Ospedale del Golfo (nel Sud Pontino), Latina, Rieti, Nuovo Ospedale Tiburtino (Asl Rm5), Acquapendente (Viterbo).

Nello stesso capitolo ci sono anche i 12 milioni e 776mila 340 euro per la riqualificazione ed adeguamento sismico degli uffici del Distretto C di Sora: sono quelli presenti nell’ex ospedale in centro.

Ha spiegato Rocca: “A Rieti verrà fatto il nuovo ospedale ma anche la riconversione del vecchio ospedale. Il nuovo ospedale di Latina è fondamentale per completare anche con la cardiochirurgia e quindi dare la possibilità di non arrivare fino a Roma. A Viterbo ci sarà il nuovo ospedale di Acquapendente per Viterbo e per la provincia di Roma è simbolico l’investimento sulla radioterapia a Civitavecchia, per fare in modo che in un quadrante importante, ed è qualcosa di cui vado particolarmente orgoglioso, si possa prevenire il disagio per pazienti con patologie più serie di fare avanti e indietro”.

D’Amato: “Copioni”, Savo: “No, pragmatici”

Il Consigliere della Regione Lazio e membro della Commissione Sanità, Alessio D’Amato è intervenuto sul tema non senza ironia. Il piano di investimenti presentato oggi dal Presidente Rocca, sono al 90 per cento interventi già programmati un anno fa. Programmati con la delibera di Giunta regionale del 21 giugno 2022 che ha pianificato la così detta terza fase del ex articolo 20. Poi con la delibera del 6 settembre 2022 che ha programmato la quarta fase del l’ex articolo 20. Almeno possiamo dire che è un piano investimenti ben copiato“.

La presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, Alessia Savo punta su celerità ed efficacia in timing. “Il fatto che la delibera sia il risultato di soli tre mesi di lavoro, considerando la capienza degli interventi in conto capitale, ha delineato già quale sarà l’indirizzo della Regione Lazio sotto la guida Rocca. Molto pragmatismo, molta efficienza, visione, tempi tecnici, una programmazione che vuole dare risposte alla sanità del Lazio.

E ancora: “Con questa delibera si qualifica maggiormente il fabbisogno di ogni territorio. La commissione è pronta alla collaborazione massima e a tutti i livelli. Il funzionamento della sanità del Lazio dipende anche dalla pianificazione. Consiglio e Giunta si adopereranno, ognuno nel proprio ruolo, per portare avanti i singoli eventuali provvedimenti”.

Valeriani e la riapertura “in esubero”

Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Pd, ha sottolineato un aspetto. “La Giunta Rocca annuncia la riapertura dell’ospedale San Giacomo in una zona della città di Roma già altamente servita da presidi sanitari. Mentre vuole trasferire il policlinico Umberto I senza comunicare ai cittadini e alle migliaia di lavoratori dove verranno ospitate tutte le sue attività sanitarie. Pensare di ridurre le spese di gestione con un progetto di smantellamento delle strutture è privo di logica.

E poi: “Il presidente Rocca non ha detto niente sui posti letto, sulle innovazioni tecnologiche e sul miglioramento delle prestazioni, rischiando inoltre di lasciare quell’area di Roma, da sempre prezioso riferimento sanitario, senza strutture adeguate. L’Umberto I, infatti, si trova in una posizione strategica. E’ vicino alle stazioni ferroviarie di Termini e Tiburtina, oltre ad alcune stazioni della metropolitana, Inoltre ospita anche il pronto soccorso di alta specializzazione (dea di secondo livello). In caso di emergenze garantirebbe un’assoluta tempestività degli interventi”.

Righini: “Investimenti fondamentali”

Giancarlo Righini (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

L’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini parla di “un piano di investimenti importantissimo, possibile grazie anche alla disponibilità di Inail. Si tratta di fondamentali investimenti infrastrutturali per realizzare gli ospedali. La Regione Lazio si occuperà anche del contenuto tecnologico per dare la possibilità ai cinque nuovi grandi ospedali di iniziare e prendere il via. Ad esempio l’ospedale Tiburtino ha la sua fase progettuale completata e quindi sono cantieri che possiamo aprire già nei prossimi mesi. Oppure gli adeguamenti antisismici e antincendio di tantissimi ospedali con 375 milioni di euro.

“Dunque il piano serve ad ammodernare l’edilizia sanitaria esistente, a realizzarne una nuova e a mettere a norma. Un piano che prende il via e già il prossimo anno abbiamo la possibilità di riprogrammare altri 200 milioni e, soprattutto, questa convenzione con Inail ci consentirà anche in futuro nuova edilizia ospedaliera”.