Passato, presente e futuro: 20 anni di Stirpe con vista sulla Serie A

Il patron del Frosinone è tornato a parlare in occasione del ventennale della sua presidenza. Un ampio giro d’orizzonte che ha toccato tutti i temi a partire dall’addio di Grosso fino agli investimenti sulle infrastrutture

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Se qualcuno s’aspettava il nuovo allenatore come regalo per i suoi primi vent’anni di presidenza, evidentemente non conosce lo stile-Stirpe. Il patron del Frosinone infatti non è tipo da colpi di teatro o similari ma sa benissimo che ci sono tempi e modi per scelte così importanti. Ed il calcio ovviamente non fa eccezione almeno per come lo intende lui. “Non c’è fretta, il nuovo allenatore non sia un’ossessione”, ha chiarito Maurizio Stirpe in uno dei passaggi dell’attesa e tradizionale conferenza stampa di metà giugno.

Ma al di là della questione-tecnico, l’incontro nell’affollata “guest area” allo stadio “Stirpe” non è stato meno interessante. Il presidente ha tracciato un bilancio dei vent’anni al timone della società (“Sono divisi in 2 fasi ed ora entreremo nella terza”, ha detto Stirpe) e svelato i progetti per il futuro e la Serie A in particolare. L’obiettivo è la salvezza ed un campionato dignitoso sempre nel perimetro della sostenibilità finanziaria. Stirpe ha annunciato investimenti (10 milioni) sulle infrastrutture ed un rafforzamento della società (“L’organizzazione e le competenze sono fondamentali, l’Empoli il nostro modello”, ha osservato).

Vent’anni di successi

Maurizio Stirpe

Maurizio Stirpe è tornato a parlare di calcio dopo diversi mesi. Ha aperto la conferenza ripercorrendo la sua lunga esperienza da presidente. Vent’anni di grandi vittorie (6 promozioni) ma anche di qualche delusione e difficoltà. L’industriale ciociaro ha assunto la guida del club a giugno 2003 e non c’era nulla (“A parte il nome, la tradizione e tante chiacchiere”, ha ricordato). Ora a distanza di 4 lustri, il Frosinone è tornato in Serie A per la terza volta, c’è uno stadio all’avanguardia ed una società moderna e sana.

“Possiamo dividere questo periodo in 2 fasi – ha sottolineato Stirpe Nella prima abbiamo rifondato il club, partendo da zero. Ricordo le condizioni dello stadio “Matusa”… E siamo riusciti ad approdare in Serie B (nel 2006 ndr). La prima fase si è chiusa con la retrocessione del 2011. A quel punto abbiamo cambiato filosofia ripartendo dal settore giovanile tanto che il tecnico Stellone arrivava da lì. Fu una scelta felice malgrado lo scetticismo”.

Altre 4 promozioni di cui 3 in Serie A, una finale e semifinale playoff.  Il resto è storia recente. Una fantastica storia. “L’ultima stagione abbiamo dimostrato che si può vincere giocando bene – ha continuato Stirpe Il risultato è importante ma forse lo è di più il modo in cui si raggiunge. La squadra ha macinato punti, record ed ha dimostrato autorevolezza in ogni partita. Onore a chi ha costruito l’organico, al tecnico ed ai giocatori. E’ stata una promozione inaspettata nel contesto di un processo e rinnovamento e risanamento dei conti, noi puntavamo alla salvezza. Questo risultato ha accelerato il percorso di messa in sicurezza dei conti”. Ora quindi inizia la terza fase sperando di migliorare o quantomeno eguagliare i risultati delle precedenti.

Grosso ed il nuovo allenatore

Fabio Grosso

L’addio del tecnico non ha rovinato la festa dei vent’anni. Stirpe non è deluso dalla scelta di Grosso e neppure il modo in cui lo ha comunicato (un sms) ha scalfito le sue certezze. “Nei suoi confronti ho solo riconoscenza e stima – ha aggiunto il presidente Bisogna rispettare la sua decisione, avrà avuto delle buone ragioni. Nessuna polemica, vorrei ricordarlo per aver trasformato un gruppo di buoni giocatori in una squadra vincente”.

Stirpe ha ripercorso l’incontro avuto con Guido Angelozzi, Piero D’Oronzo e Fabio Grosso il 20 maggio. “Ho illustrato i programmi ed ho dato loro tempo fino al 9 giugno per decidere se restare o meno a prescindere dai contratti – ha raccontato Stirpe – Angelozzi e D’Oronzo mi hanno risposto quasi subito in maniera affermativa. Mentre Grosso solo qualche giorno fa con un sms molto garbato ha comunicato di non voler continuare. Non mi sono sentito offeso dai modi e dai tempi perché ognuno si comporta com’è nel suo carattere”.

Michele Mignani, uno dei candidati alla panchina del Frosinone

Capitolo nuovo allenatore. Stirpe non si sbottona sui nomi circolati a partire da Eusebio Di Francesco (sarebbe in pole) fino all’outsider Michele Mignani. “Deve aiutarci nel percorso intrapreso, dare continuità al nostro progetto – ha spiegato il patron – Quindi calcio propositivo, valorizzazione dei giocatori e metterci qualcosa di suo. Un giovane? Non contà l’età. Non abbiamo fretta”.

Obiettivo-salvezza e non ripetere gli errori

Stirpe con Guido Angelozzi

Il Frosinone ovviamente partirà per provare a rimanere in Serie A. Cosa non riuscita nel 2015-2016 e nel 2018-2019. Sarebbe come vincere la Champions League. “Gli obiettivi sono la salvezza ed un campionato dignitoso restando nel perimetro della sostenibilità finanziaria – ha aggiunto Stirpe Per questo servirà mettere in campo ulteriori risorse derivanti dalla pubblicità oltre che dagli incassi da stadio. E poi saranno fondamentali le competenze, l’organizzazione della società. In tal senso abbiamo rafforzato i settori marketing e comunicazione. Il nostro modello è l’Empoli. La squadra sarà formata da un mix di ragazzi ed elementi più esperti. Credo che schiereremo una delle rose più giovani della Serie A. La nostra filosofia non cambia”.

E soprattutto il Frosinone non dovrà commettere gli errori del 2019 quando dopo il secondo campionato di A e la relativa retrocessione la società è andata in affanno dal punto di vista economico. “Ci fu un combinato disposto con le stagioni del covid e quindi abbiamo avuto difficoltà – ha spiega Stirpe – Un momento duro. Dovremo farne tesoro”.

Stirpe chiama i tifosi

La Curva Nord

Il presidente non si nasconde e s’aspetta una risposta importante del pubblico a partire dalla campagna abbonamenti che sarà presentata lunedì mattina dal direttore marketing Salvatore Gualtieri. “Mi aspetto tanto dai tifosi, vorrei che si superasse il record di abbonamenti (11.197 nel 2018-2019 ndr). Lo stadio dovrà essere pieno già grazie alle tessere – ha sottolineato Stirpe – Meritiamo quest’attenzione non tanto per la Serie A ma per il percorso effettuato in questi 20 anni. Stesso discorso per quanto riguarda gli sponsor che spero possano avvicinarsi ancor di più alla società”.

Insomma l’ambiente dovrà far la sua parte con la consapevolezza che la società ce la metterà tutta lavorando con serenità e professionalità. E se le cose non andranno bene non sarà un fallimento. “Fallimento è sparire dal calcio professionistico com’è accaduto ad altre realtà”, ha affermato il presidente.

Le infrastrutture sempre in primo piano

Lo stadio “Stirpe” dall’alto

La rotta non cambia. Neppure con la Serie A. Il Frosinone continuerà ad investire sulle infrastrutture. Punto focale per Stirpe. Indispensabile per consolidarsi nel calcio professionistico e proseguire nel percorso dell’autofinanziamento. E così la società metterà sul piatto 10 milioni euro (1,5 provenienti dal secondo crowdfunding che sarà lanciato a breve). Previsti interventi allo stadio: ampliamento della sala stampa e della mix zone, creazione di locale d’accoglienza per gli ospiti e potenziamento degli uffici.

Ma la grande novità è la risoluzione del problema della famosa strada degli ospiti bloccata dalla Soprintendenza dei beni culturali e paesaggio. Sarà realizzata dalla società giallazzurra e aperta solo durante le partite. Consentirà una migliore gestione dell’afflusso e deflusso del pubblico. Un’opera che permetterà in seguito la costruzione del “Frosinone Village”: comprenderà uno spogliatoio per i cittadini che svolgono attività sportiva nell’area Casaleno, un centro di fisioterapia, un’area per l’e-games ed uno spazio per attività ludico-sportive. Sarà migliorato il centro sportivo di Ferentino destinato ad ospitare la Primavera e il femminile. Fiuggi invece diventerà un polo per i ritiri non solo del Frosinone. Quest’estate arriverà la Salernitana.

Tuttavia l’obiettivo più ambizioso è quello di riportare prima squadra e settore giovanile a Frosinone rigenerando impianti già esistenti (Corso Lazio e Mtc). “In questo modo potremo gestire l’Accademia ed il vivaio in maniera autonoma senza appoggiarci alla struttura di Luigi Lunghi che voglio ringraziare per quanto sta facendo”, ha chiosato Maurizio Stirpe.

Vent’anni da presidente e non sentirli.