Caos elezioni, il Segretario Pd si dimette

Le elezioni comunali di Pontecorvo portano alle dimissioni il segretario cittadino del Partito Democratico. Giuliana Sardelli le ha anticipate al Provinciale Domenico Alfieri. Il Circolo non ha una posizione unitaria. No al listone con Roscia. restano aperte le primarie ci coalizione.

Lo ha annunciato sulla chat dei dirigenti provinciali del Partito Democratico: Giuliana Sardelli si è dimessa dall’incarico di Segretario Pd di Pontecorvo. La lettera con le motivazioni verrà inviata nelle prossime ore al Segretario provinciale Domenico Alfieri. Indicando le ragioni politiche alla base della sua scelta.

Le dimissioni arrivano al culmine della discussione che sta lacerando i Dem di Pontecorvo. Riguarda la posizione da assumere durante le prossime elezioni comunali. Con certezza in contrapposizione al sindaco uscente Anselmo Rotondo (Forza Italia). E con altrettanta certezza non con un listone guidato dall’ex sindaco Riccardo Roscia che riunisca tutti gli avversari dell’attuale amministrazione.

Paolo Renzi

Il Partito ha detto no a questa ipotesi. Non ci sono le condizioni. È la linea che invece sostenevano l’ex candidato sindaco Paolo Renzi ed il consigliere Gabriele Tanzi. Per i quali l’obiettivo è mandare via Rotondo & Co. e va raggiunto anche a costo di stringere alleanze molto ampie; fosse pure con Roscia che nel passato il Pd aveva contestato con manifestazioni ed iniziative per denunciarne il modello amministrativo. Turarsi il naso e andarci assieme perché dividere l’elettorato in tre schieramenti – sostengono – rappresenterebbe un vantaggio per il sindaco.

Una vulgata vuole che il Segretario Giuliana Sardelli abbia rassegnato le dimissioni considerando un proprio fallimento politico il fatto di non riuscire a giungere ad una sintesi. E ritrovarsi con un Pd che nei fatti è diviso. Non è tanto il problema di voler privilegiata l’una o l’altra linea politica (con o senza Roscia): ma l’assenza di una sintesi e di una linea unitaria. Che è la mission del Segretario.

Primarie con i civici

Resta in piedi il progetto di individuare un candidato sindaco di centrosinistra attraverso le primarie. Convergendo con i civici. Non necessariamente di area. Aprendosi allo schieramento del chirurgo Annalisa Paliotta (consigliere comunale uscente) recordwoman di preferenze nella scorsa tornata; al gruppo del bancario Giacinto Carbone (al quale è stato appena comunicato il trasferimento ad altra sede) nel quale sono presenti molti esponenti dell’ex maggioranza del sindaco Michele Notaro.

Alle Primarie parteciperebbero soprattutto gli esponenti del Pd: da Paolo RenziGabriele Tanzi, da Daniele Mattaroccia alla stessa Giuliana Sardelli. A meno che le dimissioni dalla carica di Segretario non coincida anche con una rinuncia alle Primarie.

Quadrini alla Lega

Anselmo Rotondo e Gianluca Quadrini

Nelle ore scorse il deputato Francesca Gerardi, coordinatore provinciale del Carroccio, ha revocato la propria disponibilità a scendere in campo qualora Riccardo Roscia dovesse avere degli impedimenti nel guidare la lista. Alcuni sostengono che il contenzioso aperto con il Comune lo renda incandidabile, altrettanti ritengono che la questione sia stata già definita giuridicamente. (leggi qui Il messaggino di Francesca: “Revoco la disponibilità a candidarmi come sindaco” e leggi anche qui Perché non candidiamo Francesca?). È certo però che la Lega sosterrà Roscia.

Una posizione sulla quale il vice coordinatore regionale di Forza Italia Gianluca Quadrini ha tentato ancora una volta la mediazione. «Anselmo Rotondo è il nostro candidato – ribadisce Quadrini – non è un dramma la mancata unità del centrodestra in quanto Pontecorvo è un centro sotto i 15mila abitanti ed abbiamo concordato di lasciare libertà d’azione alle sensibilità locali».

Il coordinatore però vive questa mancata unità con un certo disagio. «Fratelli d’Italia è con noi: il vicesindaco uscente ha ribadito la sua lealtà al sindaco ed al progetto. Io continuo ad auspicare che la Lega voglia superare le sue attuali perplessità, che rispetto e sulle quali non commento. Anselmo però è stato un esempio di buona amministrazione ed è questo ciò che conta. In cinque anni la sua amministrazione non è stata raggiunta dal minimo sospetto. Questo valore aggiunto è un elemento che accomuna tutti i Partiti del centrodestra»