Referendum, il fronte del No si fa sempre più largo

A Cassino il fronte del No al Referendum si fa sempre più forte. Dubbi anche dagli ambienti M5S. L'Amministrazione Salera sempre più verso il No. E recupera la proposta di far fare gli scrutatori a quelli che sono in difficoltà

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

A Cassino cresce il fronte del No in vista del referendum del 20 e 21 settembre sul taglio dei parlamentari. Contro la riforma si schierano gran parte dei consiglieri comunali di centrosinistra che governano la città.

L’attuale commissario e segretario in pectore del circolo cittadino del PD Romeo Fionda, cuperliano doc, ha rilanciato sulla sua pagina Facebook l’intervista del professore di Diritto Costituzionale dell’Unicas Marco Plutino. Che a proposito della riforma dice: “Sarebbe un taglio dal sapore antipolitico e che non intende in alcun modo migliorare la qualità del Parlamento. Il nostro sistema prevede attualmente un Senato e una Camera che, di fatto, sono l’una il doppione dell’altro. Viviamo in un bicameralismo che attribuisce a Senato e Camera le stesse funzioni. Tagliare i parlamentari senza passare per una riforma delle competenze è inutile“. (leggi qui).

Il professore Plutino fa parte del comitato dei “Democratici per il No”.

Dubbi anche a 5 Stelle

IL POST DI GABRIELLA MARANDOLA

Ad un mese dal voto, insomma, dalla città martire si fa sentire solo il fronte del No. A cui si aggiunge anche una ex attivista del Movimento Cinque Stelle: Gabriella Marandola. Nel 2016 il suo nome era circolato tra i papabili per la candidatura a sindaco. Sempre in prima linea, ancora alle ultime comunali del 2019. E sempre l’anno scorso, in occasione delle Europee, aveva tentato la candidatura superando il primo turno delle primarie sulla piattaforma Rousseau. Il sogno dell’europarlamento si è infranto alla seconda votazione, ma lei è sempre rimasta fedele al Movimento.

Fino a pochi mesi fa. Già a marzo, quando il referendum poi slittò a causa dell’emergenza Covid, si era schierata per il No. Lo aveva fatto con un post targato M5S, scatenando l’ira del deputato Luca Frusone. Ora ammaina definitivamente la bandiera pentastellata e semplicemente dice: “Io voto No al taglio della democrazia. Salviamo la costituzione“. (leggi qui I grillini ci ripensano: “Taglio dei Parlamentari, io voto No”).

E se è vero che Gabriella Marandola è ormai in rotta con il Movimento, i pentastellati di Cassino sembrano comunque non mobilitarsi per la riforma-bandiera del loro partito. L’avvocato Giuseppe Martini, candidato sindaco con il M5S lo scorso anno, posta anzi sulla sua bacheca Facebook un articolo nel quale si evidenziano le ragioni del No. (Leggi qui).

Il No avvicina Enzo e Peppino

IL POST DELL’AVVOCATO GIUSEPPE MARTINI

E intanto, proprio grazie al referendum, il sindaco Enzo Salera si avvicina sempre più al suo ex fedelissimo: l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone.

In che senso? Nel 2017, quando Salera e Petrarcone sedevano uno di fianco all’altro sui banchi dell’opposizione e il sindaco era Carlo Maria D’Alessandro, proposero di dare la possibilità a chiunque fosse in condizioni disagiate o disoccupato di poter avere l’opportunità di poter fare lo scrutatore. La richiesta, portata avanti da Peppino Petrarcone, Enzo Salera ed Edilio Terranova fu però rigettata.

Rivela Terranova: “Purtroppo nonostante avessimo invitato tutta l’assise a partecipare a questo nostro progetto, portato avanti da noi tre, nessun altro volle partecipare alla selezione. Qualche consigliere comunale, pur non avendo partecipato, diede comunque qualche nominativo di persone in condizioni disagiate“. Oggi il sindaco è Enzo Salera, mentre Edilio Terranova è il capogruppo della lista “Salera sindaco”.

La Commissione dà il via

da sinistra Edilio terranova, Peppino Petrarcone, Enzo Salera e Gino Ranaldi

E nei giorni scorsi, dunque, la commissione elettorale, di cui fa parte anche Petrarcone, ha dato il via libera al progetto. “Ci auguriamo – dice Terranova – che sia preso in considerazione ed accettato benevolmente anche dagli altri consiglieri di opposizione per dare così un messaggio di vicinanza da parte di tutto il consiglio comunale a chi ne ha più bisogno soprattutto in questo particolare momento“.

Ma il significato politico è molto più importante: si riallacciano i fili del dialogo tra Salera e Petrarcone. I pontieri continuano a lavorare a fari spenti. Non si può dire la stessa cosa in merito al rapporto con i fratelli Fardelli: dove al posto dei ponti si scavano solchi sempre più profondi.