Salera: “Faremo i conti il giorno di San Valentino”

La crisi ai tempi dei social: in maggioranza si dividono anche le chat. Il 14 febbraio? Sarà il giorno del divorzio. Fine dell'amore. Salera vede Salvini. Mazzaroppi a pranzo con Peppino Petrarcone

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Solo terrorismo psicologico? Vedremo il 14 febbraio“. Il sindaco di Cassino Enzo Salera sorride mentre legge le dichiarazioni rilasciate ad Alessioporcu.it da alcuni esponenti della sua maggioranza. Sono le frasi pronunciate in merito all’ormai tanto annunciato rimpasto di Giunta: lo hanno accusato di fare solo proclami, volerli spaventare. Appunto, terrorismo psicologico. (Leggi qui: Marciare divisi per colpire insieme il Pd).

Con il suo smartphone fa lo screenshot a quelle frasi, il messaggio circola tra varie chat di whatsapp. Non su quella dove ci sono tutti gli esponenti dell’amministrazione. Solo tra i fedelissimi. Questo è un altro aspetto delle divisioni politiche ai tempi dei social: si creano mini-chat di whatsapp, con tre, massimo quattro partecipanti. Ed è su quelle piazze virtuali che si sviluppa il dialogo.

Salera: lo vedremo il 14 febbraio

Enzo Salera con Antonio Pompeo e Alessio D’Amato

La didascalia alla foto che circola tra i fedelissimi suona come un avvertimento per i non allineati: “Vedremo il 14 febbraio“. Come noto quel giorno si celebra la festa degli innamorati, ma in Comune per quella data più che mazzi di fiori e cioccolatini si prevedono stracci volanti. Perché sarà quello il giorno in cui saranno resi noti i risultati definitivi del voto delle Regionali del 12 e 13 febbraio. Sarà dunque quello il giorno in cui prenderà il via la lunga cavalcata verso le elezioni comunali del 2024. E comunque vada, nulla sarà più come prima.

Il nuovo esecutivo guarderà infatti soprattutto al futuro. Il sindaco è deciso a voltare pagina e sulle chat ristrette i falchi hanno gettato altra benzina sul fuoco: “Enzo, procediamo. Non possiamo più tenere in squadra persone che ci remano contro“. 

Il pranzo al Vecchio Mulino

Sara Battisti con Libero Mazzaroppi

Mentre in maggioranza si cerca di trovare la quadra, nel Centrosinistra c’è però chi ha già iniziato a muoversi. Libero Mazzaroppi, sindaco di Aquino candidato alle Regionali con la lista del Pd per l’area di Pensare Democratico, nei giorni scorsi ha alzato la cornetta del telefono ed ha chiamato il suo amico Giuseppe Golini Petrarcone.

Si sono accomodati ad un tavolo del ristorante ‘Al Vecchio Mulino‘ di Castrocielo. Un pranzo con un ricco menù, soprattutto quello politico. C’è chi scommette che si sia parlato non solo delle Regionali, ma anche delle prossime elezioni comunali di Cassino. L’ex sindaco non si sbottona: “Ho accettato volentieri l’invito di Libero, è un grande amico. Ci conosciamo da 30 anni, lo stimo e credo sia una persona valida e votabile“. Nessun accenno a scenari futuri, ma è quasi impossibile che non siano stati tratteggiati.

Molto, quasi tutto, dipenderà dall’esito del voto. Non è Enzo Salera il big al quale non dispiacerebbe se il Pd fallisse l’elezione dei Consiglieri regionali: significherebbe indebolire la corrente maggioritaria del Pd di Pensare Democratico e poter alzare nuovamente i toni dello scontro. Le impronte politiche del big sono state notate nei giorni scorsi: sta indirizzando il voto sulla Lista del Presidente anziché su quella del Pd. Qualcuno ipotizzava potesse trattarsi di Enzo Salera “Fesserie“, replica lapidario il primo cittadino. “Io sono del Pd e mi sto impegnando a fare campagna elettorale per il Pd, altri hanno scelto la civica, ma noi non remiamo contro il Partito“.

Jole antidoto al M5S

Jole Falese con Danilo Grossi e Daniele Longo

Intanto, a proposito della lista civica che vede candidata l’attivista ed assessore ‘in pectoreJole Falese, sabato è previsto un evento al Manzoni. Ci sarà il candidato presidente Alessio D’Amato.

A sostenere la lista civica ci sarebbero anche importanti pezzi del Centrosinistra come ad esempio l’area che fa riferimento all’imprenditore Francesco Mosillo. La civica è inoltre una ‘sirena’ che a Cassino (ma non solo) viene usata anche per attrarre i voti del M5S.

In città alle scorse politiche i pentastellati hanno ottenuto il 22% dei consensi. C’è un modo per permettere a quegli elettori di scegliere i candidati della lista grillina ma di votare poi Alessio D’Amato: è il voto disgiunto. A ricordarlo è l’ex vice sindaco di Cassino Mario Costa, che spiega: “Visto da sinistra, tale voto va evocato a sostegno di una persona di superiore affidabilità e competenza qual è Alessio D’Amato; e va evocato proprio perché utile per evitare la vittoria della destra. La legge lo prevede, è uno strumento che esiste e andrà quindi utilizzato. Ma va fatto conoscere perché, come è stato ricordato da più di qualcuno, non solo una larga parte di elettorato non ha deciso chi votare, ma una parte molto più vasta non sa neppure dell’esistenza del voto disgiunto“.

Disgiunto, si grazie

Giuseppe Sacco con Francesco Rocca e Rossella Chiusaroli

Anche la destra punta sul voto disgiunto del Movimento Cinque Stelle per rafforzare ancor di più il candidato governatore Francesco Rocca a Cassino. Così come a sinistra si registrano spaccature tra le formazioni: Gabriele Picano si gioca il tutto per tutto con Fratelli d’Italia cercando di erodere consensi al suo diretto avversario, Pasquale Ciacciarelli della Lega

Forza Italia allo stesso modo spera in un seggio e Rossella Chiusaroli è particolarmente attiva. In città si sono visti anche i due candidati forzisti che insieme a lei stanno trainando la lista: Giuseppe Sacco e Gianluca Quadrini. Anche nella coalizione che oggi è minoranza in Comune si aprirà necessariamente una fase nuova dopo il voto delle elezioni regionali. 

Salera con Salvini

Salera con Salvini e Gasparri

Intanto ieri il sindaco Enzo Salera ha partecipato ad un’iniziativa insieme al ministro Matteo Salvini ed al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. L’occasione è stata la Festa della Repubblica Indiana che l’India celebra nel giorno dell’entrata in vigore della sua Costituzione. Era il 26 gennaio 1950. 

Il sindaco Salera è stato invitato all’ambasciata indiana di Roma dal momento che a Cassino è stato realizzato il monumento in memoria dei militari indiani che combatterono sul fronte cittadino durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha partecipato alla cerimonia dell’accensione delle candele insieme ai massimi rappresentanti del Centrodestra.

Oggi, a Cassino, ci sono state diverse iniziative per celebrare la Giornata della Memoria. Con la campagna elettorale sempre sullo sfondo ed i colloqui segreti per disegnare la Giunta che verrà. Perché il 14 febbraio, assicurano sulle piazze virtuali, sarà il giorno delle spine per l’attuale esecutivo, “non si aspettassero mazzi di fiori e cioccolatini, il rapporto deve terminare” continuano ad incitare alcuni consiglieri comunali sulle chat. Divise, anche quelle. Sono le crisi di maggioranza ai tempi dei social.