Salera si costruisce il suo Campo Largo contro il Pd ostile

La riunione del centrosinistra nella sede di Exodus. Rappresenta un ulteriore segnale di autonomia del sindaco dal Pd provinciale. Verso la costruzione di un suo Campo Largo. Senza mediatori

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Le notizie sono due. Provengono entrambe dalla Comunità Exodus di Cassino. Lì si sono riunite lunedì le forze di Centrosinistra dal momento che nessun Partito, neanche il Pd, ha una sede fisica dove poter svolgere le riunioni.

Il campo largo di Salera

Luigi Maccaro, Enzo Salera, Paolo Ciani, Bruno Galasso

La prima notizia chiama in causa proprio il padrone di casa Luigi Maccaro, responsabile della Comunità di don Antonio Mazzi ma, soprattutto, assessore ai Servizi Sociali della giunta Salera e coordinatore provinciale di Demos. Dagli inizi del 2021 è andato allo scontro frontale con il primo cittadino, al punto di presentare le dimissioni.

Un lungo lavoro diplomatico ha riavvicinato le parti, coinvolgendo in prima persona il consigliere regionale di Demos Paolo Ciani, riuscendo a far rientrare le dimissioni. Ma negli ultimi 18 mesi il rapporto tra il sindaco e il suo delegato non è mai stato idilliaco. Ben informati giurano di aver sentito Luigi Maccaro dire che lui mai e poi mai avrebbe sostenuto la candidatura di Enzo Salera nel 2024. E, beninteso, Luigi Maccaro non è solo l’assessore della giunta Salera, è soprattutto il coordinatore provinciale di Demos.

La caduta del governo Draghi, il dibattito sul futuro assetto della Regione Lazio, la rottura con il M5S (per ora) hanno cambiato in pochi giorni lo scenario. È di questo che hanno parlato i Partiti riuniti ad Exodus. Ed al termine dei lavori si registra un dato politico importante. Che riguarda Demos, ma anche Azione: i calendiani di Cassino, da mesi e mesi in rotta con l’amministrazione comunale, hanno ritrovato sintonia con il sindaco proprio nelle ore in cui il Partito a livello nazionale ha rotto con il Pd ed ha varato il terzo polo con Matteo Renzi.

Nei fatti, Enzo Salera ha iniziato la personale costruzione di un Campo Largo, con il quale affrontare le prossime elezioni Comunali. Partendo dall’esempio dato da Nicola Zingaretti in Regione Lazio. Lo sta facendo senza ricorrere alla mediazione del Pd Provinciale: con il qusle i suoi rapporti sono a ridosso dello zero. (Leggi qui La secessione poco morbida di Salera. E leggi anche Quel post che innesca il focolaio di Cassino).

Il documento finale

Enzo Salera

Sia il coordinatore locale di Azione Andrea Vizzaccaro che l’assessore Luigi Maccaro, insieme ai referenti del Pd e Psi hanno firmato un comunicato stampa.

Si legge testuale: “A seguito di un approfondito esame della situazione locale è emersa una comune volontà di impegnarsi a rafforzare la coalizione di centrosinistra guidata dal sindaco di Cassino, Enzo Salera”.

A tal fine si è concertato l’istituzione di un tavolo permanente, allargato anche a quelle forze politiche oggi non presenti in consiglio comunale. Il tutto con l’intento di avviare un approfondimento sulle questioni di maggiore interesse economico e sociale”.

Sarà cura dei sottoscritti coinvolgere associazioni, organizzazioni professionali e imprenditoriali, in particolare i sindacati, su temi di particolare rilevanza quali ambiente, terzo settore, viabilità, valorizzazione dell’area storico/culturale”.

A diramare il comunicato sono: Romeo Fionda, Sergio Marandola e Matteo D’Aliesio a nome del Pd; Luigi Maccaro per Demos; Fabio Iannattone per il Psi; Andrea Vizzaccaro e Maurizio Radente per Azione.

Nella nota si parla anche di temi. Cioè quelli che fino ad oggi la Politica non sta mettendo nella sua agenda. La nota evidenzia che quelli alle porte sono “appuntamenti elettorali importanti che dovranno affrontare le questioni del lavoro, dell’ambiente, dei diritti. Temi che coinvolgono anche i territori del Lazio meridionale e in particolare le comunità cittadine del cassinate. Su tutti va ricordata la crisi del mercato dell’automobile e dello stabilimento Stellantis“.

Ma l’alleanza non fa Pop

Danilo Grossi

Ma dalla comunità Exodus, emerge anche un’altra notizia che riguarda un altro assessore della giunta Salera: Danilo Grossi. È considerato la longa manus del sindaco, il suo spin doctor, lo stratega sui grandi eventi.

È espressione della civica “Salera sindaco“. Come Luigi Maccaro, non è solo assessore ma riveste anche un ruolo politico: è il coordinatore provinciale di Pop, il movimento che fa riferimento alla consigliera regionale Marta Bonafoni. Alla riunione di Exodus, esponenti di Pop non c’era traccia.

Nel comunicato diramato al termine della riunione non si fa cenno al perché della loro assenza. E non c’era neanche il terzo gruppo consiliare di Cassino che oggi sostiene l’amministrazione insieme a Pd e Demos: stiamo parlando della civica “Salera sindaco“.

Il rappresentante della compagine Fernando Cardarelli si trincera nel silenzio. C’è però chi giura che abbia usato parole di fuoco nei confronti del segretario del Pd per l’esclusione. Il ragionamento è il seguente: con il Pd c’era l’impegno di incontrare nuovamente la lista “Salera sindaco per approfondire meglio le questioni. Ora che c’è un nuovo incontro non ci sono rappresentanti di Pop e neanche della civica del sindaco.

Cardarelli non parla, ma esponenti vicini sia a Pop che alla lista Salera sindaco evidenziano la caduta di stile: “Dimenticanza? Non sarebbe la prima volta, da parte del Segretario Pd Romeo Fionda. Se invece ritiene che il rappresentante della lista del sindaco e di Pop non fossero necessari a quel tavolo è anche peggio. In entrambi i casi, dovrebbe dare una spiegazione“.

Per la serie: nel Centrosinistra mai parlare di unità, che le divisioni sono sempre dietro l’angolo.