Tav, il piano di Salera per avere la stazione a Cassino e Frosinone

La conferenza stampa con la quale presentare il piano che darebbe la stazione a Cassino. Ma anche a Frosinone. Il doppio ruolo delle due città.

È la soluzione capace di tenere dentro tutto: la stazione Tav a Cassino e pure quella a Ferentino. Senza innescare conflitti tra il Nord della provincia ed il Cassinate. Garantendo a Frosinone i suoi progetti con i quali attrarre nuovi residenti ed i scritti per Conservatorio ed Accademia; a Cassino i suoi piani per puntare su cultura, turismo ed Università. È il documento anticipato nei giorni scorsi da Alessioporcu.it quello annunciato in mattinata dal sindaco di Cassino Enzo Salera. (leggi qui La cena non è servita: Tav, Cassino rivendica la stazione).

Tra 10 giorni il Frecciarossa

Frecciarossa in partenza. Foto © Alessandro Prada

Tra dieci giorni a Cassino e Frosinone arriva il primo Frecciarossa. È quello che la Lega ed Italia Viva sono quasi riusciti a far dimenticare con il can can montato subito dopo l’annuncio delle due fermate fatto in Regione Lazio ad aprile. (leggi qui La Tav per andare in Europa: fermate a Frosinone e Cassino. Stazione a Ferentino).

Ad inaugurare il servizio dal 14 giugno sarà il treno 9539 che parte alle 13.10 da Milano centrale, in genere dal Binario 13. Impiega circa sei ore per arrivare a Napoli centrale al binario 17.

Alle 17.41 è atteso alla stazione di Frosinone per il simblico taglio del nastro, poi proseguirà per Cassino dove arriverà alle 18.10

Poi da lunedì 15 giugno alle 6 di mattina inizierà il servizio regolare con la fermata quotidiana al mattino all’andata ed al pomeriggio al ritorno.

Fino ad oggi pomeriggio non risultava possibile prenotare i viaggi sulportale di Trenitalia.

Tutto dentro

Il sindaco Enzo Salera

La conferenza stampa di oggi è servita per mettere fine alle polemiche. Quelle alimentate da chi reclama non solo la fermata Tav ma anche la stazione. Il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (Lega) nei giorni scorsi ha firmato alla luce del sole la petizione proposta da uno dei comitati; l’ha firmata anche l’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese (Cambiamo); la condivide l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone (Italia Viva).

Chiedono che la nuova stazione venga realizzata a Cassino e non a Ferentino/Frosinone. A sostegno della loro ricerca portano studi e tesi varie.

Il sindaco Enzo Salera invece oggi ha tirato fuori una solizione che per anni non è stata presa in considerazione. Nè dal consorzio industriale Cosilam né dal Comune di Cassino.

L’attuale soluzione prevede che il Frecciarossa in partenza alle 5.45 da Napoli arrivi a San Vittore del Lazio e da qui lasci la linea Tav per immettersi su quella ordinaria, faccia le fermate a Cassino e Frosinone, poi giunto a Morolo si reimmetta sulla linea ad Alta Velocità e sfrecci verso Roma.

La soluzione presentata oggi da Enzo Salera invece prevede che venga realizzata a nord di Cassino un’interconnessione. È un collegamento che consenta al treno di reimmettersi subito sulla linea Tav. E da qui sfrecciare verso Frosinone per raggiungere la nuova stazione che verrà realizzata lungo al linea ad Alta Velocità.

Non è una rinuncia ma un raddoppio

La conferenza stampa

Una soluzione che potrà essere realizzata solo tra qualche anno. Perché prima di fare tutto questo bisognerà costruirla la nuova stazione di Ferentino/Frosinone. Nel frattempo si continuerà ad utilizzare l’attuale metodo in servizio dal 15 giugno.

Ma così Cassino non sta rinunciando alla nuova stazione?

Manca un pezzo al racconto per poter capire tutto. Cassino si è fatta i conti ed ha scoperto che se dovesse puntare i piedi per avere la nuova stazione al posro di Ferentino incasserebbe una sonora fregatura. Perché?

La risposta è semplice. I binari della Tav non possono essere spostati: la nuova stazione andrebbe realizzata lungo la attuale linea. E ci sono solo due posti dove tecnicamente sarebbe possibile farla: Pignataro Interamna o Roccasecca. In entrambi i casi la stazione non sorgerebbe a Cassino. E la città non ci guadagnerebbe niente. Anzi: ci perderebbe tutti i benefici che avrebbe dalla attuale fermata nella stazione che si trova in pieno centro.

Per questo Enzo Salera chiede allora che venga rimodernata l’attuale stazione, dimensionandola sui volumi del traffico e dei passeggeri Tav.

Ipotesi per il Cosilam

Il presidente del Cosilam Marco Delle Cese

Che fine fa il lavoro portato avanti per un anno dal Cosilam per realizzare a Roccasecca o Pignataro la nuova stazione? E perché Enzo Salera tira fuori questo piano solo adesso? È una risposta all’assedio che gli stanno cingendo le opposizioni?

Qui si apre lo spazio per la polemica politica. Il sindaco di Cassino dice che ha scoperto soltanto in questi giorni il progetto per l’interconnessione Cassino Nord. Eppure era stato inviato in municipio già anni addietro. Prevedeva gli svincoli tra la linea Tav e la linea ordinaria in ingresso e uscita sia a Cassino che a Frosinone: alla fine ne sono stati realizzati solo due e cioè Cassino sud e Frosinone nord creando un lungo corridoio sulla linea lenta.

Durante la conferenza stampa Enzo Salera ha spiegato che non vuole voltare le spalle a Roccasecca. Ma intende portare questo progetto al tavolo Cosilam per ponderarlo insieme alle altre soluzioni finora emerse.

Due target diversi

La stazione ferroviaria di Cassino

I numeri dicono che Frosinone e Cassino hanno due target differenti, legati alla Tav. Frosinone punta ad essere il nuovo giardino buono a due passi da Roma. Il claim coniato dal sindaco Nicola Ottaviani è accattivante: con un terzo di quello che spendereste per un appartamento a Roma da noi ci comprate una villa con giardino ed una qualità della vita più tranquilla.

Infatti il progetto delle Ferrovie prevede una forte interconnessione tra Ferentino e Fiuggi con il suo polo turistico che sta rinascendo intorno al maxi Centro Congressi regionale, al rinnovato Palazzo della Fonte entrato nell’orbita del Forte Village, alla spa di fama nazionale che si trova in città (è una delle prime 5 in Italia), alle Terme per le quali il Comune sta definendo un piano di rilancio.

Cassino non punta tanto sulla residenzialità dei romani: troppo distante. Può puntare sull’Università, sull’abazia, sui grandi eventi. È su questo che il Comune sta lavorando. Punta ad un accordo con Ferrovie per garantire una corsia preferenziale al suo potenziale culturale e turistico. A favorire soprattutto la ‘pendolarità’ da Napoli: molti docenti dell’ateneo e medici dell’ospedale vengono dalla Campania.

Sono due target diversi e compatibili. Per i quali il sindaco prevede la possibilità di coesistere.

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