Tintari chiude la porta. Zicchieri continua a sperare

L'erede designata di Nicola Procaccini a Terracina chiude la porta a Forza Italia. Ma non per motivi politici. Bensì citando fatti amministrativi precisi. "Inutile vincere se poi manca l'armonia di governo". Zicchieri insiste e chiede un vertice. Con la Lega qualche spiraglio c'è

Nessuno spazio di manovra: «Indietro non si torna». Roberta Tintari chiude le porte in maniera definitiva ad un’alleanza con Forza Italia nella sua Terracina. Ma non ancora alla Lega. Non per pregiudizio: ma per coerenza. Perché gli azzurri hanno attaccato fino all’ultimo giorno l’amministrazione di cui è stata vicesindaco per quattro anni, peggio ancora hanno fatto quando ha preso il posto del sindaco Nicola Procaccini andato a Bruxelles e Strasburgo dopo avere vinto le Europee.

Il nein di Roberta

ROBERTA TINTARI

Il nein di Roberta Tintari ad un’alleanza che ricomporrebbe il centrodestra unito a Terracina arriva dalle colonne di Latina Oggi. Poche pagine più avanti dell’intervista con la quale il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri rivolge ancora un appello all’unità.

La risposta del sindaco facente funzioni e candidato a proseguire i due mandati di Procaccini poggia su ragioni amministrative. Su atti concreti. E non su ragionamenti politici.

No a Forza Italia perché «gli interventi del loro capogruppo sono stati davvero sgradevoli nel corso delle ultime sedute. Addirittura è stato l’unico Partito di tutto il Consiglio Comunale a non votare a favore del mantenimento dell’ambulatorio ostetrico nell’ospedale di Terracina per le donne in gravidanza del nostro territorio. Una cattiveria gratuita che non riesco a spiegarmi». Possibile voler governare con chi si composta così?

Il pretesto Sprar

Nicola Procaccini, Roberta Tintari, Gianfranco Sciscione, Terracina il Consiglio Comunale

Uno spiraglio resta aperto per la Lega. Che ora bussa con più convinzione di quella posta da Enrico IV di fronte al castello di Matilde a Canossa. Eppure fino a qualche tempo fa c’era uno stretto dialogo con i Fratelli d’Italia di cui Nicola Procaccini è il portabandiera in provincia di Latina. Poi venne il progetto Sprar per accogliere i migranti, lo proposte proprio l’allora vicesindaco Tintari: Francesco Zicchieri in segno di protesta spostò il Carroccio fuori dalla maggioranza.

Erano i giorni del governo Renzi con Alfano agli Esteri. I migranti o te li prendevi o te li mandavano. «Per non subire passivamente le ondate di immigrati in quel periodo difficilissimo – ricorda ora Roberta Tintarici rendemmo disponibili verso la Prefettura per un progetto di accoglienza dedicato ad alcune donne con i loro bambini. Cinquanta persone in tutto. Poi la pressione migratoria si attenuò e non fu più necessario darvi seguito. Ma era comunque un bel progetto, doveroso in quel frangente, al quale si poteva votare contro, pur rimanendo in amministrazione».

È esattamente questo il punto: si poteva votare No e rimanere in maggioranza. Chiaro il messaggio tra le righe: Sprar fu un pretesto della Lega per rompere l’alleanza ed attaccare Nicola Procaccini sperando di determinarne la caduta. Ma la Lega ha mandato segnali chiari: chiedendo di mettere da parte il passato e andare oltre.

Con loro no

ROBERTA TINTARI

La chiusura totale è con gli azzurri di Claudio Fazzone. Chiaro il motivo per cui Fratelli d’Italia non vuole tornare a fare squadra con chi dovrebbe essergli più vicino politicamente. Ma non lo è stato amministrativamente.

Meglio i Civici con i quali Procaccini e Tintari hanno governato in questi anni. E poco importa se una parte di loro viene dal centrosinistra. «Le esperienze già fatte in passato ce lo dicono chiaramente. Non serve a nulla vincere le elezioni, se poi non si può governare con serenità e spirito di squadra».

Il dramma di Zicchieri

Non demorde Francesco Zicchieri. Il coordinatore della Lega nel Lazio è in una situazione difficile. Eletto deputato in provincia di Frosinone, commissario del Partito in Ciociaria, non è riuscito finora ad eleggere un solo sindaco né un consigliere provinciale. Non può permettersi magre figure nella sua Terracina.

È per questo che nell’edizione in edicola di Latina Oggi rilancia. «Mi farò promotore, come ho già detto a Procaccini e Fazzone, di un vertice con gli altri rappresentanti dei partiti del centrodestra e chiederò una risposta al massimo entro 48 ore. Da quel tavolo deve uscire una linea comune per un programma politico che interessi le città di Terracina e di Fondi».

FRANCESCO ZICCHIERI E NICOLA PROCACCINI

Ci sono i fatti concreti indicati da Roberta Tintari. «Non dobbiamo guardare al passato, a vicende politiche che neppure ci appartengono più, ma dobbiamo invece guardare al futuro. Il passato poco appartiene al futuro».

Ma anche se riuscisse ad aprire una linea di dialogo su Terracina c’è il problema che il via libera passa per Fondi. Lì, nel feudo elettorale del senatore Claudio Fazzone, Coordinatore di Forza Italia nel Lazio, c’è la situazione opposta a quella di Terracina. A Fondi sono Forza Italia e Lega a non volere FdI tra i piedi.

Ma Zicchieri è convinto che anche a Fondi ci siano margini: «Si può chiudere sul programma, sulle idee per la città e credo che nessuno a quel punto si tirerebbe indietro».

Sempre più difficile. Ma non impossibile.