Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 11 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo venerdì 11 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo venerdì 11 marzo 2022.

TOP

LUCA FRUSONE

Luca Frusone

Il due volte deputato del Movimento Cinque Stelle non ha un ruolo proprio secondario. È presidente della delegazione dell’assemblea parlamentare alla Nato. In una recente intervista a Il Giornale ha avuto il coraggio di dire che l’Italia ha dimostrato scarsa lungimiranza negli ultimi quarant’anni, non ragionando mai su un piano  B per quanto riguarda una proposta energetica alternativa.

C’è spazio per la polemica. Il quotidiano milanese la propone come un’autocritica di Frusone ai governi gialloverde e giallorosso in cui il suo Partito è stato centrale ed ha espresso il premier Giuseppe Conte; il deputato di Alatri smentisce il titolo de Il Giornale e chiarisce “ho evidenziato che la situazione attuale ha dimostrato come l’Italia diventa vulnerabile in certi contesti e l’aspetto energetico è lampante. Proprio in virtù di questa possibile vulnerabilità serve sempre un piano B”. Con la conseguenza che adesso l’Italia dipende moltissimo dalla Russia su un settore vitale.

Può piacere o no a chi è abituato ai parlamentari che si occupano solo del loro collegio ma Luca Frusone non si interessa di quello che succede nella provincia di Frosinone. La sua è una visione grillina rimasta fedele alla prima ora. Dal punto di vista del consenso gli sarebbe convenuto il contrario. Non si è mai nascosto. Ed ora è chiaro il motivo: vola alto.

Coerente.

LUCA FANTINI

Luca Fantini

Non conta più quante liste decideranno di appoggiare il candidato sindaco Domenico Marzi. Sul piano politico il segretario provinciale del Pd ha fatto capire chiaramente a tutti che il progetto del Campo largo c’è, ma che nessuno verrà pregato. Essendo Frosinone un capoluogo di provincia, quanto succede avrà importanza anche a livello regionale.

Con il Pd ci saranno sicuramente Movimento Cinque Stelle, Articolo Uno, Demos e Frosinone in Comune. Diverse altre liste sono in una fase di riflessione senza fine. Al termine di questa settimana il Pd in ogni caso effettuerà le conclusioni, andando avanti con chi ci sta. (Leggi qui Le sette fatiche del Pd per fare la coalizione a Frosinone ).

Luca Fantini lo ha detto a tutti gli altri referenti, che ha incontrato almeno quattro volte nelle ultime due settimane. In politica bisogna decidere. Il Segretario del Pd ha effettuato il definitivo salto di qualità.

All’altezza.

FLOP

ENRICO LETTA

Enrico Letta (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Il segretario del Pd ha fatto sapere di aver letto con grande attenzione l’appello di diversi intellettuali campani  che gli hanno segnalato “l’ossessione del potere” del presidente della Regione Vincenzo De Luca. Assicurando che se ne occuperà.

Contemporaneamente però dal Nazareno hanno fatto sapere che in questo momento Enrico Letta ha la testa altrove, considerando che c’è una guerra nel cuore dell’Europa.

Naturalmente ci mancherebbe pure che il conflitto tra la Russia e l’Ucraina non fosse preponderante rispetto ad ogni tema di politica interna. Però occuparsi della questione sollevata da alcuni intellettuali campani non sarebbe impossibile. Basterebbe intanto un confronto con lo stesso Vincenzo De Luca, per capire se finalmente si possono evitare attacchi e polemiche interne. Dal Nazareno non sembra esserci la voglia di andare allo scontro con De Luca.

Allungamento del brodo.

MASSIMILIANO FEDRIGA

Massimiliano Fedriga

Il Governatore del Friuli Venezia Giulia è uno dei politici più brillanti della Lega. Matteo Salvini, il Capitano, sta collezionando diversi passi falsi e anche all’interno del partito non manca lo stupore. C’è chi gli sta consigliando di fermarsi un attimo.

Però da mesi né il ministro Giancarlo Giorgetti né il presidente del Veneto Luca Zaia fanno un passo avanti per cercare di capire, come hanno fatto in passato, se possono esserci spazi diversi per la leadership del Carroccio. E anche Massimiliano Fedriga preferisce stare al coperto.

Intanto nei sondaggi si allunga il distacco che separa la Lega da Fratelli d’Italia e dal Pd. Basterebbe ricordare le percentuali del Carroccio alle Europee per capire come sia crollato il consenso. Fedriga potrebbe provare a prendere in mano la situazione, ma non lo fa.

Occasione persa.