Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 24 settembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di venerdì 24 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di venerdì 24 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore.

TOP

ENRICO COPPOTELLI

Enrico Coppotelli

Non esistono subordinate. Non possono esistere. Lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano deve rimanere esattamente dove sta. Lavoro, sviluppo, investimenti: è così che si costruisce il futuro”. La presa di posizione del segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli è degna dei manuali di comunicazione applicati all’economia. (leggi qui Stellantis, Asi e Camera apparecchiano il Tavolo).

Coppotelli spiega che il tavolo di confronto permanente istituito dalla Camera di Commercio del Basso Lazio e dal Consorzio Industriale Regionale è un ottimo punto di partenza. Ma allo stesso tempo il numero uno della Cisl Lazio proietta avanti lo sguardo. L’attrattività è la prima cosa e per questo il progetto illustrato dal presidente Unindustria Cassino-Formia Francesco Borgomeo è una stella polare. (Leggi qui La sfida degli industriali: 100 milioni sull’area Stellantis).

C’è però anche la necessità di tenere insieme l’aspetto occupazionale e lavorativo. Ecco perché “Stellantis deve continuare a vivere in questo territorio”. Da troppi anni l’occupazione viene quasi sganciata dallo sviluppo. Invece sono facce della stessa medaglia. Con pari dignità. Anzi, sono due motori della stessa propulsione.

Lucido.

GIUSEPPE CONTE

Giuseppe Conte

Ci ha messo la faccia e ha riempito la piazza. L’ex premier Giuseppe Conte, capo politico dei Cinque Stelle, a Sora ha voluto far vedere tutto il suo sostegno a Valeria Di Folco, candidata sindaco dei pentastellati.

Giuseppe Conte non si è limitato al compitino, è andato ben oltre, infiammando letteralmente la platea. Dicendo che se adesso il popolo dei Cinque Stelle non molla, ce la si può fare. Una frase che va interpretata.

L’obiettivo del ballottaggio resta difficile, ma quello che interessa a Giuseppe Conte è la percentuale che il Movimento sarà in grado di prendere anche in un Comune come Sora. Perché lui la ripartenza del Movimento ce l’ha in mente per il dopo 3 e 4 ottobre. Consapevole che Beppe Grillo e altri big del Movimento cercheranno di sbarrargli la strada.

Per questo sta facendo capire che è in grado di riempire le piazze. A Sora lo ha fatto con a fianco anche il consigliere regionale Loreto Marcelli.

Determinato.

FLOP

ENRICO MICHETTI

Il professor Enrico Michetti (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Gli alleati si stanno smarcando. Tutti. Il vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani rimpiange apertamente e platealmente Guido Bertolaso. Mentre Simonetta Matone (designata vicesindaco in caso di vittoria) è letteralmente scomparsa.

Poi in diversi stanno parlando di “programma non originale”. Ma al di là di tutto è evidente l’imbarazzo politico della Lega di Matteo Salvini e di Forza Italia di Antonio Tajani. Perfino Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, mostra evidenti segni di insofferenza. Enrico Michetti doveva essere quello che avrebbe sbaragliato il campo a Roma, mettendo fine all’era di Virginia Raggi e battendo il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri.

All’inizio la situazione si è complicata, ora c’è chi teme che possa andare ancora peggio, cioè con il rimanere fuori al ballottaggio. In ogni caso una mancata vittoria di Enrico Michetti a Roma segnerebbe una battuta d’arresto fortissima per le ambizioni da leader di Giorgia Meloni. La presa di distanza dei partiti del centrodestra è emblematica.

Corpo estraneo.

GIORGETTI-FEDRIGA

Massimiliano Fedriga

Hanno sottovalutato la reazione di Matteo Salvini. Il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga si sono spinti molto oltre sulla necessità che la Lega stia in un’ottica di governo e che sul fronte della pandemia si adegui convintamente alle scelte sul Green pass e su tutto il resto.

Salvini, obiettivamente all’angolo, ha risposto con le diverse assenze alla Camera in sede di votazione sul Green Pass. Poi ha fatto capire che il partito lo guida lui, accelerando nei vari territori per fare quanti più comizi possibile Oggi sarà anche a Sora e ad Alatri.

In tutto questo contesto non si sono registrate prese di posizione di Luca Zaia, il presidente del Veneto. Lui è schierato con Giorgetti e Fedriga, ma probabilmente si è reso conto che non è questo il momento giusto per provare a dare una spallata al Capitano. Anche perché si sta per aprire la stagione della corsa al Quirinale. E Matteo Salvini avrà un ruolo preciso. Giorgetti e Fedriga si sono mossi con troppo anticipo.

Tempi sbagliati e rischio boomerang.