Top e Flop, i protagonisti di mercoledì 30 agosto 2023

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di mercoledì 30 agosto 2023

Top & Flop. I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di mercoledì 30 agosto 2023

TOP

CARLO LOGLI

Carlo Logli (Foto: Sergio Oliverio © Imagoeconomica)

Lui è Ad di Titagarh Firema Spa che si è aggiudicata l’affidamento dell’accordo quadro per la fornitura fino a 370 nuove Carrozze notte per il servizio Intercity. Sono destinate al collegamento a lunga distanza Milano-Palermo-Siracusa e per la parte delle componenti la società della provincia di Caserta è andata a meta. Firema ha vinto la commessa a seguito di una procedura di bando di gara europea promossa da Trenitalia Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

E Carlo Logli, ingegnere di tigna e visione ampia che ha condotto Firema a vincere ha detto: “Firema mette a segno un ulteriore importante risultato ed accetta una nuova sfida per una commessa estremamente importante. Attenzione, si tratta di una commessa che è importante nn solo per Firema (ovviamente) ma anche “per Trenitalia e per il Paese, che ha contribuito finanziando il progetto con i fondi del PNRR.

Una azienda, la Firema, che “accresce sempre più la propria leadership nell’industria ferroviaria italiana”. E ancora: “Aggiudicarsi questa gara è stato possibile grazie al supporto ricevuto da Titagarh Rail Systems Limited India. Sarà questa società partner che “produrrà personalmente alcuni componenti chiave da utilizzare nelle carrozze”.

Ma L’Italia sarà il “core” del business e della produzione: “Sono davvero lieto che la produzione delle nuove carrozze avvenga in Italia”. Dove? “Nella storica sede di costruzione di materiale rotabile, per le consequenziali positive ricadute per i livelli occupazionali che ne scaturiranno. Esprimo grande soddisfazione ed orgoglio per la rinnovata fiducia accordataci da Trenitalia che vorrei ringraziare”. Cioè a Caserta.

In bando ed in ballo c’erano la progettazione e costruzione di nuove carrozze intercity notte, caratterizzate “dalle più evolute ed efficaci soluzioni tecniche, nel rispetto di tutte le caratteristiche di sostenibilità ambientale”. E il valore valore economico? Fino a 732,5 milioni di euro.

Sul binario giusto.

DOMENICO CONDELLO

(Foto © Stefano Strani)

I fondamentali. Sono i fondamentali quelli dai quali si deve partire. È su di loro che si può costruire tutto l’edificio: fisico, morale, lavorativo, concettuale… E più sono solidi i fondamentali più ci si può sbizzarrire in altezza. In Polizia, i fondamentali dicono che l’ordine e la sicurezza pubblica si costruiscono con il controllo del territorio; che ognuno ha la libertà di fare ciò che vuole fino a quando non tocca le libertà degli altri. E che ad ogni violazione deve corrispondere una risposta certa e proporzionata. È esattamente il vecchio ma efficacissimo teorema che sta applicando sul territorio il questore Domenico Condello.

In meno di una settimana i suoi poliziotti della Digos e della squadra che sorveglia gli eventi sportivi hanno individuato le due persone che avevano creato paura e disordini dopo la partita di esordio in Seria A del Frosinone con il Napoli. La risposta voluta dal Questore è stata senza perplessità: 5 anni di divieto d’ingresso negli stadi d’ogni genere, 5 anni di obbligo di firma in caserma, informativa alla Procura della Repubblica per rapina e lesioni. E non finisce qui.

L’errore sta nel pensare che valga solo per gli stadi. Sta qui la novità introdotta dal questore. Gli hanno sottoposto un rapporto dei carabinieri di Alatri su un locale frequentato da troppi pregiudicati. Senza perdere tempo: due mesi con le serrande abbassate.

Il vero segnale è quello dato alle donne del territorio. Un signore ha riconosciuto una ex accanto ad un nuovo amico: ha fermato la macchina e picchiato quell’uomo. Dalla questura è scattato il divieto immediato di frequentare locali pubblici in quanto considerato soggetto violento mentre i carabinieri hanno proceduto per i reati penali. In caso di violazione, scatta l’arresto.

Ha ragione il professor Paolo Carnevale: se niente vale tutto è permesso e allora ammazzare una capra è facile come hanno fatto dei ragazzini al culmine di una festa domenica ad Anagni. Restituire il valore alle cose, significa che uno Stato ancora c’è. E che non tutto è consentito. Non impunemente.

Il senso della presenza dello Stato.

FLOP

GINO RANALDI

Gino Ranaldi e Barbara Di Rollo

Non è un pennacchio, non è una feluca da ambasciatore: il ruolo di capogruppo prevede doti di diplomazia e mediazione molto superiori alla media. Perché saper limare la parola giusta, nel momento giusto, prima che venga scritta sul documento finale può determinare l’apertura o la chiusura di una porta ancora a metà. All’avvocato Gino Ranaldi le doti di mediazione non mancano.

Ma è proprio per questo che appare incomprensibile uno dei passaggi del documento con cui l’altro giorno il Partito Democratico di Cassino ha dato l’aut aut alla Presidente d’Aula Barbara di Rollo iscritta al Pd.

La premessa è d’obbligo anche se i fatti sono noti. Nell’ultimo anno i rapporti tra la presidente ed il sindaco Enzo Salera sono stati conflittuali sul piano politico, leali sul piano amministrativo; il che è dovuto alla diversa sensibilità politica Dem alla quale fanno riferimento. A stabilire torti e ragioni sono state le urne: Politiche, Provinciali e Regionali, dove hanno puntato su candidati contrapposti. Ma va ribadito che sul piano amministrativo interno non ci sono stati screzi. Sul piano umano, qualche scintilla, meno di una miccetta.

Nonostante questo la presidente la scorsa settimana è andata a pranzo con gli esponenti dell’opposizione di centrodestra, proponendo il nome dell’assessore alla Coesione Luigi Maccaro come possibile candidato trasversale da contrapporre all’uscente Enzo Salera. (Leggi qui: Lo “strappo della Foresta”: Di Rollo vuole una coalizione anti Salera).)

Nel documento firmato da tutti gli altri consiglieri Dem di Cassino viene chiesta chiarezza: se vero, dimissioni; se falso, smentita. Ineccepibile. Fino al punto in cui si assiste ad una inutile calata di stile nella quale si scrive: «Se poi è stato solo un colpo di sole, dovuto alla calda estate afosa, è bene che arrivi da parte della Presidente Di Rollo una netta smentita». (Leggi qui: Di Rollo non va al chiarimento con il Pd: «Se è tutto vero, dimettiti»).

Un errore strategico oltre che una caduta di stile. Un errore perché ha dato all’interessata la possibilità di ribattere: “Risponderò quando mi sarò ripresa dal colpo di sole”. Esasperando ancora di più i toni e la situazione, nell’evidente tentativo di logorarla fino al punto di rottura per lasciare la responsabilità agli altri.

Se il garbo di Enzo Salera viene notoriamente paragonato a quello della carta vetrata, proprio per bilanciare esiste un ruolo di capogruppo. Che presuppone doti di mediazione con cui evitare l’escalation. Cosa che invece, con il testo controfirmato da Gino Ranaldi, non è avvenuta in questo caso.

Inutile escalation.

GIANCARLO GIORGETTI

Giancarlo Giorgetti

La logica militare è stringente e senza appello proprio perché è logica e prima ancora che sia “militare”. Cioè una forma di logica che è corroborata dalla rigidezza della gerarchia. A sua volta la gerarchia non è un vano esercizio di potere piramidale, ma il solo modo per attribuire responsabilità – merito o demeriti cioè – nella maniera più precisa e didattica possibile.

Per non fare altri errori e per eliminare la loro fonte, diretta o indiretta. Ecco, adesso trasponiamo il tutto dal mondo grigioverde a quello della politica. La storia è la stessa ma con sfumatura diverse e possibilità di deroga un po’ più ampie. Lo sono perché in politica gli errori contano e come, ma di solito da essi discendono danni più indiretti, anche se a volte mostruosamente più grandi.

Ad ogni modo il principio base è unico ed univoco, ed è sulla scorta di quello che oggi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti qualche responsabilità se la deve pur prendere. Analisi di Assoutenti per l’autunno che arriva. Dopo le vacanze noi italiani ci vedremo arrivare addosso una stangata d’autunno.

E sarà in media pari a +1.601 euro a famiglia. Lo dice un apposito studio sulle spese che attendono le famiglie a partire dal prossimo settembre e fino a fine anno. Il report ha una gamma di voci, cinque per la precisione, da cui attinge dati. Sono alimentari, scuola, mutui, benzina e ristorazione. In tema di alimentazione ad esempio, ci sono cose truci da spiegare. I prodotti costano il 10,7% in più rispetto allo scorso anno.

I report parlano di “un trend che se dovesse confermarsi anche nei prossimi mesi porterebbe la spesa per cibi e bevande di una famiglia tipo a salire”. Quando e di quanto? “Nel periodo settembre-dicembre di ben +205 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E il materiale scolastico? I prodotti di cartoleria registrano “un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. Una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo per l’intero anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni, ecc.) si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022.

Capiamoci, Giorgetti non ha alcuna responsabilità diretta in questi numeri e su questo upgrade ed è quello che ha svelato la “coperta corta” per la Manovra da venire. Tuttavia il suo ruolo non è solo previsionale, è anche quello di governare esattamente i meccanismi per cui questo upgrade c’è stato. E governarli al meglio. Cosa che pare non sia accaduta. (Leggi qui: La manovra ed i Partiti alle prese con la “coperta corta”).

L’onere dei gradi.