Verdetto Provinciali, conseguenze Comunali

In attesa delle conseguenze a cascata determinate dalle elezioni Provinciali. Ad Anagni e Ferentino riunioni nelle prossime ore. Per decidere la linea da tenere sulle Comunali di Primavera

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Superata la fase della comprensibile euforia (per chi ha vinto) e della delusione (per chi ha perso), il tema da analizzare diventa: che effetti avranno le elezioni Provinciali vinte ieri da Luca Di Stefano? Soprattutto: in termini di alleanze e di accordi, cosa accadrà in vista delle Comunali che si terranno la prossima primavera? Leggi qui: Provincia, così ha vinto Luca Di Stefano (e trionfato De Angelis).

Ferentino, ore d’attesa

Antonio Pompeo

Il tema già da qualche ora sta appassionando il dibattito politico cittadino; soprattutto nei Comuni come Anagni e Ferentino. Dove gli schemi che sono stati in piedi fino a ieri sera stanno iniziando a traballare pericolosamente.(Leggi qui: Provinciali, il primo allarme per Giorgia Meloni).

Nella città dell’ex Presidente della Provincia non c’è un candidato alla successione. Era stata promessa all’avvocato Vincenzo Galassi, stimatissimo presidente dell’Ordine di Frosinone. Con la rassicurazione che l’intera maggioranza Pompeo lo avrebbe sostenuto. Le adesioni alle Primarie proposte dall’ex vicesindaco Luigi Vittori stanno facendo scoprire che l’unità al momento non c’è. E per gli alleati, il suo nome nemmeno esiste. Perché nessuno li ha informati.

Una ulteriore riunione è prevista prima di domani sera. Per evitare il rompete le righe. Anche perché tra una decina di giorni scade il termine entro il quale Antonio Pompeo deve dimettersi da sindaco se vuole partecipare alle elezioni Regionali. A quel punto ognuno sarà svincolato.

Anagni, accelerazione in atto

Alessandro Cardinali

Anagni invece vede un’accelerazione in corso dopo il risultato delle Provinciali di ieri. Stasera si terrà un’attesissima riunione del gruppo del Campo Largo (o civico). Che fa riferimento, tra gli altri, alla figura dell’attuale vicepresidente dell’amministrazione provinciale Alessandro Cardinali. Indicato come uno dei possibili candidati a sindaco di quell’area.

E proprio la figura di Cardinali, a questo punto, diventa centrale. Perché fino ad ora si era detto che Cardinali, tra i più decisi nella minoranza a voler mettere fine all’esperienza del sindaco Daniele Natalia, era in qualche modo frenato dalle responsabilità provinciali. Ma con la vittoria del nuovo presidente Luca Di Stefano è presumibile che queste responsabilità vengano meno. Perché Alessandro Cardinali è stato tra i firmatari della candidatura ed i sostenitori dell’elezione di Gino Germani, avversario del presidente Di Stefano.

L’ora dei conti

Danilo Tuffi, Daniele Natalia e Magno D’Angeli

Da adesso in poi dunque si potranno fare i conti, in senso letterale, per quanto riguarda i rapporti di forza in Consiglio. Come noto, con i 5 consiglieri di minoranza attualmente giocano, sia pure da indipendenti, 3 consiglieri di maggioranza: Danilo Tuffi, Magno D’Angeli e Pierino Naretti. Che hanno fatto capire in tutte le salse, anche partecipando alle riunioni del Campo Largo (o civico), di essere ormai pronti a mollare la presa ed a lasciare il sindaco Daniele Natalia al suo destino.

Il problema è rappresentato, dal punto di vista della minoranza, da un quarto consigliere. Di maggioranza. È Vincenzo Proietti: fino a poco tempo fa descritto come vicinissimo agli altri tre; mentre adesso sarebbe molto più portato a restare al suo posto. Non è dato sapere se sulla base di un convincimento personale o di pressioni esercitate su di lui dalla sua lista. Per ora il vero punto nodale è questo. (Leggi qui: Natalia avvia il recupero dei ribelli).

Se Proietti dovesse confermare il malpancismo che lo ha caratterizzato ultimamente, allora per Natalia i giorni sarebbero davvero contati (anche se non tutti sembrano convintissimi di questa strategia). In caso contrario, il sindaco, sia pure con una maggioranza davvero risicata, potrebbe navigare a vista per i prossimi mesi.

I mesi delle inaugurazioni

Daniele Natalia

Mesi che, a quel punto, provvederà a giocarsi sul piano delle inaugurazioni a raffica e dei tagli di nastro. (Leggi qui: Il sindaco respira e sogna 34 inaugurazioni).

A meno che, ovviamente, ed è probabile che accada, non arrivino anche ad Anagni le conseguenze della inevitabile resa dei conti nel centrodestra provinciale, dopo la spaccatura che ha favorito la vittoria di Luca Di Stefano, con la regia di Francesco De Angelis.

A Natalia nessuno potrebbe chiedere conto della strategia adottata. E cioè l’appoggio al sindaco Progressista di Arce Gino Germani dopo avere assicurato il suo impegno al sindaco di centrodestra del capoluogo Riccardo Mastrangeli. Nessuno potrà rimproverare nulla a Daniele Natalia perché la linea gli è stata indicata direttamente dal coordinatore regionale Claudio Fazzone ubi major.

In attesa di sapere cosa farà lo schieramento che fa capo all’ex sindaco Franco Fiorito, diventa importante la riunione del campo largo (o civico) di stasera. Perché bisognerà decidere cosa fare. Ed anche perché dovrà deciderlo il Pd. I cui esponenti locali fino ad ora avevano traccheggiato, dicendo di voler aspettare l’esito delle Provinciali.

Ora quell’alibi non c’è più. E bisognerà decidere da che parte stare.