Voglia di volare, paura di fallire. Il paradosso del centrodestra

Alle provinciali Lega e Fratelli d’Italia vorrebbero sfidarsi in campo aperto. Ma temono che il secondo posto possa rappresentare l’inizio di una resa dei conti micidiale. E allora si pensa ad opzioni alternative a quella della lista in autonomia. Il ruolo di Forza Italia e di Coraggio Italia.

La voglia di sfondare, ma anche la paura di fallire. E soprattutto il “terrore” di scontentarne troppi, il che rappresenterebbe un problema per le successive elezioni Politiche e Regionali. Fatto sta che i Partiti del centrodestra da un lato pensano ad una lista forte e autonoma, dall’altro provano a capire se ci sono i margini per fare operazioni unitarie. Esattamente come nel 2019, quando Fratelli d’Italia e Forza Italia si misero insieme.

Ma quelli erano tempi diversi. Perfino per la Lega, che non riuscì a trovare 12 candidati e fu letteralmente “salvata” da Nicola Ottaviani, allora sindaco di Frosinone ma non coordinatore provinciale.

Lo scenario diverso

Ruspandini, Natalia, Ottaviani

Stavolta è diverso. C’è la consapevolezza che le elezioni provinciali di dicembre possono rappresentare un’occasione irripetibile per contarsi e poi mostrare i muscoli. Ma resta sempre quel sottile velo di paura di sbagliare.

L’idea di una lista unica che raccolga amministratori di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Coraggio Italia-Cambiamo è complicata da attuare, considerando che i posti a disposizione alla fine sono soltanto 12.

La Lega di Nicola Ottaviani vuole provare ad ottenere più voti ponderati di Fratelli d’Italia, ma non sarà semplice. Perché il Partito di Giorgia Meloni, guidato in provincia dal senatore Massimo Ruspandini, si è strutturato sulla base di una campagna acquisti mirata. Semmai il problema è che poi l’esito del voto ponderato potrebbe far emergere delle “classifiche” che determinerebbero più scontenti che applausi.

E d’altronde Fratelli d’Italia non può che ripartire dai tre consiglieri provinciali in carica: Daniele Maura, Stefania Furtivo e Rossana Carnevale. Ma attenzione al sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio.

Un tandem per Lega e FI

Claudio Fazzone

La Lega ha l’obiettiva necessità di capire su quanti amministratori può contare, ma arrivare dietro a Fratelli d’Italia metterebbe in grande difficoltà Nicola Ottaviani. Ecco perché l’idea di una lista unitaria con Forza Italia potrebbe rappresentare una soluzione degna. Perfino sul piano del laboratorio politico. Ma Claudio Fazzone, senatore e coordinatore regionale degli “azzurri”, vuole questo? Può darsi. Perché la lista laboratorio andrebbe a mascherare l’ondata di fuoriusciti che c’è stata in quest’ultimo anno.

Però in ogni caso Mario Abbruzzese non starà a guardare. D’altronde, proprio grazie al suo ruolo, Coraggio Italia con la Lega ha un rapporto privilegiato. Il centrodestra è maggioritario in Ciociaria. Sia nel voto nei Comuni che in quello ponderato alla Provincia. Si tratta però di procedere dalla stessa parte. Non è mai stato scontato. Men che meno adesso.