Abbruzzese de Roma, De Angelis dice no grazie

Francesco De Angelis ha comunicato il suo No alle Europee: "È tempo di lasciare spazio ad altri”. Mario Abbruzzese sempre più in partita a Roma: lo intervisterà Storace, senza filtri e senza rete. Tajani e Lupi presentano il simbolo. Come verranno ripartiti i seggi.

Il già presidente della Regione Lazio con il già presidente del Consiglio Regionale. O se preferite: Francesco Storace di fronte a Mario Abbruzzese. Per un’intervista senza filtri e senza rete: l’ex Governatore è tornato alla sua prima passione, il giornalismo e conduce una seguita trasmissione su Rai Radio Uno ed è firma del quotidiano Libero. Ruvido e felpato, i suoi confronti quotidiani con Vladimir Luxuria ne Il Rosso e il Nero hanno creato una interessante nicchia di ascolti radiofonici.

Con Mario Abbruzzese incrocerà le lame il 13 aprile prossimo: non in radio ma live allo Sheraton Parco dei Principi di Roma. Un talk live per parlare di Europa, territori che non sono più rappresentati, del Lazio che entrambi hanno governato prima dei dieci anni rossi di Zingaretti, di un Lazio Sud e Cassino nella quale sia Storace che Abbruzzese sono nati.

La partita romana di Abbruzzese

Mario Abbruzzese

La scelta di Mario Abbruzzese per la Conversazione Pubblica allo Sheraton ha un significato. L’ex presidente del Consiglio regionale è ormai un personaggio politico ‘romano‘ nel senso che è considerato centrale in questa tornata per le Europee, tutt’altro che una candidatura periferica. A Roma gli hanno garantito l’appoggio figure chiave che rendono la sua partita una gara di cartello. E la presenza nella conversazione con Storace conferma questo quadro.

La partita si giocherà sui territori ma i risultati strategici dovranno arrivare dal Lazio: da Roma e Frosinone in particolare. Non a caso in settimana Abbruzzese ha inaugurato il comitato elettorale di Fiumicino insieme all’europarlamentare Cinzia Bonfrisco. Entrambi hanno incassato l’appoggio dell’assessore Monica Picca. Presente monsignor Salvatore Micalef arcivescovo Primate per l’America Centrale, America Latina, Africa ed Europa che ha imposto la sua benedizione.

Nei giorni scorsi ha incontrato il movimento Giovanile. Ed in queste ore il suo tour dedicato ai territori ha toccato Alatri. Periferia e centro, puntando a Bruxelles. Con temi locali che però si decidono in Ue: come quello toccato oggi: “Vogliamo un’Europa dei territori, in grado di rivedere la Politica Agricola per tutelare maggiormente i nostri agricoltori e tutta la filiera agroalimentare. Un’Ue che dica definitivamente basta alle carni sintetiche e alle farine di insetto. Dobbiamo bloccare questa deriva che potrebbe mettere in pericolo oltre che il made in Italy ma anche, e soprattutto la nostra salute”. 

De Angelis, ha detto no

Francesco De Angelis

Mario Abbruzzese in questa tornata non dovrà fare i conti con un altro totem delle preferenze: il presidente Pd del Lazio Francesco De Angelis ha comunicato questa sera al Segretario Regionale Daniele Leodori che preferirebbe non essere candidato alle Europee. La proposta era stata avanzata nei giorni scorsi ed era stata discussa anche con il Gruppo in Regione.

Francesco De Angelis ha apprezzato, ci ha riflettuto: ha deciso che è il momento di cedere la possibilità ad altri. Lui – ha garantito – farà la sua parte come presidente. In molti già immaginavano un’accoppiata con l’ex Governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Che in queste ore ha ricevuto la ‘non ostilità‘ di Roberto Morassut: nega le ricostruzioni apparse su un quotidiano “Non sono ostile alla candidatura di Nicola Zingaretti alle elezioni europee. Nella mia vita politica non sono mai stato ‘ostile’ a nessuno. Semmai ho cercato sempre, con piena autonomia di giudizio, di sostenere le insegne del mio Partito. Non ho partecipato a riunioni in cui si sia stabilito di ostacolare Zingaretti ne altri“.

Morassut non sosterrà Zingaretti ma il sindaco di Pesaro Matteo Ricciper le sue caratteristiche politiche e personali. Ma da qui a dire che sono ostile ad altri ce ne passa. Anche perché da dirigente con qualche anno sulle spalle so distinguere e agire coniugando il sostegno ad una persona alla non ostilità verso altre. Come si fa in un partito vero e in una comunità vera“.

Tajani sempre più… moderato

Antonio Tajani e Maurizio Lupi (Foto: Fabio Frustaci © Ansa)

Forza Italia ufficializza il patto elettorale con Noi Moderati, anticipato nei giorni scorsi. “Con Noi moderati colmiamo un vuoto. Insieme possiamo superare il 10%” ha detto il vicepremier Antonio Tajani. “Da questo pomeriggio a lavoro per le liste” ha assicurato dopo avere presentato il simbolo che verrà schierato alle Europee. Vede il nome di Silvio Berlusconi, il tricolore, il logo classico di Forza Italia, sotto la dicitura Noi Moderati ed intorno la scritta a corona ‘Partito Popolare Europeo‘.

I 76 seggi a chi

Matteo Piantedosi

In Consiglio dei Ministri oggi il titolare dell’Interno Matteo Piantedosi ha tenuto una informativa su come verranno ripartiti i 76 seggi italiani in palio per le prossime Europee. Ha spiegato che saranno suddivisi tra le cinque circoscrizioni elettorali, sulla base del censimento riportato nel d.P.R. 20 gennaio 2023. In pratica? Andranno 20 seggi alla circoscrizione I (Nord-Ovest); 15 seggi alla circoscrizione II (Nord-Est); 15 seggi alla circoscrizione III (Italia centrale); 18 seggi alla circoscrizione IV (Italia meridionale); 8 seggi alla circoscrizione V (Italia insulare).

Poi il Consiglio dei ministri ha formalizzato le date del voto. Ci sarà l’election day e quindi si voterà anche per le Comunali. Le date sono quelle di sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. Ora il Governo proporrà la data al Presidente della Repubblica, che indirà con proprio decreto i comizi elettorali.