Bilancio Saf: il triangolo no, non l’avevo considerato

La mediazione è in corso. E si sviluppa su tre fulcri: quello del presidente Saf Lucio Migliorelli, quello del presidente della Provincia Antonio Pompeo, quello di Mario Abbruzzese. Per cercare di salvare il salvabile sul bilancio Saf

Da una parte i sindaci del Partito Democratico, dall’altra quelli di Forza Italia. Nelle prossime ore si riuniranno per capire quanti voti ci sono per l’approvazione del bilancio della Saf. Intanto la seduta dell’assemblea verrà spostata dal 20 luglio al 3 agosto.

Per avere più tempo? Stando all’ultima riunione, contrari all’approvazione del documento contabile sono sindaci come Nicola Ottaviani (Forza Italia – Frosinone), Carlo Maria D’Alessandro (Forza Italia – Cassino), Simone Cretaro (Pd – Veroli), Domenico Alfieri (Pd – Paliano). Ma anche molti altri, considerando i ricorsi presentati contro la disposizione regionale che ha aumentato la tariffa, da 102 a 138 euro a tonnellata.

 

La mediazione si sta sviluppando lungo i punti di un triangolo formato dal presidente della Saf Lucio Migliorelli (eletto dai sindaci del Pd e fedelissimo di De Angelis), il presidente della Provincia Antonio Pompeo (erede dell’area di Scalia nel Pd) e Mario Abbruzzese (vice responsabile nazionale degli enti locali di Forza Italia).

L’ipotesi di lavoro è la seguente: utilizzare un “utile” di 3,2 milioni di euro per “cancellare” il conguaglio 2017, contabilizzare in bilancio i conguagli 2106 e 2015, ricevere rassicurazioni dalla Regione su un investimento di almeno 5 milioni di euro per il nuovo piano industriale, in modo da andare a compensare completamente l’aumento retroattivo.

Nel frattempo far passare il messaggio che non verranno messe le mani nelle tasche dei cittadini.

 

Ma non è finita: nel frattempo i sindaci che hanno presentato ricorso non saranno presenti in fase di votazione del bilancio, abbassando di molto il quorum.

Per il resto ci penseranno… astensioni e fughe strategiche. In questo modo i voti favorevoli saranno largamente la maggioranza.

Tutto questo per evitare che la mancata approvazione del bilancio inneschi il meccanismo della messa in liquidazione della società. Perché un liquidatore non farebbe sconti ai Comuni riguardo le somme da versare. E non sarebbe simpatico.

Ma l’equilibrio resta comunque fragile, anche perché nel centrodestra in diversi sono pronti a chiedere alla Saf una drastica riduzione di alcune spese.

Per esempio del personale.

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