Dal Consiglio il prossimo scenario politico di Frosinone

Quale scenario politico prenderà forma a Frosinone nei prossimi mesi? Si comincerà a capire dal prossimo Consiglio comunale. Dalle mosse della maggioranza ma soprattutto dell'opposizione. O meglio: 'delle' opposizioni

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

il consiglio comunale di Frosinone si riunirà giovedì 28: ora di colazione, si comincia alle otto e mezza del mattino. Ma l’Aula del capoluogo raramente è mattiniera: un po’ per abitudine, un po’ per convenienza politica. Così c’è già la data per la Seconda Convocazione, quella in cui bastano meno presenti e meno voti per approvare gli argomenti. È fissata all’indomani: venerdì 29 di sera alle 19.

Non si accettano scommesse: chiaro che la seduta del 28 è destinata ad andare deserta. Le questioni verranno affrontate in un quadro politico più comodo l’indomani sera. Cosa bolle in pentola?

Il menu del giorno

Gli argomenti da trattare sono tre. Il primo punto all’Ordine del Giorno è la Ratifica della deliberazione di G.C. n. 337 del 31/07/2023. Si tratta di una variazione di Bilancio in via d’urgenza, resasi necessaria per lavori di determinate opere pubbliche. Quali? Ad esempio la riqualificazione e messa in sicurezza dell’area stazione; la ristrutturazione della palestra della scuola Maiuri. O l’adeguamento della viabilità ciclabile e recupero delle aree verdi in Corso Francia. Sul conto c’è la riqualificazione dell’auditorium Colapietro e altri ancora. Lavori che comportano maggiori spese per il Comune non iscritte prima in bilancio. Derivano dall’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti sintetici.

Il secondo punto all’Ordine del Giorno è la Ratifica della deliberazione di G.C. n. 350 del 08/08/2023. Ha come oggetto la concessione di locali comunali all’Amministrazione Provinciale di Frosinone. Servono per alcune classi del Liceo Maccari del capoluogo.

L’ultimo punto è il Riconoscimento del debito fuori bilancio ex art. 194 comma 1 lettera a) D.lgs. 267/2000. È una sentenza che ha disposto il pagamento delle spese di lite sostenute dalla Amaseno Marmi.

Si tratta di delibere squisitamente tecniche, specialmente le due sul bilancio, con nessun contenuto di carattere politico. La maggioranza Mastrangeli approverà facilmente ed all’unanimità tutti i punti. Quindi nessuno deve aspettarsi eventi clamorosi?

Segnali politici da decifrare

Non dalla maggioranza. Non dai malpancisti che nei mesi scorsi hanno fatto mancare i loro voti esponendo il sindaco al rischio di una figuraccia sul Piano dei Rifiuti. Non in questo momento: perché aspettano di studiare le mosse della minoranza e capire quanti sarebbero pronti a saltare la barricata per prendere il loro posto in un gesto di responsabiltà.

Proprio per questo i segnali politici potrebbero arrivare dall’apposizione. E per l’effetto, avere riflessi anche nella maggioranza nei prossimi mesi. Segnali che potrebbero arrivare dal Partito Democratico per un verso ma per il verso opposto anche dalle liste civiche dell’ex sindaco Marini e di Nuova Realtà. Tutte e tre stabilmente all’opposizione. In questo momento.

Il Partito Democratico ed il suo capogruppo Angelo Pizzutelli ad esempio potrebbero voler continuare nel percorso intrapreso da qualche tempo e confermato nell’ultimo Consiglio comunale. Cioè svolgere la funzione di forza d’opposizione più incisiva e determinata nei confronti della Giunta. Un gruppo consiliare che tuttavia aspetta ancora riscontri al proprio interno: chiedono di esprimere il nome del prossimo Segretario cittadino del Pd. Per avviare un’azione coordinata tra Partito e Gruppo.

Il silenzio della Segreteria

Norberto Venturi ed Angelo Pizzutelli

L’equilibrio tra le componenti che ha portato alla nuova Segreteria Provinciale del Pd prevede un disegno anche per il Circolo del capoluogo? (Leggi qui: Come si legge la nuova Segreteria provinciale Pd).

La logica vuole che la risposta sia si. Ma dalla Segreteria provinciale Pd i segnali non arrivano. Soprattutto non arriva l’input per un maggior coinvolgimento e peso specifico del gruppo consiliare nelle dinamiche di Partito. In soldoni: i tre consiglieri comunali del Pd di Frosinone vogliono sapere qual è la strategia del Partito per il Comune capoluogo. Più ancora vogliono contribuire a disegnarla, in virtù del loro peso elettorale tangibile e incontestabile da anni. Vogliono mettere fine al distacco e riallacciare il filo che collega l’amministrazione con la politica. Anche in relazione alla individuazione delle candidature alle elezioni.

Le elezioni Comunali che ci saranno tra quattro anni? No. O meglio, non solo e non principalmente. Il tema non è secondario per la nuova Segreteria provinciale. Il Gruppo intende essere ascoltato anche per le candidature alle Regionali, alle Politiche, passando per le Europee ormai prossime e le Provinciali dietro l’angolo. Perché il Gruppo consiliare di Frosinone finora è stato tenuto poco o nulla in considerazione nelle scelte strategiche. E meno ancora per quelle elettorali. Da quanto tempo il gruppo di Frosinone non esprime un candidato che la rappresenti?

Agitarsi tanto in consiglio comunale contro Mastrangeli potrebbe poi non essere così produttivo. Soprattutto se nemmeno viene riconosciuto proprio dai vertici del Partito.

I segnali delle Civiche

Andrea Turriziani (Lista Marini)

Le leste civiche di Michele Marini e Nuova Realtà inoltre potrebbero assumere un atteggiamento in Aula non di feroce opposizione: per la verità fino ad oggi mai manifestata. Ma uno ancora più conciliante. Magari non votando contro le tre delibere della Giunta, ma decidendo qualche benevola astensione già durante la seduta del 29 settembre. O addirittura con un voto positivo.

Sarebbero segnali inequivocabili dal punto di vista politico, indirizzati al sindaco. Indicando la comune volontà di proseguire nel percorso di dialogo intrapreso da qualche tempo: percorso che tutti ufficialmente negano ma che in realtà esiste.  Anche in chiave europee del prossimo anno. Ma non solo.

Segnali che avrebbero il duplice effetto di “colpire” i malpancisti che ancora si agitano nella maggioranza anche se non più pubblicamente. Ma che restano per nulla convinti della necessità ed efficacia di alcune iniziative dell’amministrazione di cui fanno parte. E soprattutto non accettano e condividono le politiche del sindaco circa la mobilità alternativa: le ritengono non premianti dal punto di vista elettorale. In special modo allo Scalo.

Consiglieri non allineati che ritengono di poter incidere su determinate scelte di carattere ambientale, volute e ribadite con forza da Mastrangeli. In ogni occasione.

Dinamiche da analizzare

Dalle dinamiche d’Aula del Consiglio comunale della prossima settimana si cominceranno a capire meglio quali sono le strategie politiche che cominciano a delinearsi su Frosinone. Sia da parte dei Partiti che delle liste civiche. A destra, come a sinistra degli schieramenti.

L’autunno è ormai alle porte. Le elezioni Provinciali ed Europee pure. E i temporali arriveranno. Inevitabilmente.  Per tutti.