De Ciantis studia da sindaco e il Pd di domani

Il Pd affonda le sue radici in un "grande partito di trasformazione che deve trasformare se stesso se vuole essere al passo con la società che vuole guidare”. Esattamente quello che vuole Andrea De Ciantis pensando al Pd di domani. Tenendo pronta la valigia se il sindaco dovesse cambiare le sue priorità

Come la Tachipirina nelle case dove ci sono i bambini o il Bentelan in quelle degli allergici. L’antidoto a portata di mano dei Partiti riformisti si chiama Rinnovamento: la ragione la scrisse nella sua ricetta Antonio Gramsci. Da une delle celle in cui trascorse la sua infinita detenzione scrisse “Noi siamo una grande forza democratica di trasformazione. Dobbiamo essere pronti a rinnovare costantemente noi stessi se vogliamo restare al passo delle Società che ci candidiamo a guidare”. Chissà se hanno studiato le Lettere dal Carcere il Segretario provinciale Dem Luca Fantini, il suo vice Nazzareno Pilozzi, il dirigente nazionale Danilo Grossi, l’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo. Con certezza Sara Battisti e Francesco De Angelis ne citano a memoria la sintesi.

Che le abbiano lette o meno, poco conta. Perché sono stati comunque capaci di varare il più radicale cambiamento nel Partito Democratico che si sia visto negli ultimi vent’anni in provincia di Frosinone. La nuova Segreteria Provinciale varata nei giorni scorsi ha dato spazio ad una nuova generazione.

Il Partito nuovo

(Foto: Benvegnu’ e Guaitoli © Imagoeconomica)

Il nuovismo è materia da Cinque Stelle. I nuovi del Partito Democratico sono amministratori comunali di fresca elezione (a prescindere dall’Anagrafe) e dotati di consenso anche interno. Lo hanno saputo dimostrare durante il Congresso Regionale. (Leggi qui: Come si legge la nuova Segreteria provinciale Pd. E leggi qui: Fantini ha la Segreteria: equilibrio e rinnovamento).

C’è un nuovo pilastro nel Partito Democratico della provincia di Frosinone. È la Classe ’90: una generazione che non ha frequentato le sezioni Pci né quelle Dc, che non c’era politicamente all’epoca del Pds e nemmeno della Margherita. È la nuova generazione Dem.

Andrea e la politica

Andrea De Ciantis

Viene da lì Andrea De Ciantis, assessore al Commercio e all’Ambiente al Comune di Castelliri e tra i più fidati del sindaco Fabio Abballe. È fresco di nomina nella Federazione Provinciale. La sua crescita, il suo linguaggio, il suo vivere il territorio e avere idee chiare e politicamente credibili lo collocano tra gli osservati speciali. Quello che a questo punto o crescono e si edificano un ruolo o sfioriscono al termine della stagione.

Nato con l’associazionismo cittadino, Andrea De Ciantis è ingegnere in un’azienda di Colleferro. Dai 14 anni si innamora della politica sostenuto dalla famiglia e da tanti amici castellucciani e alla prima candidatura nel 2019 al Comune di Castelliri con la lista “Progetto Castelliri 2.0” realizza un eccellente risultato: 237 voti, secondo della lista. Domenica 4 dicembre 2022 è tra pochissimi a partecipare alla Convention di Roma che lancia Elly Schlein alla candidatura alle Primarie del Pd e poi all’elezione come Segretario (53%) il 26 febbraio 2023.

Tra i principali sostenitori del rinnovamento dopo aver sostenuto la già certa vittoria di Leodori come segretario del Pd Lazio lo scorso giugno, ottiene un risultato sorprendente all’Assemblea Generale della Federazione Pd Frosinone con Rete Democratica che fa registrare il 29% dei consensi nel Lazio trascinata da Francesco De Angelis. De Ciantis è il quinto degli eletti, il terzo uomo, con 646 preferenze (clicca qui: Chi sono gli eletti dalle Primarie PD). A inizio settembre, poi, entra nella nuova Segreteria Provinciale del Pd con la delega a Iniziativa Politica e Sviluppo Economico.

Il Dem che verrà

Definiamo un po’ le linee guida di Andrea De Ciantis?
Luca Fantini

Bene ha fatto il Segretario Luca Fantini a rinnovare la Segreteria: come avete ben analizzato voi di Alessioporcu.it non era tenuto. Lo ha fatto dimostrando la profonda sensibilità della Federazione di Frosinone e la voglia di ripartire dai nuovi equilibri. Ottimo ritengo essere il nuovo assetto: pluralità, esperienza, rinnovamento e competenza.

Perché le hanno affidato quelle deleghe?

Perché tanto delle mie linee guida è riassunto nelle due deleghe che mi sono state affidate: sviluppo economico e iniziativa politica. La provincia di Frosinone si trova in un’emergenza che nessuno dovrebbe più ignorare o sottovalutare: perdiamo migliaia di residenti ogni anno, mentre per esempio a Latina il trend è inverso. Se guardiamo i numeri ci rendiamo conto di quanto siano preoccupanti: tante persone scappano, nella fascia 18-34 anni siamo una delle peggiori province di Italia per abbandono della loro terra. Questo dato non è solo il risultato della mancanza di lavoro, anzi ritengo che il lavoro sia una conseguenza“. (Leggi qui: “A Porte Aperte” con… la non-politica industriale).

Si spieghi meglio
Il Treno ad Alta Velocità a Cassino per la prima volta

Fare il pendolare è sempre più difficile, mancano trasporti soddisfacenti che consentano di servire in maniera omogenea l’articolato territorio provinciale. Cito quanto fatto notare giovedì scorso da Alessio Porcu durante A Porte Aperte su Teleuniverso: per andare da Frosinone a Tor Vergata uno studente impiega 20 minuti, per andare a Cassino lo stesso studente impiega 40 minuti. Questo determina conseguenze sullo sviluppo del territorio”

Gli investimenti sulle nuove infrastrutture sono fermi, i servizi essenziali e primari quali ad esempio sanità e asili nido stentano, sul turismo non riusciamo a fare la differenza che invece sarebbe nelle nostre corde. Se non si ricostruisce questo tessuto le persone inevitabilmente si spostano. Se non si configura un contesto adeguato anche chi vorrebbe investire decide di fare un passo indietro. Al confine della nostra provincia ci sono contesti che non brillano per bellezza, che hanno saputo però creare le condizioni affinché negli ultimi anni molti investitori si recassero li. Occorre fermare l’emorragia con misure urgenti ed efficaci, e programmare interventi strutturati a medio termine“.

La sua è un’ascesa politica è un segnale di rinnovamento o fa parte di una normale alternativa di potere?
Una fase del dibattito da Memmina a Frosinone

Credo che i nuovi nomi in Segreteria Provinciale siano piccoli risultati frutto del lavoro svolto quotidiano, in sinergia con un’amministrazione capace di lavorare di squadra. E questo vale per tutti. Nel mio caso le 646 preferenze raccolte in occasione del Congresso regionale sono state davvero un ottimo risultato, soprattutto perché ottenute attraverso i rapporti personali e i contatti diretti con amici e conoscenti. Preferenze ottenute in ogni angolo della Provincia, con il mio paese che ha risposto in maniera eccellente grazie anche alla mobilitazione dei componenti dell’Amministrazione. La dimostrazione che, per quanto molto più duro e faticoso, i contatti sul territorio nella formula  “one to one” possono portare riscontri decisamente dignitosi, senza ricorrere ai “portatori di voti.

Il dibattito è già caldo dopo un anno di governo Meloni e a poco meno di governo regionale Rocca. Che idea si è fatto?
Giorgia Meloni

L’attuale governo è stato eletto sull’onda di anni di opposizione populista, fatta di slogan e promesse strabilianti. Il primo anno di governo ha dimostrato una totale inefficienza, sia di dare seguito alle promesse fatte, sia di dare risposte alle esigenze concrete dei cittadini.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’elezione della giunta Rocca: 7 mesi di nulla e di danni. Di nulla perché nulla è stato intrapreso di ciò che era stato promesso in campagna elettorale, di danni perché sono state drasticamente ridotte, sostanzialmente azzerate, quelle linee di finanziamento esistenti, soprattutto per i comuni. Se non arriva un immediato cambio di passo si rischia il collasso.

Cambio di passo che però difficilmente ci sarà, stando alle ultime dichiarazione dei due livelli di governo si prevedono manovre economiche che non faranno altro che tagliare invece di investire. E nel mentre, puntualmente, provano a lanciare qualche nuovo slogan o tema con il disperato tentativo di deviare l’attenzione dalla inconsistenza governativa. Se provassimo a chiedere ai cittadini se la loro condizione è migliorata in questo ultimo anno, cosa risponderebbero?

La formazione e gli ideali della sinistra

Quanto incidono i livelli locali? Il Pd è tra i pochi ad averli mantenuti: eppure a vincere è stata la destra…
Elly Schlein (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Il livello locale è tutto. Lo dice lo Statuto del Partito Democratico, andando a rispondere ad una precisa esigenza che all’epoca portarono avanti sindaci come Piero Fassino, Antonio Bassolino, Massimo Cacciari. Nel Pd sono i territori ad incidere sulla linea nazionale. E questa territorialità è una buona scuola. Nel mio caso, tutto ciò che è stata formazione e crescita è avvenuta nel campo locale. Ero davvero bambino quando seguivo l’attività politica di mio padre. Questo mi ha consentito di frequentare continuamente e costantemente quegli ambienti e quelle dinamiche che solitamente tengono fuori i ragazzi”.

Inconsciamente forse, l’ho sempre fatto con quello spirito critico tipico degli adolescenti, cosa che ha fatto in modo che fossi sempre a discutere con “i grandi”. In maniera del tutto autonoma, poi, militavo in molte associazioni del paese (benefiche, ambientaliste, pro loco) confrontandomi con persone sempre diverse e su temi differenti. La partecipazione attiva alla politica locale fin da bambino e l’associazionismo credo siano stati due pilastri importanti della mia formazione.

Il PD e le esigenze dei più deboli, scuola e cultura

Questa fase di rinnovamento arriva dopo segnali ben chiari mandati dagli elettori.
Il Congresso Regionale che ha eletto Leodori e De Angelis al vertice

Il Pd deve rimettere al centro della sua azione politica le esigenze dei più deboli, che oggi sono quelli fino a qualche anno fa ritenuti il ceto medio. C’è un enorme bisogno rendere più sostenibile la vita delle persone. Sul lavoro bene la battaglia sul salario minimo, ma è necessario chiedere con forza una riduzione netta della tassazione sul lavoro per i redditi medio-bassi, migliorare le condizioni di lavoro spesso non troppo civili, favorire politiche di welfare che possano conciliare vita e lavoro”.

E poi ancora, investimenti seri in sanità pubblica, in istruzione e università. Un Paese serio si misura su questi aspetti, e credo ci sia davvero tanto da migliorare. In alcuni casi da ricostruire. Se investissimo sulla scuola e sulla cultura, diverrebbe molto più semplice anche fronteggiare temi sui quali siamo molto indietro: ambiente, diritti civili e differenze di genere. La cultura è il motore di tutto, e sulla scuola, sull’istruzione non possiamo accettare tagli ma pretendere investimenti”.

Il voto in primavera a Castelliri, quali scenari

Nella primavera 2024 non si vota solo a Cassino, Veroli ed Isola del Liri…
Foto: Sergio Oliverio © Imagoeconomica

Ritengo di poter dire con assoluta serenità che l’Amministrazione Abballe abbia svolto un lavoro notevole in questi quattro anni. I risultati ottenuti sono importanti ed evidenti. A memoria non ricordo che in un solo mandato siano mai stati accordati così tanti finanziamenti, frutto di un lavoro di programmazione certosino e progetti di qualità. Progetti diversificati in ogni ambito: lavori pubblici, ambiente, cultura, politiche sociali, politiche giovanili, terzo settore, edilizia scolastica, manutenzione straordinaria”.

Per fare un esempio, si pensi soltanto che l’estate culturale è divenuta interminabile, da qui al 30 settembre ci saranno ancora due eventi degni di nota. Questo è certamente sintomo di una ritrovata coesione sociale, sinergia chiara tra amministrazione, associazioni e cittadini”.

Nei due anni di emergenza pandemica abbiamo gestito quella situazione ma non ci siamo lasciati affliggere dagli enormi rallentamenti del caso; tutt’altro abbiamo continuato a realizzare quanto possibile e, al contempo, a pianificare tutto ciò che sarebbe diventato da lì a poco possibile realizzare.

Si andrà avanti nel segno della continuità con questo gruppo?
Fabio Abballe

Per la prossima primavera credo che questa squadra, i componenti dell’amministrazione Abballe, possano presentarsi a testa alta nella competizione elettorale. Con la forza dei contenuti, delle cose realizzate, della serietà, della competenza e della trasparenza. Abbiamo sempre ascoltato molto i nostri concittadini recependo gli spunti di miglioramento e le azioni correttive suggerite quando ci sono state. D’altronde, nel corso di questo mandato, non abbiamo trovato gruppi organizzati a proporre cose diverse da quelle realizzate o a contrastare quanto stessimo realizzando”.

In questo quadro sarebbe surreale se venissero a crearsi a pochi mesi dalle elezioni: un’azione che avrebbe esclusivamente scopi elettorali. Noi continueremo a dedicarci a fare il bene del paese“.

Non lo dice. Ma i rumors sostengono che il sindaco Abballe potrebbe passare la mano: sta riflettendo su cosa fare e come ordinare le sue priorità. In caso di avvicendamento proprio De Ciantis sarebbe uno dei nomi che il Pd porterebbe al tavolo con gli alleati.