Il Consiglio Comunale approva in prima seduta il Bilancio. E lo fa con tutti i 22 voti della maggioranza. È il risultato del lavoro sotterraneo compiuto in questi giorni dal sindaco. E da Nicola Ottaviani. Rientrati nei ranghi i 'malpancisti' che la scorsa volta avevano fatto mancare il voto. Non pervenuta l'opposizione
La prova di forza è andata in scena di buon mattino: subito dopo il caffè. Senza concessioni, senza sconti. Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha attuato la verifica della tenuta per la sua maggioranza di centrodestra. Lo ha fatto sulla discussione e l’approvazione del Bilancio: dove non ci sono margini per indecisioni; ha messo sotto pressione l’intero sistema per essere certo che non ci fossero né crepe né perdite. Indispensabile dopo l’assedio subito a sorpresa nella scorsa seduta: quando sul Piano dei Rifiuti gli sono mancati otto voti. In maniera plateale. (Leggi qui: E il sindaco finì ostaggio della sua maggioranza).
Per la prima volta dall’inizio della consiliatura, il Consiglio comunale si è tenuto in prima convocazione: cioè quando serve una maggioranza molto più ampia per approvare le delibere. Appuntamento alle 8.30 di questa mattina. Il risultato della prova di forza è limpido: il Consiglio ha approvato tutti i 12 punti che erano all’Ordine del Giorno, con facilità e rapidità. Anche il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Liscia come l’olio soprattutto la pratica più significativa dal punto di vista politico, quella sul Bilancio di previsione 2023-2025.
Lo ha fatto con 22 voti. Tutta la maggioranza al completo. Senza nessuna defezione o assenza strategica.
Il risultato della mediazione
Il sindaco Riccardo Mastrangeli nei giorni scorsi aveva avuto una lunga serie di incontri con i Consiglieri “malpancisti“. Aveva chiesto loro una precisa assunzione responsabilità politica, proprio per la seduta di oggi sul Bilancio. Ed aveva ricevuto rassicurazioni da parte di tutti.
La conferma c’è stata fin dall’appello: tutti presenti in Aula. E nonostante la convocazione del Consiglio fosse praticamente all’alba per le abitudini di molti dei Consiglieri. Presente anche la Consigliera regionale e presidente della Commissione Sanità Alessia Savo: pur impegnata a Roma in Regione ha voluto comunque esprimere il suo voto favorevole sul Bilancio. Per poi raggiungere la Capitale
Un altro segnale lo ha mandato Fratelli d’Italia. La pattuglia di Fabio Tagliaferri che la volta scorsa ha tenuto in linea di galleggiamento il sindaco è stata presente in maniera compatta. Un chiaro segnale di lealtà al sindaco e di posizione politica per gli alleati della coalizione, in primis alla Lega. Con la doppia presenza compatta Tagliaferri manda a dire al Carroccio che il suo sindaco di Frosinone non avrà problemi da loro. Nè innescati da FdI né alimentati da FdI. A futura memoria.
I nodi sono stati sciolti? Per niente. È accaduta la cosa politicamente più logica: è rinviata a dopo l’estate ogni eventuale discussione con i Consiglieri che la volta scorsa avevano abbandonato l’aula o non erano strategicamente presenti in Consiglio. Rinvio sia per le questioni ufficiali come le piste ciclabili, sia per quelle reali: le rivendicazioni di un assessorato.
Opposizione cercasi
Con il Consiglio comunale di oggi in Prima Convocazione e dodici punti approvati senza intoppi da tutta la maggioranza in blocco viene mandato dal sindaco anche un segnale all’opposizione.
Nelle settimane scorse la minoranza aveva provato ad alzare la test, denunciando, nell’immediatezza del fatto, una maggioranza in piena crisi. Opposizione che però anche oggi ha perso l’ennesima occasione per dare segnali della propria esistenza ed attività. Politica ed amministrativa.
Se era in crisi la maggioranza Mastrangeli, l’opposizione è ospite fissa ormai della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto!“. Infatti, al momento del voto sul Bilancio i Consiglieri di minoranza presenti in Aula erano appena 4: Marzi, Mandarelli, Papetti e Iacovissi. Ed hanno espresso parere negativo. Gli altri o non si sono presentati proprio o sono andati via prima della votazione. Non una bella prova di unità da parte di coloro che si sono candidati per governare Frosinone in forma alternativa alla attuale maggioranza.
La strategia d’Aula, se la adotta la maggioranza, a maggior ragione la dovrebbe fare l’opposizione. Almeno per provare a mettere in difficoltà chi governa. Ne deriva un segnale: la maggioranza Mastrangeli, per il futuro, può farsi male, se veramente lo vorrà, esclusivamente da sola e solo dal proprio interno.
Con questa opposizione, il sindaco può dormire tranquillo non su due ma su dieci cuscini.