Ottaviani – Savo, adesso viene il bello

Frosinone non aveva da anni, nello stesso momento, un deputato nazionale ed uno regionale. La sfida, per loro, sarà quella di fare squadra, nonostante i Partiti in competizione. Avversari in casa ma alleati quando si deve portare a casa qualcosa

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Uno a Montecitorio, uno alla Pisana: erano anni che la città di Frosinone non aveva, contemporaneamente, un proprio rappresentante sia in Parlamento e sia alla Regione. Per di più, entrambi in maggioranza. È la situazione che si è creata con Nicola Ottaviani parlamentare della Repubblica eletto nella Lega ed Alessia Savo Consigliere Regionale del Lazio eletta con Fratelli d’Italia.

Sul piano politico e sul piano amministrativo per il Capoluogo si tratta di un’occasione storica, forse difficilmente ripetibile. Le due posizioni sono in grado di declinare sulla città ricadute di sviluppo, crescita ed occupazione. Ad una condizione: l’abusato ma quasi mai praticato concetto di “fare squadra“.

Politici ed amministratori

Alessia Savo e Francesco Rocca

Hanno tutte le carte in regola Nicola Ottaviani ed Alessia Savo. Hanno un cursus honorum politico di assoluto rispetto: entrambi sono stati sindaco per due mandati (Ottaviani a Frosinone, Savo a Torrice) il che gli conferisce la necessaria conoscenza del campo amministrativo e della realtà sui territori.

Al tempo stesso posseggono ampia conoscenza delle dinamiche e delle liturgie della politica. Perché entrambi hanno ricoperto nel corso degli anni incarichi di alto livello: Ottaviani è Coordinatore provinciale della Lega (che dal suo avvento si è pacificata e finalmente stabilizzata); Savo è stata vice coordinatore provinciale di Forza Italia.

Entrambi maneggiano perfettamente le dinamiche, le strategie, i riti, i tempi, i processi, interni ed esterni della politica e dell’amministrazione. Quindi conoscono e capiscono con chiarezza quali sono le esigenze di un Comune capoluogo e le “sponde” politiche necessarie con i vari Enti sovraordinati. Soprattutto sanno che senza una sinergia importante tra la Regione ed il Governo centrale, Frosinone rischia nei prossimi mesi essere marginale. Sia nel trasferimento delle risorse finanziarie, sia per la realizzazione delle opere infrastrutturali, sia per i progetti di sviluppo. A cominciare dai fondi del Pnrr.  

I files aperti per Savo ed Ottaviani

Nicola Ottaviani con Simonetta Matone (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

 È quanto accaduto a Frosinone nel recente passato. È mancata cioè una strategia comune e c’è stata una visione limitata del proprio ruolo. Proiettato solo ed esclusivamente alla propria rielezione, indifferentemente se al Parlamento o alla Regione. Tanto a destra quanto a sinistra.

I files che attendono di essere risolti su Frosinone sono diversi. Ad esempio, il processo di bonifica della discarica di Via Le Lame: è impantanato in attesa di una fondamentale sinergia tra Ministero dell’Ambiente e Regione Lazio. (Leggi qui: L’infinita promessa della bonifica alla Valle del Sacco).

Oppure, nella realizzazione della superstrada Frosinone – Latina. Anche per questa fondamentale opera infrastrutturale di collegamento, la sinergia Governo – Regione è fondamentale. E finora non c’è stata. (Leggi qui: La sora Camilla sulla SR156 Monti Lepini).

Questo gioco di squadra tra Regione e Parlamento, al momento opportuno e sui tavoli decisionali giusti, è in grado di costituire un valore aggiunto per Frosinone di indiscutibile rilevanza e valenza.

Rapporti complessi

Alessia Savo e Francesca Chiappini

C’è però da considerare anche l’aspetto squisitamente politico che grava sul Comune Capoluogo. Anche in relazione al significativo risultato elettorale appena raggiunto dal Partito di Giorgia Meloni in città ed in provincia di Frosinone più in generale.

A Frosinone i rapporti tra FdI e Lega sono di fatto ancorati alla sola logica della coalizione. Quindi sono confinati alla campagna elettorale quando è importante solo vincere insieme. Poi però, terminate le elezioni, è oggettiva una lotta per la leadership del centrodestra, sul territorio comunale e provinciale. Dove l’onorevole Nicola Ottaviani per la Lega e l’onorevole Massimo Ruspandini non si amano troppo. Sono costretti a sopportarsi.

La sfida implicita per Alessia Savo e Nicola Ottaviani nel corso dei prossimi anni in Regione ed a Montecitorio sarà quello di superare gli steccati politici e la diarchia Fdi – Lega per la supremazia sul territorio. Come accadeva un tempo: avversari in casa ma alleati fuori quando bisognava lavorare per portare a casa qualcosa.