Provinciali, per chi suona la campana a Frosinone

Tre consiglieri comunali di Frosinone si candidano al Consiglio Provinciale nelle elezioni del 22 dicembre. Non sono il risultato di un accordo blindato e possono influenzare significativamente gli equilibri politici all'interno dell'Amministrazione Comunale.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Sono tre. E due di loro sono candidati con liste del centrodestra sotto la bandiera dei Partiti tradizionali, uno invece sta con la lista civica che guarda a sinistra. Sono i tre consiglieri comunali di Frosinone candidati al Consiglio Provinciale con le elezioni del 22 dicembre prossimo.

Si tratta di Sergio Crescenzi che è schierato con la lista di Fratelli d’Italia. Maurizio Scaccia invece compare nella lista di Forza Italia. Il nome di Armando Papetti compare nella lista “Provincia in Comune” allestita da Luigi Vicana. (Leggi qui: Tutte le strategie per le Provinciali).

Senza blindatura

Sergio Crescenzi

Sono candidature tutte interne ai Partiti o alle liste. In pratica: non sono frutto di un accordo blindato, che coinvolge tutta l’amministrazione comunale, strutturato a tavolino per garantire al candidati un’elezione certa. Sia nella maggioranza, che nell’opposizione.

Questo significa che i tre candidati hanno dalla loro parte il coefficiente di ponderazione altissimo che possono vantare in queste elezioni solo il capoluogo e Cassino. Infatti, va ricordato che alle Provinciali non votano i cittadini ma solo i sindaci ed i consiglieri comunali, il loro voto pesa in maniera diversa a seconda del numero di abitanti che rappresentano. Ma nonostante quel coefficiente che garantirà un peso rilevante ai voti presi tra i colleghi seduti in Consiglio a Frosinone, dovranno correre parecchio – specialmente fuori capoluogo –  per cercare di essere eletti.

Sia la maggioranza, sia l’opposizione, hanno scelto di non cercare un’intesa blindata con cui avere consiglieri di Frosinone eletti al Palazzo della Provincia. Potevano essere potenzialmente tre: due per la maggioranza di centrodestra ed uno per l’opposizione di centrosinistra.

Le ragioni di una scelta

Maurizio Scaccia

Il sindaco del Capoluogo Riccardo Mastrangeli è consapevole dei maldipancia latenti nella sua maggioranza. Al momento solo messi a decantare, in forza di una precisa scelta solo amministrativa, ma potrebbero riaffiorare con il nuovo anno dopo le Provinciali e prima delle Europee. Proprio questo ha consigliato il sindaco a non impelagarsi ulteriormente in vicende politiche estremamente pericolose, come le candidature blindate che necessitavano di una unità tra tutti i gruppi consiliari oggi impensabile.

Questa strategia però presta il fianco ad un ulteriore potenziale rischio. Quello dei tanti voti in libertà nelle civiche che sostengono il sindaco. A lasciarli liberi è la circostanza che non si sa oggi su quale candidato si orienteranno. Con tutto quello che ne potrà conseguire in futuro.

Le fibrillazioni potrebbero però concretizzarsi a breve, senza aspettare il 2024. Potrebbe accadere con la discussione della pratica sullo Stadio del Nuoto, la cui gestione da parte della Fin scadrà a fine anno. Ed al momento c’è nessuna certezza sul futuro dell’impianto. Qui i distinguo nella maggioranza, tra affidamento o project financing, sono concreti e reali. Il sindaco dovrà essere abile nello spiegare bene e far metabolizzare altrettanto bene a tutti i suoi consiglieri i contenuti ed i dettagli del percorso che si vuole intraprendere. Altrimenti i botti di fine anno potrebbero arrivare con qualche giorno di anticipo.

Frammentazioni e non

Armando Papetti

Nel centrodestra solo FdI e Forza Italia hanno scelto di candidare alla Provincia un Consigliere di Frosinone: la Lega ha deciso diversamente. Perché il suo nome per il capoluogo è quello dell’ex vicepresidente Andrea Amata, trasversale alle geografie

La minoranza non ha nemmeno provato a trovare la quadratura blindata su un candidato sicuro da far eleggere alla Provincia. Questo perché il centrosinistra a Frosinone è frammentato e diviso come non mai. Non a caso Armando Papetti, eletto in Consiglio comunale con l’ex sindaco Memmo Marzi, ha trovato ospitalità nella lista civica di Vacana. Non nella lista dove si sono ritrovate le diverse anime della sinistra, tra le quali il Pd.

Questa mancanza di unità nel centrosinistra ha ulteriormente determinato la decisione di Angelo Pizzutelli a non candidarsi. E questa sua decisione non sarà senza effetti, per il Pd. Anche se va detto che è ora per Angelo Pizzutelli di uscire dalla tana e porre con chiarezza la sua visione sul futuro. Se vuole essere il candidato sindaco per il centrosinistra è il momento di sollevare la questione: facendola precedere però da un’adeguata campagna di mobilitazione, con la quale spronare l’intera opposizione, coinvolgerla nei progetti politici, aprendo dibattiti che coinvolgano la città. E la appassionino. Le questioni sui destini di Gaza, per quanto rispettabili, non trascinano le casalinghe del capoluogo. Se non si aggrega prima la minoranza si può auspicare di aggregare una città?

Le possibilità di elezione

Luca Di Stefano

Quante possibilità hanno i tre Consiglieri comunali di Frosinone d’essere eletti in Provincia? Con queste premesse è difficile dirlo.

La lista di Papetti “Provincia in Comune” ha come riferimento e capolista l’attuale delegato alla Cultura della provincia Luigi Vicana. Che in tutti questi anni ha sempre centrato l’elezione: ma solo per se stesso, mai per qualcuno della sua lista. Se scatterà il quorum è ipotizzabile che anche questa volta il seggio lo prenderà lo stesso Vacana.

Quella di Maurizio Scaccia nella lista di Forza Italia appare più come una candidatura di servizio e comunque di responsabilità nei confronti del Partito, piuttosto che una concreta possibilità di elezione. Non fosse altro perché in Forza Italia potrebbe eleggere un Consigliere provinciale ed il super favorito è il Signore delle Preferenze (dei piccoli Comuni) Gianluca Quadrini.

Per Sergio Crescenzi il discorso potrebbe essere diverso. FdI punta ad eleggere tre consiglieri. Comunque uno in più della Lega. Il Consigliere del Comune Capoluogo, partendo dai 4 voti dei colleghi del gruppo di Frosinone e con una efficace campagna elettorale negli altri Comuni, potrebbe recitare il ruolo di outsider ed aggiungersi al duo dei papabili eletti Roberto Caligiore ed Alessandro Cardinali.

Al di la delle previsioni, una cosa è certa. L’esito delle elezioni provinciali avrà effetti, sia nella maggioranza che nell’opposizione al Comune Capoluogo. Se questi effetti saranno negativi per qualcuno lo dirà solo il tempo. Ma nemmeno troppo.