Regionali, chi ha vinto e chi ha perso a Frosinone

I risultati delle elezioni regionali a Frosinone città. Come si leggono. E quali segnali mandano al sindaco Riccardo Mastrangeli. Ed alla politica. Cosa potrebbe cambiare

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

I segnali sono arrivati. Nascosti tra le righe delle schede 16.252 schede votate tra domenica e lunedì nelle 48 sezioni elettorali di Frosinone Città. Leggere quei messaggi nascosti tra le righe significa decifrare i segnali politici mandati dalle elezioni Regionali vinte da Francesco Rocca e dal suo centrodestra. Segnali per l’amministrazione Comunale di Frosinone e per il sindaco Riccardo Mastrangeli.

Tutti i Partiti hanno mostrato i muscoli ai propri avversari, esterni ed interni. (Leggi qui: Regionali, tutti gli eletti nel Lazio: chi entra e chi resta a casa).

Rosa soltanto di quota

Francesca Chiappini e Alessia Savo

Le donne, di destra e di sinistra, erano le protagoniste maggiormente attese. E così è stato. Hanno condizionato il risultato.

Francesca Chiappini era candidata con la Lega. Risultata la più votata lo scorso anno alle Comunali (con la lista civica del vice sindaco Antonio Scaccia), si conferma anche in questa elezione Regionale la più votata in assoluto nel Capoluogo. Hanno scritto sulla scheda il suo nome ben 1.718 elettori. Sono una quantità enorme di preferenze: quasi doppia il risultato di giugno scorso al Comune. Non era facile confermarsi.

Alessia Savo (FdI) già Sindaco di Torrice e fino a ieri Consigliere Comunale del Capoluogo, con i suoi 1.540 voti è la seconda più votata in assoluto a Frosinone in questa competizione. E centra l’elezione alla Pisana. (Leggi qui Regionali, tutti gli eletti nel Lazio: chi entra e chi resta a casa. E qui: Regionali: chi vince, chi perde e chi resta a contare).

Aver centrato l’obiettivo costituisce un grandissimo risultato personale e ne moltiplica il ruolo ed il peso specifico all’interno di Fratelli d’Italia. Dove la valanga di consensi registrata in tutto il Nord della provincia ha suscitato più di quale fibrillazione. Per due ragioni. La prima: Alessia Savo ha sulle spalle una lunghissima esperienza politica, papà Benito è stato deputato di Forza Italia e lei è stata vice coordinatore provinciale di quel Partito. Non in un periodo qualsiasi: nella fase in cui Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli ne hanno sfilato il controllo ad Antonello Iannarilli. Lei era la numero 2 in quota alla componente Iannarilli: ha affilato le unghie ed i canini con quell’esperienza.

La seconda Ragione. Su Alessia Savo ha riversato in blocco i suoi voti l’ex vicesindaco Fabio Tagliaferri, coordinatore cittadino di FdI. Questo crea tutte le condizioni per la nascita di una sensibilità alternativa a quella storica.

La performance delle donne a Frosinone è completata dal risultato della riconfermata consigliera regionale del PD Sara Battisti con 1.121 voti. Risulta quindi la terza per preferenze prese nel capoluogo, dopo la Chiappini e la Savo.

I risultati dei Partiti

Antonio Scaccia e Francesca Chiappini

In maggioranza Fratelli d’Italia si conferma il primo Partito in assoluto a Frosinone. Dopo il voto di domenica e lunedì può vantare 4.438 voti di lista pari al 29,95%. La Lega a Frosinone ottiene 2.478 voti di lista ed il 16.73% di consensi. C’è uno scarto significativo tra i due Partiti: 1960 voti e 13 punti percentuali in più per Fratelli d’Italia. Questi numeri verranno fatti pesare dal Partito di Giorgia Meloni al sindaco Riccardo Mastrangeli, nelle prossime settimane.

Da considerare anche le preferenze prese dai candidati di FdI nel Capoluogo: Alessia Savo 1.540 voti, Daniele Maura 741, Antonello Iannarilli 701, Gabriele Picano 478

La Lega sicuramente “tiene botta” a Frosinone. Nessuno si aspettava quasi 2.500 voti per il Carroccio. Ma è chiaro che il risultato è alterato dal contributo delle liste civiche di Antonio Scaccia e Nicola Ottaviani, che senza alcun dubbio hanno fatto campagna elettorale per la Lega.

Determinando questi risultati in termini di preferenze personali: Francesca Chiappini 1.718, Pasquale Ciacciarelli 710, Andrea Amata 247, Maria Veronica Rossi 128. Anche di questo si terrà conto nei futuri equilibri di Giunta.

Equilibri azzurri

Adriano Piacentini

Forza Italia registra 938 voti di lista che rappresentano il 6.33% dei consensi. Oggettivamente, un risultato al di sotto delle aspettative per il Partito dell’assessore al Bilancio Adriano Piacentini.

I voti sono andati alla collega sub coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli che nel capoluogo ne ha registrati 299. A Samuel Battaglini ne sono andati 166. Il presidente del Consiglio provinciale Gianluca Quadrini notoriamente non ha un rapporto idilliaco con Piacentini: non vengono da lì i 97 voti che ha preso. Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco gli è andato molto vicino prendendo 88 preferenze.

Da registrare i 90 voti presi da Augusto Cestra nella civica del Presidente.

Il Pd è vivo

Angelo Pizzutelli

Dai banchi dell’opposizione spicca il 18.95% del Partito Democratico che con 2.808 voti di lista, risulta il secondo partito in assoluto a Frosinone dopo FdI e prima della Lega.

Sara Battisti ha preso 1.121 preferenze, Antonio Pompeo 997: anche nel capoluogo il Partito vive del conflitto e dell’equilibrio tra le due sensibilità principali. Andrea Querqui ha registrato 573 voti, Lalla Cecilia 540. Libero Mazzaroppi contava sui voti di matrice socialista ma si deve accontentare di 276 preferenze contro le 126 di Annalisa Paliotta.

L’elezione di Sara Battisti in regione blinda la posizione del Segretario provinciale Luca Fantini. Ma ora si tratterà di mettere mano ad un Circolo cittadino che quasi mai è stato pungolo e stimolo per il Gruppo consiliare. E si tratterà di iniziare a ragionare sulla strategia da costruire in vista delle prossime elezioni Comunali tra quattro anni. Se puntare su una figura esterna o costruire un leader interno da contrapporre a Riccardo Mastrangeli quando arriverà il momento di fare il bis.

Una cosa è certa, fin da ora. Il risultato di queste elezioni Regionali a Frosinone  ha dato dei segnali chiari ed inequivocabili. A tutti.