I segnali inequivocabili che Daniele Natalia si appresta ad imboccare la via del rimpasto. Giuseppe De Luca pronto a lasciare la Presidenza d'Aula. Ma non vuole solo una delega contabile. Perché quella è un vespaio.
I segnali ci sono tutti. A partire dal decreto del sindaco Natalia che, nel giorno del Consiglio comunale, vara un atto per riordinare l’intera struttura organizzativa del Comune. Sistemando dirigenti e funzionari, spostando deleghe e settori di lavoro. Per arrivare alla risposta abbastanza imbarazzata del presidente (ancora per poco) del Consiglio comunale Giuseppe De Luca. Che ad inizio della seduta, giovedì scorso, a domanda precisa della Dem Sandra Tagliaboschi («sei dimissionario?»), risponde in maniera che più democristiana non si può. Così: «Per adesso sono qui, poi vedremo».
Senza trascurare il commento del primo cittadino. Che, pungolato sulla stessa vicenda, replica in modo istituzionale: «Non credete alle voci, altrimenti dovremmo smentire ogni giorno». (Leggi qui Rimpasto, il problema non è se ma come e quando).
Il rimpasto e la rogna del Bilancio
Insomma, il rimpasto in giunta ad Anagni è davvero alle porte. Questione di giorni, forse una decina, non di più. E coinvolgerà, ormi è certo, la figura del presidente del consiglio comunale Giuseppe De Luca. Destinato ad entrare in giunta.
Il mistero non è più quello. E non è nemmeno quello della delega che gli verrà affidata, quella al Bilancio. L’unico punto opaco, per quanto lo riguarda, è quale altra delega verrà accompagnata alla prima. Dovrà essere una delega di peso, su questo non c’è dubbio. Perché, dice chi lo conosce, De Luca entra in giunta per spirito di servizio e voglia di impegnarsi per la città. Ma non vuole neanche legarsi interamente ad un settore, quello del Bilancio, che è una rogna.
Chi sacrificare: tre in pole
Lo era prima che ci entrasse Marino, aggiunge qualche maligno, e lo è ancora di più oggi. Ecco perché De Luca, oltre al Bilancio, vorrebbe una delega pesante. Operativa. Che gli consenta di incidere non solo sui conti, ma sulle cose da fare.
Se ne sta ragionando in questi giorni. Il sindaco vuole chiudere in fretta la partita, anche per dare il senso di un vero cambio di passo nella seconda fase della consiliatura.
Ma, per farlo, deve far andare a posto tutti i tasselli. Compreso quello del nome sacrificando (o sacrificanda) che dovrà fare spazio all’avvocato ex (tra poco) Presidente del consiglio e destinato ad entrare in giunta. I segnali, anche qui, ci sono tutti. E portano a Jessica Chiarelli, esponente di FdI.
Anche se non si esclude una mannaia dell’ultima ora su Floriana Retarvi, o su Valentina Cicconi.