Sia a Pomigliano d’Arco (Comune simbolo per Luigi Di Maio) che a Corsico (centro strategico) Italia Viva sostiene i candidati di Forza Italia. Contro l’asse Pd-Cinque Stelle. Non si tratta di una coincidenza. Anzi.
«Noi naturalmente non possiamo che essere alternativi a questo scenario». Il presidente di Italia Viva Ettore Rosato è quello che dice le cose più eclatanti come se fossero normalissime. Ma la notizia riportata da Il Fatto Quotidiano non è di ordinaria amministrazione. Perché Ettore Rosato ricorre a tutto il suo bagaglio retorico e semantico per spiegare l’accordo tra Forza Italia e Italia Viva a Pomigliano d’Arco, il Comune del vero leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio.
«A Pomigliano Italia Viva – scrive – sosterrà Elvira Romano con altre liste civiche. Sfidando il candidato Pd-M5S Del Mastro. Da parte nostra è una sfida prima di tutto amministrativa, visto che Elvira Romano rappresenta un’Amministrazione che ha lavorato bene. Ma è diventata anche una sfida politica considerato che Pd e M5S hanno scelto questo comune, come laboratorio per i loro esperimenti di convivenza stabile. Noi naturalmente non possiamo che essere alternativi a questo scenario».
Rosato Illustra l’inciucio
Pomigliano d’Arco è per Di Maio quello che Gallipoli ha rappresentato per Massimo D’Alema.
Il fatto che Matteo Renzi in quel Comune stia con Silvio Berlusconi “contro” Pd e Cinque Stelle è più che un segnale. È una vera e propria sfida politica. Ma non è tutto.
Scrive La Repubblica: «Il manifesto elettorale fa una certa impressione. C’è il simbolo grosso di Forza Italia con la scritta “Berlusconi”, poi accanto ce n’è un altro con dentro altri tre simbolini. Due di sigle centriste popolari, il terzo di Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi nato da una scissione del Pd. Siamo a Corsico, Comune di 35mila abitanti al voto i prossimi 20 e 21 settembre, dove i renziani hanno deciso di non sostenere il candidato del Pd e del centrosinistra e di correre invece per il nome di Forza Italia, Roberto Mei. “Corsico a testa alta”, recita lo slogan».
«L’accordo è stato chiuso nei giorni scorsi e ha creato non poco imbarazzo tra i compagni di avventura del governo nazionale di Pd, 5 Stelle e sinistra.
Mei, assessore della giunta uscente di centrodestra, corre sia contro il centrodestra di Lega e Fratelli d’Italia che contro il centrosinistra. Sfiderà Filippo Errante, mentre i Dem presentano un proprio candidato, Stefano Ventura. Il caso di Corsico non è isolato, perché a livello provinciale Italia Viva sembra giocare su due campi diversi, come del resto sta già avvenendo a livello nazionale. Un po’ col centrosinistra, un po’ con qualche favore tattico al centrodestra».
Renzusconi: ci si smarca assieme
Per la cronaca, dei nove Comuni che andranno al voto nella Città metropolitana, Italia Viva sosterrà il candidato del Pd in soli tre casi: Segrate, Bollate e Cologno Monzese.
Insomma, sembra tornato in auge quello che fu il Patto del Nazareno. Che nei momenti di massima vicinanza tra Berlusconi e Renzi venne soprannominto il Renzusconi. Una cosa è certa. Con il proporzionale sia Silvio Berlusconi che Matteo Renzi potranno smarcarsi. E il polo centrista da molti evocato potrebbe prendere forma.
Dopotutto, non lo aveva vaticinato nei giorni scorsi anche Goffredo Bettini? Le reazioni erano state al limite dell’isteria. (leggi qui). Gli accordi tra Renzi e Berlusconi rendono più plastica la profezia.