La storia del bell'Antonio Cossa, stregato dall'amore per una bellissima Australiana. Che ad un certo punto seguì oltre oceano. La Cantina. Ed il destino che prima o poi fa tornare ad Arpino
Una foto è un fascio di luce intrappolato sulla pellicola, una trappola per ricordi ed emozioni… come questo scatto trafugato nell’infinito archivio di Piero Albery. In uno scatto sono immortalati insieme tre esponenti di spicco della dolce vita arpinate.
In jeans e con una mano in tasca il senatore Massimo Struffi (leggi qui Massimo Struffi, l’uomo che trasformava in cultura anche le pietre). Si intravede Gianni Astolfi. Ora fissa l’attenzione sul giovane sorridente , trattasi di Antonio Cossa, il ”rampollo maschio”della nota famiglia Cossa. Abbiamo già narrato della sua bellissima sorella Angela. (leggi qui Angela, il fascino ed il successo). Una famiglia di belli, strappacuori.
Ricordi in bianco e nero… anche in questo caso realtà e leggenda si confondono, stabilire il confine è sempre molto difficile. Di certo oggi è tornato a vivere ad Arpino, chissà ci sarà un fluido magico, che giri il mondo e poi torni ad Arpino.
Cominciamo dall’incipit. Da bambino viveva nel palazzo Cossa in via Aquila Romana, con il papà Lorenzino e mamma Licia una bella maestra abruzzese: secondo matrimonio, dopo la morte della bellissima Iris, la mamma di Angela. Studente non molto modello all’Istituto per Chimici, distratto da sempre dalle studentesse… e anche dalle professoresse.
Fiumi di inchiostro e anche di lacrime. Le mie amiche, generazione più grande, lo chiamavano ”lo sciupafemmine” per gli amori e le passioni consumate. Ovviamente essendo mio cugino il gossip mi arrivava ”velato”. Crescendo ha continuato la sua carriera di Don Giovanni: la Selvaggia nel suo blog lo avrebbe in tempi moderni inserito nella categoria degli anafettivi.
Ricordi in bianco e nero… Un’estate all’improvviso arrivò una fantastica ragazza australiana, all’epoca si diceva ”ragazza alla pari” la baby sitter della famiglia Rappini (leggi qui L’elegante marchesa Letizia Rappini Velani ed i suoi artisti). In quegli anni ad Arpino ci si innamorava delle olandesi. Lui fu rapito dalla bella australiana, che in piazza non passava inosservata.
Fiumi di parole quando camminava scalza come la nota cantante. Cuori infranti, state sicuramente ricordando quando lo ”sciupafemmine” divenne anche papà prima di Sarah, poi di Lorenzo. Ah credici, potenza dell’amore anche uno dei miti della dolce vita indossò ”la casacca” del papà lavoratore. Andò a vivere in una casa vicino al bar di Giuletta fuoriporta. Quante ore, ricordi in bianco e nero, ho passato in quella casa.
Poi non ricordo come fu: lei un giorno ritornò in Australia. Certi amori sono travolgenti e… ops il nostro sparì in Australia pure lui. Fu così che l’Australia divenne un mondo vicino, perché mamma Licia lo andava a trovare in Australia e la bella Sarah crescendo veniva in vacanza ad Arpino.
Poi una nuova passione australiana ed oggi di nuovo ad Arpino a gestire un bed and breakfast nel palazzo Cossa, location scelta per girare le scene di alcuni film. (leggi qui Mario Carotenuto, “frequentatore di bettole e sottane”).
Ricordi in bianco e nero… nella Cantina del palazzo un tempo divenuta anche locale, sono nati amori. La Cantina deve avere delle mura stregate in cui sarà rimasto intrappolato Cupido lanciando frecce. In quella cantina in via Aquila Romana realtà e leggenda si fondono. Di certo mi era interdetto l’ingresso, essendo della nuova generazione. Favoleggiavo anche io sulla Cantina quando li vedevo da casa di nonna entrare con una chitarra e la birra.
Ricordi in bianco e nero… chiacchiere o realtà, un elemento è certo: anche il bell’Antonio ha contribuito a sprovincializzare la vita ovattata del salotto arpinate di quegli anni.