Le pagelle di Cittadella-Frosinone: Podio & Contropodio

Podio e contropodio di Cittadella-Frosinone. Gli episodi chiave e gli uomini protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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PODIO

Zampano

Dopo 94′ durissimi su un campo a dir poco pesante ha ancora la forza di spingere sulla corsia sinistra e di servire con lucidità un assist che Novakovich non riesce a sfruttare. Schierato da quinto sulla fascia mancina, Zampano gioca una partita a tutto campo con grande personalità e presenza. In apertura di primo tempo confeziona un bel cross sul secondo palo ma Paganini viene anticipato di un soffio.

Monumentale nella ripresa quando con una diagonale perfetta anticipa Diaw pronto a battere a rete. Padrone del binario di sinistra dove Ghiringhelli e Bussaglia non sfondano. Peccato per quello spunto nel finale che avrebbe meritato una finalizzazione migliore da parte dei compagni. Ottimo  rientro da titolare

Maiello

Alterna fioretto e sciabola. E tira fuori una partita di alto livello. Detta i tempi, scherma la difesa e non perde mai la testa. Un vero e proprio leader del centrocampo. Regista non solo di nome. Nel primo tempo il terreno di gioco è un pantano e i giocatori tecnici possono andare in difficoltà. Non è il caso di Maiello che si trasforma in una sorta di anfibio e tiene benissimo la scena.

Si mette anche in proprio però la conclusione al 17′ non è precisa. Sempre nel vivo del gioco, vince il duello con il vecchio capitano granata Iori. Nella ripresa la sua qualità e le sue geometrie si fanno notare.

Ariaudo

Non è un caso se il tecnico Alessandro Nesta ad oggi non possa fare a meno del centrale ex Juve e Cagliari. Se gli altri difensori possono ruotare, Ariaudo resta il pilastro della retroguardia giallazzurra che di settimana in settimana sta acquisendo solidità.

Anche a Cittadella una gara importante. Guida il reparto con autorità, ben coadiuvato da Salvi e Capuano. Gli attaccanti avversari (Diaw, Luppi e Panico) devono accontentarsi delle briciole.  Subisce un colpo alla testa e deve stringere i denti. Bravo e stoico: di più non si può pretendere.

CONTROPODIO

Rohden

Torna titolare dopo il turno di riposo contro il Trapani. Giostra da interno destro con i i soliti compiti d’incursore. Fatica non poco sul manto zuppo del “Tombolato” che rende l’equilibrio precario. Lo svedese è calciatore tecnico,  abituato a giocare palla terra e deve adattarsi. Non è facile anche se le chance per mettersi in luce non mancano.

Al 15′ ad esempio sbaglia la scelta dopo una percussione centrale. Si avventura in un dribbling al limite dell’area invece di scaricare a destra per Paganini che smarcato poteva puntare la porta. Poi potrebbe lasciare il segno però il suo colpo di testa su bel traversone di Dionisi è centrale e Paleari devia facilmente. Per il resto tanta battaglia in un match dove l’agonismo è il principale protagonista. Un brivido alla mezzora della ripresa quando ostacola Ariaudo e Panico chiama al paratone Bardi. Stremato, a dieci minuti dalla fine lascia il posto a Gori.

Haas

Rientra nell’undici titolare in una partita poco adatta alle sue caratteristiche. Giocatore tecnico e manovriero, soprattutto nel primo tempo deve badare al sodo. Più quantità che qualità non va oltre il compitino in un centrocampo dove spesso si creavano delle vere e proprie tonnari stile pallanuoto.

Probabilmente ci si aspettava di più sulla trequarti dove lo svizzero riesce creare pericoli agli avversari. Pur a fatica tiene il campo fino al triplice fischio finale.

Dionisi

Partita di sacrificio per l’attaccante reatino. Un lavoro sporco il suo che però gli preclude di pungere come vorrebbe e potrebbe. Agisce spesso da prima punta e prova far salire la squadra ma è tutt’altro che facile su un rettangolo di gioco ai limiti dell’impraticabilità.

Perticone e Adorni poi non gli risparmiano falli e interventi ruvidi. Non conclude mai in porta. Meglio come assist-man: suo il cross per Rohden che non trova l’incornata vincente. Si arrabbia molto quando su una ripartenza Iori lo stende tirandogli la maglia ma l’arbitro Massimi non fischia. Oltre alla punizione, poteva scattare il secondo giallo e l’espulsione per il capitano del Cittadella.