I protagonisti del giorno. Top e Flop del 1 aprile 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

GIUSEPPE CONTE

Ha firmato la proroga delle misure restrittive fino al 13 aprile. Il che vuol dire Pasqua e Pasquetta a casa. Il premier Giuseppe Conte sta dimostrando di non avere problemi ad adottare misure impopolari.

Giuseppe Conte

Ha detto: «Se allentassimo, tutti gli sforzi sarebbero vani e pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale. Saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci possiamo permettere». Conte ha però smentito che è già stato deciso un prolungamento fino al 3 maggio. Ha promesso: «Se i dati si consolideranno, valuteremo un allentamento delle misure, pur non potendo garantire che ciò accadrà dal 14 aprile».

Ma ha pure spiegato che la seconda fase sarà quella della convivenza con il virus, il che vuol dire che la pandemia sarà lunga e complicata. Infine, rendendosi conto che gli scenari politici sono impossibili da prevedere, ha chiosato: «Non sono attaccato alla poltrona».

L’antibiotico istituzionale.

NICOLA ZINGARETTI

«Le misure di contenimento adottate stanno funzionando anche nel Lazio. Grazie alle persone, alla loro grande prova di coraggio e determinazione che si è manifestata rispettando provvedimenti che mai nella storia della democrazia erano stati applicati».

Nicola Zingaretti durante la conferenza stampa dopo la quarantena

Alla sua prima uscita dopo aver sconfitto la “Bestia”, Nicola Zingaretti ha scelto di parlare come Governatore del Lazio. Rivolgendosi direttamente ai cittadini: «Per sconfiggere il virus occorre prima di tutto continuare a mantenere in maniera rigida tutte le misure di sicurezza adottate per limitare i contatti tra le persone. Continuare sul distanziamento sociale. Ieri a Roma c’è stato un record di fermati, sono una minoranza molto pericolosa. Questo è molto grave e non va bene». (leggi qui La rotta di Zingaretti: «Se non si sconfigge il virus non c’è ripresa»).

Ha aggiunto che la Regione punta a duemila posti letto negli alberghi per gli asintomatici: «Stiamo approntando duemila posti letto per i contagiati asintomatici o per chi ne sta uscendo. I posti letto non sono negli ospedali, anche per tutelare gli stessi pazienti, ma sono quelli messi a disposizione dalla rete alberghiera».

Il tutto, nel giorno in cui la Regione può annunciare che sta seguendo due sperimentazioni che, se risulteranno efficaci, garantiranno il test rapido per tutti i cittadini del Lazio. E può anticipare che nelle prossime ore verranno presentate le misure concrete di sostegno alle imprese. Mettendo in chiaro che «non ci sarà alcuna ripresa economica se prima non si sconfigge il virus». Il ritorno dello Zar.

FLOP

URSULA VON DER LEYEN

«Ho parlato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dello schema contro la disoccupazione, “Sure”, che potrebbe aiutare a salvare il posto di lavoro di molti italiani durante la crisi del coronavirus. L’Ue è qui per aiutare, questo è per il futuro dell’Europa».

Ursula Von der Leyen

Così su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La spiegazione dal politichese l’ha data l’Ansa: «La Commissione Ue valuta una forma “leggera” di Fondo Salva Stati e propone “Sure”, uno strumento contro la disoccupazione per contribuire a salvaguardare il lavoro nei paesi più colpiti dal Coronavirus. Il premier Conte, che ha parlato con la presidente von der Leyen, e il ministro dell’economia Gualtieri si dicono soddisfatti per la misura ma affermano che “serve un piano ampio” contro l’emergenza».

Nulla di concreto insomma. E dalla von der Leyen solo (non) rassicurazioni generiche. Azzecca-garbugli.

PASQUALE TRIDICO

Pronti, via. Ed è subito caos. Il sito dell’Inps è andato in tilt proprio nel giorno in cui è stata aperta la procedura per la richiesta del bonus che il decreto Cura Italia destina agli autonomi.

SITO INPS DOMANDE PARTITE IVA © Imagoeconomica / Vince Paolo Gerace

Le pagine non sono state accessibili o in alcuni casi hanno mostrato delle evidenti falle, con scambi di identità e pubblicazione dei dati privati degli utenti. Il problema è legato, secondo il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ad un attacco hacker.

Ha detto: «Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito. Lo riapriremo dalle 8 alle 16 per patronati e consulenti e dalle 16 per i cittadini».

Non è un Paese per digitali.