Top e Flop, i protagonisti del giorno: 16 giugno 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

Francesco Paolo Figliuolo (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Il generale non solo si sta muovendo per ottenere tutte le dosi di vaccino Pfizer e Moderna destinate anche per il richiamo a tutti gli under 60 che avevano fatto Astrazeneca in prima battuta, ma è impegnato a convincere i Governatori che la soluzione eterologa (due vaccini diversi) funziona. Obiettivamente non è semplice perché il problema esiste.

Chiamato da Mario Draghi al posto di Domenico Arcuri per la gestione di questa emergenza, Figliuolo ha indubbiamente ottenuto enormi risultati sul piano dell’organizzazione e dell’efficacia. Affrontando una serie di novità e di variabili che probabilmente neppure un militare del suo calibro avrebbe potuto mettere in conto.

L’Italia conta di raggiungere la quota dell’immunità di gregge tra agosto e settembre. E questo sarà un merito enorme di Figliuolo. Però non è finita, perché già ci si sta proiettando alla terza dose, perlomeno per le categorie più fragili. Lui però è in campo.

Comandante in capo.

SARA BATTISTI

Sara Battisti

È tra i pochi big del Pd provinciale a non avere problema alcuno a dire cose di sinistra. L’ultima è relativa all’importanza di investire nella Cultura. Che poi a pensarci bene è il fulcro del pensiero di Antonio Gramsci. L’egemonia gramsciana nasce da questo, dalla capacità di determinare e influenzare il pensiero attraverso la cultura. (Leggi qui Sara Battisti: “Continuiamo a investire sulla cultura”).

Da poche settimane Sara Battisti è stata eletta presidente della commissione Affari Istituzionali della Regione. È proiettata già alle prossime Regionali, ma non perde di vista neppure Fiuggi. E infatti domani sarà protagonista di una conferenza stampa per annunciare progetti e novità che abbiano come scopo quello di rilanciare il turismo della città termale. La sua però è una visione a tutto campo, perché la prossima tornata amministrativa autunnale sarà fondamentale per il Pd. Ad Alatri e Sora soprattutto, ma anche altrove.

Da giovanissima è stata responsabile provinciale della Federazione. Un ruolo che in futuro potrebbe tornare a ricoprire. Ma intanto è proiettata alla conferma alla Regione. E magari non intende fermarsi lì.

Pasionaria coraggiosa.

FLOP

VIRGINIA RAGGI

Virginia Raggi (Foto: Imagoeconomica / Sara Minelli)

Invece di ringraziare il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore Massimiliano Valeriani di avere ancora una volta scongiurato l’emergenza rifiuti a Roma per non essere stata in grado lei di indicare una discarica, la sindaca attacca sul piano politico. Probabilmente per motivazioni di tipo elettorale. (Leggi qui Roccasecca è salva: la Regione evita il caos rifiuti).

Ma non si può fare. Non in questo momento, perché, come ha ricordato proprio Valeriani, tante strade di Roma sono già sommerse dall’immondizia.

La soluzione messa in piedi, da qui al 31 dicembre, prevede che ben 5 regioni si facciano carico dell’immondizia di Roma. E intanto i rifiuti, fino al 30 giugno, vengono portati a Viterbo.

Se Virginia Raggi non dovesse essere confermata sindaca di Roma, sarà riuscita a non risolvere il problema dei rifiuti in ben 5 anni. Quello che però non considera, o fa finta di non considerare, è che se dovesse perdere le elezioni, magari è proprio per questo. La cosa che stupisce, davvero, è che l’Amministrazione Raggi non si pone affatto il problema di fare del suo meglio per trovare una nuova discarica per Roma. Nella convinzione che tutto il mondo debba essere lieto di ricevere i rifiuti capitolini.

Sindrome da marchese del Grillo.

VINCENZO DE LUCA

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca Foto: Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Ma chi glielo ha fatto fare? Fino al pomeriggio di ieri il presidente della Regione Campania tuonava e annunciava che mai avrebbe dato il via libera al richiamo eterologo, cioè alla seconda dosi Pfizer o Moderna per chi ha fatto la prima con Astrazeneca. Parliamo degli under 60. Poche ore dopo: il dietrofront. O meglio, il contrordine compagni.

Con tutti i siti dei giornali più grandi a fare l’unica sintesi possibile: De Luca si adegua. E infatti si è adeguato.

Vincenzo De Luca ha gestito benissimo la pandemia: basta vedere risultati e percentuali della Campania per rendersi conto di quello che è riuscito a fare. A volte però dà la sensazione di essere troppo preso dal personaggio, che impone di dire no a chiunque. Soprattutto a quelli che in teoria dovrebbero essere alleati sul piano politico. L’effetto collaterale è che si finisce a smentire quanto si era declamato pochi minuti prima.

Masaniello a metà.