Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 1 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di martedì
Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 1 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di martedì
TOP
ROBERTO ADDESSE
Vicesindaco di Alatri. Dopo il pieno di preferenze personali l’esponente della Lega effettua un altro passo importante sul piano amministrativo. Si tratta di un segnale importante sia all’interno del Carroccio che nel centrodestra.
Roberto Addesse è uno di quelli della prima ora, della vecchia guardia come sottolinea in ogni occasione l’onorevole Francesco Zicchieri. Con lui anche Kristalia Papaevangeliu, assessore all’Urbanistica ed ex responsabile provinciale della Lega-Noi con Salvini.
Ma è la nomina di Addesse a vicesindaco la più importante, perché fa emergere che in provincia di Frosinone c’è un altro punto di riferimento, anche sul piano territoriale. Nel Carroccio c’è un dualismo tra il sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani e il consigliere regionale e responsabile dell’organizzazione Pasquale Ciacciarelli. Roberto Addesse può rappresentare il terzo scenario.
Lanciatissimo.
LUCA FANTINI
Il segretario provinciale del Partito Democratico ha capito che è nel capoluogo che bisogna schierare l’artiglieria pesante. E per questo nei prossimi mesi seguirà con attenzione le vicende del circolo cittadino.
Un affiancamento nella gestione, perché le comunali di giugno 2022 non possono essere perse. Altrimenti il centrosinistra rischia un contraccolpo come quello di dieci anni prima, quando venne meno un intero modello amministrativo e politico. Sull’intera provincia.
Nei prossimi giorni si capirà con quale formula e con quali esponenti riattivare il circolo frusinate dopo mesi di stop. Ma la certezza è che il segretario provinciale Luca Fantini sarà in prima linea.
Condottiero.
FLOP
ANTONELLO IANNARILLI
Hanno ancora una volta sacrificato lui e a questo punto davvero Antonello Iannarilli deve cominciare a chiedersi cosa ci sta a fare in Fratelli d’Italia.
Puntava alla Presidenza del Consiglio Comunale di Alatri non perché fosse un “padre nobile”, ma perché ha ottenuto centinaia di voti ancora una volta. Invece tutto questo non è servito a nulla.
Anzi, quando si è trattato di fare la battaglia politica vera, Iannarilli si è voltato e ha capito che non c’era nessuno, che il Partito non lo avrebbe sostenuto. E’ chiarissimo che il senatore e presidente provinciale Massimo Ruspandini non lo appoggia.
Iannarilli non fa mistero di puntare alle elezioni Regionali, ma a questo punto è chiarissimo che non sarà lui l’uomo di punta di Fratelli d’Italia in Ciociaria. Probabilmente si rende conto che se fosse rimasto in Forza Italia sarebbe stato meglio. Ha seguito prima Giorgia Meloni e poi Francesco Lollobrigida, ma non è servito a nulla.
Sedotto e abbandonato.
MARTA FASCINA
Quando sulla chat di Forza Italia ha difeso la posizione di Matteo Salvini “contro” quella del compagno di Partito Renato Brunetta, tutti hanno capito che in realtà dietro l’iniziativa di Marta Fascina c’era il leader maximo. Cioè il fondatore Silvio Berlusconi, del quale la Fascina è compagna.
Fatto sta che ci sono stati lunghi minuti di imbarazzo sulla chat di Forza Italia. Poi sono cominciati i “like” e i sostegni alla posizione della Fascina.
Ma di cosa si parlava? Matteo Salvini aveva detto che la stragrande maggioranza dei parlamentari è preoccupata solo di difendere il proprio collegio in vista delle elezioni del 2023. Il ministro Renato Brunetta aveva invece sottolineato l’impegno in aula di tutti quelli che stanno lavorando nell’esperienza del Governo Draghi.
Chiara la volontà di Berlusconi di voler isolare i ministri Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Ma perché in Forza Italia non possono esserci critiche? Marta Fascina ha fatto capire a tutti che ad imperare è l’ipse dixit.
Più realista del re.