La strategia della giunta per tenere lontano Vecchi

La reazione della Giunta all'apertura fatta dal consigliere Vecchi. Una prova muscolare esagerata. Ma solo in apparenza. perché dietro c'è una strategia precisa

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

La domanda da farsi è: Perché? Si, perché ad un’analisi frettolosa potrebbe sembrare un gesto avventato, e dunque po’ autolesionistico. A meno che il tutto non miri ad un secondo fine, meno nobile per gli autori della cosa, ma più chiaro.

Per capire cosa sta succedendo in queste ore ad Anagni, bisogna partire dall’ultimo consiglio comunale. Quello che vede l’ingresso in assise di Guglielmo Vecchi. Il quale, un minuto dopo essersi seduto sullo scranno consiliare, annuncia tre cose:

  1. la creazione di un gruppo politico, Idea Anagni, con «l’amico» Antonio Necci;
  2. la volontà di essere all’opposizione sì, ma «indipendente»;
  3. la propria stima nei confronti del sindaco Daniele Natalia. Mentre la giunta, dice come un professore al ricevimento delle famiglie, «avrebbe potuto fare di più». Non propriamente una dichiarazione di guerra.

Non è una Giunta per… Vecchi

Anagni, il sindaco Daniele Natalia riunisce la Giunta

Passano due giorni e la giunta reagisce con una nota ufficiale. In cui, nello stile felpato di questo genere di note, la squadra di Daniele Natalia dichiara di «apprezzare» le aperture di Vecchi; ma insomma, i risultati ottenuti dal sindaco, ed apprezzati dallo stesso Vecchi, sono quelli  «ottenuti grazie al lavoro di squadra». E quindi, se il sindaco funziona,  è perché «gli assessori rispondono alle sue direttive». Evidentemente Vecchi, nelle sue considerazioni, ha «peccato di inesperienza amministrativa», visto che per giudicare, sarebbe il caso di  «conoscere gli atti».

Fin qui la nota. Che dice una cosa semplice, in fondo; Vecchi, scansati, non c’è posto per te. (Leggi qui Natalia, opposizione cercasi: anche Vecchi ora e con lui).

Solo che, a pensarci bene, quella della giunta anagnina sembra una mossa imprudente. Perché attaccare frontalmente un consigliere di opposizione, che ha appena espresso (direbbe un politico della prima Repubblica) la sua «non-sfiducia»? Perché mostrare i muscoli inutilmente, correndo il rischio di far inalberare il naturalmente moderato Vecchi? inducendolo (non sia mai) a passare da un’equidistanza benevola ad un’opposizione più dura? Addirittura (va beh forse è esagerato) radicale?
Troppo imprudente.

La seconda ipotesi

Guglielmo Vecchi

Talmente eccessivo da dare corpo ad un’altra ipotesi. Che rimbalza in queste ore nel palazzo. Il gesto della giunta non è affatto casuale ed imprudente, o dettato da una reazione stizzosa. Ma è l’affondo calcolato di chi vuole spingere appositamente Vecchi ad avere un atteggiamento più duro, da opposizione vera appunto.

Perché così si mette il sindaco Natalia di fronte al fatto compiuto; ovvero, gli si fa capire che Vecchi non può proprio, qualora lo desiderasse, entrare in maggioranza. E quindi non può far parte della giunta.

Ultima questione; la nota è firmata da tutta la giunta: ma chi sarà il vero ispiratore? Per rispondere basta farsi una domanda; a quale posto in giunta ambirebbe Vecchi, con le sue competenze amministrative e di Bilanci?