E Petrarcone torna in campo. La candidatura diventa un caso regionale: viene Astorre

Il caso Cassino per il Pd diventa regionale. Il Segretario Bruno Astorre ed il componente della Direzione Nazionale Mauro Buschini in città alle 20 di martedì. Petrarcone torna in campo. Salera: ci saremo pure noi. Scontro Malafronte - Dragonetti

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Peppino Petrarcone ritorna in campo. A rimetterlo in gioco è direttamente il Partito Democratico: il segretario regionale Bruno Astorre, il componente della Direzione Nazionale Mauro Buschini, il segretario provinciale Domenico Alfieri. Saranno a Cassino martedì sera alle 20 per parlare con l’ex sindaco e trovare una sintesi con lui e con l’ala Dem che gli è stata accanto fino alle settimane scorse. Il caso Cassino per il Pd diventa una questione regionale e nazionale.

Lo è diventata sabato mattina, nel momento in cui hanno preso posizione i Socialisti, MdP e LeU. Schierandosi contro il primarie e per un percorso autonomo dal Pd. (leggi qui Il centrosinistra si suicida. Il centrodestra pensa a D’Amico) Una decisione in pieno contrasto con il progetto inclusivo di Nicola Zingaretti che ha funzionato in tutto il Lazio. Al coordinatore cittadinoMarino Fardelli è stato chiesto un quadro della situazione. Al termine del quale ha chiesto una forte ed autorevole investitura del Pd regionale per il prossimo candidato sindaco di Cassino. Un intervento capace di superare la delegittimazione dovuta alla spaccatura tra Peppino Petrarcone e gli amici storici che si sono schierati questa volta con l’ex assessore alle Finanze Enzo Salera. (Leggi qui Pd, Petrarcone rinuncia. Fardelli: “Potrei candidarmi”).

Salera, indietro non si torna

Alla riunione saranno presenti anche loro. Per sostenere una posizione politica ben precisa. E cioè: “i due gruppi del Pd che alle elezioni di tre anni fa si divisero hanno trovato ora una sintesi sul nome di Enzo Salera. Su quel nome è stata registrata la convergenza dei Socialisti, di Liberi e Uguali, di Mdp. Non avvallare questa scelta significa assumersi la responsabilità politica di dividere ancora una volta il partito, come tre anni fa”.

E Petrarcone? In serata ha dato la sua disponibilità a tornare in campo. Ma solo in presenza di una forte legittimazione.

Nervi tesi tra i civici

La giornata però ha registrato anche altre tensioni. Qualcuno giura che la discussione sia finita con una cinquina in faccia. Non è così: l’avvocato Francesco Malafronte e l’imprenditore Niki Dragonetti non si sono toccati. Ma si sono detti tutto quello che pensavano l’uno dell’altro: arrivando a pochi centimetri, ad un passo dal corpo a corpo.

È successo nel pomeriggio, all’interno dello studio di Salvatore Fontana, leader di una delle tre anime Pd di Cassino. Presenti oltre a Fontana: l’avvocato Francesco Malafronte come referente su Cassino per il Polo Civico, la forza politica interprovinciale fondata da Gianfranco Pizzutelli che a Frosinone conta il Gruppo più numeroso in Consiglio Comunale; l’imprenditore Niki Dragonetti già capo segreteria alla presidenza del Consiglio Regionale del Lazio e ora referente della lista Lo Scarpone di Sergio Pirozzi; l’avvocato Sarah Grieco, indicata come vice sindaco nel patto elettorale naufragato due settimane fa e che vedeva candidato l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone; Carmine Mernini, esponente dell’area civica che ha dato vita al Civico Sociale; Mirko Tong Meneses, ex addetto stampa in Regione Lazio ed al Comune di Cassino.

Sono gli stessi che erano presenti alla riunione avvenuta domenica pomeriggio a casa di Sarah Grieco, conclusa con l’intenzione di tenere mercoledì una conferenza stampa in cui annunciare la candidatura dell’avvocato. (leggi qui Sarah si candida a sindaco: Fontana e Dragonetti con lei. Fardelli resta con il cerino).

Ma all’alba è stato il fuggi fuggi.

C’è un Giuda tra di noi

La possibilità della candidatura a sindaco di Cassino dell’avvocato Sarah Grieco dura il tempo della pubblicazione dell’annuncio. Andato in rete alle ore 23:53 del 24 marzo 2019. (leggi qui Sarah si candida a sindaco: Fontana e Dragonetti con lei. Fardelli resta con il cerino) Poi dopo due minuti ed una manciata di secondi, alle ore 23:56 Salvatore Fontana tuona “Non si fa così! Arrivare a raccontare tutti questi dettagli significa volere il male della città e voler far saltare un progetto vincente“. Annuncia il ritiro dal progetto e dalla politica.

Lo fa con un messaggio audio della durata di 26 secondi spedito 6 minuti dopo la mezzanotte alla chat con le persone con cui era stato nel pomeriggio.

“Ragazzi, mi fermo qua. Non solo con voi ma con tutto quello che è la politica. Perché io non posso stare… non me la sento… Sono una persona seria. Essere scambiato per uno che ha fatto quello che ora ha fatto uno di voi, per me è impossibile”.

Fine. Non se ne fa più niente. Non appoggia più il progetto che invece avevano deciso di presentare mercoledì con una conferenza stampa: un’aggregazione civica basata sui progetti.

È convinto che ci sia un sabotatore. O forse, a finire sabotato è il gioco condotto all’inglese: su più tavoli. Che ora più di uno non può continuare. Inviperito annuncia “Basta. Domani smentisco tutto e chiudo con sta specie di politica e comunicazione“.

Il risveglio di Sarah

Trascorre la notte. Alle 8.30 del mattino Sarah Grieco condivide sulla sua bacheca il lancio della notizia apparsa durante la notte. E scrive “Non ho mai fatto mistero di lavorare da tempo ad un progetto largo di “ricostruzione” di questa città, così maltrattata in questi anni. Sono maturi i tempi? Non lo so. Serve gente per bene, nuova, competente, con le idee chiare e, soprattutto, disposta davvero a sacrificarsi. Perché la politica è un mestiere duro, che toglie energie e tempo a te stessa e ai tuoi affetti più cari. Devi farla solo se hai una vocazione autentica; se pensi che il tuo contributo possa davvero cambiare le cose”.

Quindi, l’annuncio. “Se queste condizioni ci fossero state davvero, sarei stata la prima a metterci la faccia“. 

Prende posizione ufficiale Salvatore Fontana. Parla di ricostruzione fantasiosa, sostenendo che domenica lui non fosse seduto ad ascoltare Sarah Grieco.

La conferma del pomeriggio

In una gestione degli eventi che più grossolana non potrebbe essere, si tenta di accreditare la versione secondo la quale nulla è avvenuto. E che l’intero articolo sarebbe frutto di un’allucinazione. In realtà: erano stati già commissionati i simboli, i partecipanti al tavolo stavano individuando altri soggetti civici da aggregare per allargare la coalizione prima di mercoledì.

Non solo. Tornano a riunirsi. Nel pomeriggio, nello studio di Fontana. Due i temi all’ordine del giorno: 1. Chi è la spia, 2. Cosa vogliamo fare: andiamo avanti lo stesso?

L’avvocato Malafronte prende la parola. Evidenzia che “è inutile chiedere chi abbia passato le notizie ad Alessioporcu.it: nessuno verrebbe ad ammetterlo”.

L’affondo politico

E poi l’affondo politico. L’esponente del Polo Civico affronta a brutto muso Niki Dragonetti. Lo accusa di essere andato a contrattare con la Lega una sua candidatura, proponendosi come sindaco di Cassino. L’imprenditore nega e respinge le accuse. I toni delle voci si alzano, si alzano anche i due protagonisti ed arrivano quasi a muso a muso.

Vengono allontanati. Niki Dragonetti va via ed abbandona il tavolo, offeso per il trattamento ricevuto. Qualcuno racconterà che sono volati ceffoni. È un’esagerazione.

Fine della riunione. E del progetto. Al punto che in serata Fontana scrive “Quando arrivi ad avere vergogna , anche di quello che stai provando a fare, credendo nel giusto , devi arrenderti…”.

Poi, alle 20:15 arriva la convocazione dei dirigenti Dem per il chiarimento con il regionale. E la notizia che Petrarcone è di nuovo in campo.

La Lega senza Zicchieri

Il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri non ha partecipato alla riunione prevista per questa sera a Cassino. Ma ha fatto il punto della situazione con il responsabile provinciale Carmelo Palombo già in mattinata. Si sono visti a Frosinone.

Il coordinatore provinciale ha fatto presente punti di forza e di debolezza dei candidati sui quali si sta ragionando. Tra i quali anche il presidente nazionale di Confimprese Italia Guido D’Amico. Palombo poi ha ribadito le perplessità sull’ipotesi di uno schieramento unitario dopo avere determinato la caduta dell’amministrazione guidata da Forza Italia. Francesco Zicchieri lo ha rassicurato sul fatto che: a) lo schieramento dovrà essere connotato da una forte discontinuità con il passato; b) il sindaco dovrà essere espressione diretta della Lega.