Buschini: «Maledetti ingrati». Astorre e Scalia verso un asse che ribalterebbe tutto

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il fronte si allarga. La lista per le elezioni comunali di Frosinone si sta trasformando in una guerra civile per il Pd (leggi qui). Uno scontro tra chi vuole tenersene alla larga e chi invece vuole che tutti siano dentro, perché la vittoria ma soprattutto la sconfitta siano comunque di tutti.

Nella mischia che sta logorando il Partito Democratico si lancia anche Mauro Buschini. L’assessore regionale all’Ambiente lo fa con una difesa pubblica di Francesco De Angelis: l’uomo al quale politicamente deve tutto e per il quale non ha seguito Nicola Zingaretti (leggi qui) nella mozione Orlando.

Complice l’aria di Passione del Venerdì Santo, sulla su bacheca scrive «Che il dibattito politico possa dividere le persone, accendere discussioni, a volte appassionanti, lo metto in conto. Oltrepassare il limite della legittima discussione, anche accesa, per giungere al mero insulto tra membri peraltro dello stesso partito ed in maniera pubblica non è accettabile».

Se qualcuno pensa si stia riferendo al dibattito in Regione, viene riportato subito con i piedi a Frosinone. «Caro Francesco De Angelis non meriti queste considerazioni smisurate che sto leggendo! Per quello che hai dato alla sinistra e al centrosinistra con meriti che tutti ti riconoscono e che hanno permesso brillanti carriere ad alcuni che oggi invece ti insultano. Mi chiedo: si può scadere così tanto?»

Nella serata di giovedì, un’intera tanica di benzina sul fuoco della polemica l’aveva lanciata il segretario del circolo Pd di Frosinone Norberto Venturi. Aveva detto che il problema sono i troppi chiacchieroni che affollano il Partito. Li aveva paragonati a quei commentatori delle partite di calcio che però nella loro vita non hanno mai toccato un pallone. Ed aveva reclamato concretezza, di fronte alle critiche sollevate dalla lista elettorale messa a segno da lui insieme a Francesco Brighindi e la sezione Pd di Frosinone.  «Se la proposta fatta non piace si spieghi bene perché. E si facciano altri nomi». (leggi qui l’intervento di Venturi su Alessioporcu.it)

Ma c’è anche un altro fronte aperto per Francesco De Angelis. E’ l’atto di forza compiuto con le candidature per il congresso nazionale del prossimo 30 aprile. Lo ha portato ad essere il capolista in Ciociaria del listone renziano. Il che ha acceso non pochi malumori, innescando un effetto domino (leggi qui L’effetto domino del capolista De Angelis). Che non resta isolato nella provincia di Frosinone, secondo quanto riferisce in queste ore Corrado Trento su Ciociaria Oggi.

Il senatore Bruno Astorre, referente regionale e nazionale della componente Dem del ministro Dario Franceschini (nella quale c’è il segretario provinciale Simone Costanzo), risponde con un secco “no comment” alla domanda sulla scelta di De Angelis. In realtà Astorre era tra quelli che preferiva una soluzione differente, sempre in area orfiniana. Dopo il “passaggio” al livello regionale in pole position sembrava Sara Battisti. Poi però sul tavolo nazionale la situazione è cambiata.

Questo no comment potrebbe avere ripercussioni sulle alleanze. Già alle prossime elezioni regionali.

A questo punto un’alleanza tra Bruno Astorre e Francesco Scalia, anche guardando ai prossimi appuntamenti delle politiche e delle regionali, non è più un’ipotesi fuori da ogni schema. Anche perché sul territorio da tempo va avanti il confronto tra Simone Costanzo e Antonio Pompeo.

Il primo a sentire puzza di bruciato è stato proprio Mauro Buschini. Quell’alleanza metterebbe in discussione tutti gli equilibri raggiunti fino ad oggi. E farebbe vacillare parte delle strategie costruite per raggiungere la rielezione in Regione.

Anche per questo non ha perso tempo. E’ sceso in campo e si è tuffato nella mischia.

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