Il Capodanno da Vietnam di Antonio Tajani

L’autogol del video di Riccardo Del Brocco scatena il finimondo. Rischio di spaccatura per Forza Italia in provincia di Frosinone. Tajani mobilitato d'urgenza. Ma è da Claudio Fazzone che può arrivare il colpo più duro.



Il buen retiro di Fiuggi non lo ha messo al riparo da tensioni fortissime. Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente nazionale di Forza Italia, sperava di godersi qualche ora di tranquillità.

Mai avrebbe pensato di dover rimpiangere una mediazione o un confronto con Renato Brunetta e Maria Stella Gelmini, con Paolo Romani e Annamaria Bernini. Mai avrebbe pensato di voler tornare immediatamente a relazionarsi con il “cerchio magico” di Silvio Berlusconi.

Invece il “video galeotto” di Riccardo Del Brocco e l’ira funesta di Adriano Piacentini gli hanno fatto toccare con mano quanto gli adagi popolari rappresentino una specie di verità rivelata. Oltre che di saggezza ancestrale. E’ vero, al peggio non c’è mai fine.

E così Antonio Tajani passerà un fine anno fatto di tentativi di mediazione, di alte grida manzoniane, di urla da stadio e di possibili spaccature all’interno di Forza Italia in Ciociaria. (leggi qui Venti di guerra in Forza Italia, i gilet gialli (non azzurri) di Ottaviani, Piacentini e Mastrangeli) Con tutto quello che ne consegue in vista delle elezioni europee ormai alle porte, nelle quali proprio lui si gioca tutto.

Il video dei veleni

Ma chi ha suggerito a Del Brocco di postare il video per annunciare la sua candidatura alla segreteria provinciale di Forza Italia? Sarà stato il presidente del Gal Adriano Roma o direttamente Mario Abbruzzese?  Magari attraverso Pasquale Ciacciarelli. Comunque sia andata, ormai la frittata è stata fatta.

Non c’era alcun bisogno di attaccare Adriano Piacentini e Nicola Ottaviani. Non in quel modo. Non c’era alcun bisogno di far emergere in maniera neppure subliminale che il commissariamento deciso da Claudio Fazzone è rimasto sullo stomaco a Mario Abbruzzese.

Ma non c’era alcun bisogno, soprattutto, di regalare a Nicola Ottaviani un assist irripetibile. Un rigore a porta vuota per poter definitivamente chiudere i conti con Forza Italia. Un autogol gratuito quel maledetto video. Perché adesso i panni sporchi si laveranno in… diretta streaming. Proprio quello che Antonio Tajani voleva evitare.

Riccardo Del Brocco ha sfidato Ottaviani e Piacentini ad uscire da Forza Italia, parlando di stato comatoso del Partito provinciale in questi mesi (nove) di commissariamento di Adriano Piacentini. Usando questo sillogismo: Fazzone voleva ammazzare politicamente Abbruzzese e Ciacciarelli, Ottaviani aveva lo stesso obiettivo, Piacentini è stato funzionale a questo tipo di disegno.

Insulti al telefono

Dicono che Adriano Piacentini abbia immediatamente telefonato a Mario Abbruzzese. Irripetibile la telefonata tra i due. Da… siamo su Scherzi a Parte.

Dice Adriano Piacentini: “In nove mesi ho rimesso a posto i cocci che altri avevano lasciato. Vogliamo parlare di tutti quelli che sono andati altrove perché non sopportavano più la precedente gestione (ndr: quella di Abbruzzese e Ciacciarelli)?”.

In effetti l’elenco è lungo e “pesante”: Alfredo Pallone, Antonello Iannarilli, Gianluca Quadrini e tantissimi amministratori locali. Aggiunge Piacentini: “E chi è Riccardo Del Brocco per rivolgersi in quel modo al sottoscritto e a Nicola Ottaviani? Cosa ha dimostrato finora? Quanti voti ha preso? Quale cariche ha ricoperto? Quali risultati ha ottenuto? Cosa ha dato a Forza Italia? E poi guardi vicino alla sua area per scoprire quanti davvero volevano andare via da Forza Italia negli ultimi due mesi. E vogliamo parlare di quello che è successo alle provinciali, di chi ha davvero votato “contro” il nostro candidato Tommaso Ciccone? Ora basta, basta davvero”.

Il silenzio di Nicola

Nicola Ottaviani non parla, ma ha uno schema semplice che sottoporrà ad Antonio Tajani nelle prossime ore. Questo: l’assetto gestionale di Forza Italia non funziona più, il Partito ha esaurito la sua spinta, i cerchi magici (nazionale e locale) condizionano ogni cosa e stanno affossando il Partito. Nulla è cambiato, quindi a cosa serve restare? Attenzione però, perché non me ne andrò da solo. E poi si può impostare un congresso con la logica delle tessere? Significa che non si è capito nulla e che si vogliono esclusivamente difendere rendite di posizione residuali e perdenti.

Ma è la posizione di Claudio Fazzone quella che potrebbe far esplodere la santabarbara. Perché il senatore di Fondi non “sopporta politicamente” Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli.

Se Tajani dovesse scegliere ancora una volta loro come referenti sul territorio, allora “tana libera tutti”. E i voti per le europee? E’ questo il dilemma.

Che razza di Capodanno per Antonio Tajani.