Chiunque vinca le Provinciali… sarà un terremoto

Le ripercussioni delle elezioni di domenica prossima in Provincia sugli assetti all'interno della maggioranza. ma anche dell'opposizione. E degli schieramenti che in primavera si contenderanno la fascia di sindaco ad Anagni

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Parafrasando Leopardi, si potrebbe dire che quella che si respira in attesa di domenica prossima è la quiete prima della tempesta. Sì perché, in provincia e non soltanto, si respira un atteggiamento appunto di quiete e di sospensione in attesa del verdetto delle elezioni Provinciali che indicheranno il nome del nuovo presidente.

Una corsa a tre i cui risultati rischiano di avere effetti a cascata sugli scenari delle prossime elezioni comunali. (Leggi qui: Provinciali, ammessi i tre candidati: ora è caccia al voto).

La mappa delle difficoltà per le Provinciali

Daniele Natalia

Per quanto riguarda Anagni, ad esempio, la questione è piuttosto complessa; e si articola su diversi livelli. Il primo è quello che fa riferimento al rapporto tra le varie anime della maggioranza anagnina capitanata da Daniele Natalia. Una maggioranza di centrodestra che vive su tre Partiti di riferimento: Forza Italia, che esprime il sindaco Natalia; la Lega, che esprime il vicesindaco Vittorio D’Ercole; e Fratelli d’Italia che oltre ad esprimere il presidente del consiglio Davide Salvati propone anche come consigliere di maggioranza con la delega pesante alla manutenzione il consigliere provinciale Riccardo ambrosetti.

E già qui arrivano i primi problemi. Già perché la spaccatura tra la Lega (che sostiene il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli) e Fratelli d’Italia e Forza Italia, che invece sono più vicine al sindaco di Arce Gino Germani, potrebbe creare effetti imprevedibili anche nella città dei papi.

C’è poi il dato relativo allo stesso Natalia, da molti criticato per la tendenza a tenere il piede in due staffe: visitando il comitato di Mastrangeli, ma poi firmando per la candidatura di Germani. Un atteggiamento lineare per alcuni: si sta attenendo in maniera scruplosa alla linea dettata dai vertici regionali del Partito; atteggiamento ondivago per altri, visto che stava su una posizione e poi s’è collocato su un’altra. Il che potrebbe creargli problemi in un secondo momento. Anche se forse è l’unico modo, per il sindaco, per tenere assieme le anime della sua maggioranza.

Anche per l’opposizione

Alessandro Cardinali

C’è poi l’opposizione. All’esito delle Provinciali è legata anche la permanenza come vicepresidente della provincia di Alessandro Cardinali, in minoranza ad Anagni. Eletto nella lista del Polo Civico è stato sconfessato dal leader del movimento Gianfranco Pizzutelli.

Se la carica di vicepresidente saltasse, potrebbe peggiorare la situazione di crisi (al momento solo congelata) all’interno del consiglio comunale anagnino. Un Cardinali libero da impegni istituzionali potrebbe spingere per saldare i cinque della minoranza con i tre della maggioranza che l’hanno messa in discussione (Pierino Naretti, Danilo Tuffi e Magno D’Angeli), decretando la fine anzitempo della consiliatura.  

Questo, ovviamente, ammesso e non concesso che la minoranza resti coesa per questo obiettivo. Una situazione che al momento non sembra però estremamente probabile. Un indizio? Giorni fa alcuni hanno ascoltato il consigliere comunale di CasaPound Valeriano Tasca impegnato in uno sfogo molto pesante nei confronti del consigliere del Partito Democratico Sandra Tagliaboschi. Accusata, sostanzialmente, di intelligenza col nemico. E di volere, di fatto, offrire una mano al sindaco Daniele Natalia per poter arrivare senza traumi fino alle prossime elezioni comunali.

Passaggio di campi

Sandra Tagliaboschi

Del resto, da tempo la Tagliaboschi partecipa alle riunioni del campo largo ( o civico) sottolineando che lei partecipa (lunedì scorso non c’era, avendo mandato il fratello Marco in sostituzione) come consigliere comunale e non come rappresentante del Partito Democratico. Che peraltro, al momento, sembrerebbe intenzionato ad andare da solo.

Questo, secondo altri bene informati, potrebbe provocare il passaggio di alcune anime dell’attuale campo civico (o campo largo) alla coalizione più “a sinistra” cioè quella di LiberAnagni  (che nel frattempo per sabato prossimo, dopo le prime lezioni del corso di formazione diretto dall’ex sindaco Fausto Bassetta), ha organizzato un’apericena di fidelizzazione).

Del resto già alcuni esponenti importanti del Partito Democratico locale hanno dichiarato la propria vicinanza “emotiva” alla lista Possibile; che, appunto, è situata nell’area di LiberAnagni.

Giuseppe De Luca

Tutto questo potrebbe, paradossalmente, favorire la coalizione (al momento non ancora ufficializzata) che ruota intorno alla figura dell’ex sindaco Franco Fiorito. Che potrebbe, in tal caso, attirare la parte più moderata del campo largo (o civico). Tutto questo, ovviamente, in attesa di sapere se a candidarsi sarà lo stesso Fiorito o, come appare sempre più probabile, l’ex assessore al bilancio nonché presidente del consiglio comunale l’avvocato Giuseppe De Luca.

Domenica, con la proclamazione del nuovo presidente della provincia, il quadro sarà più chiaro.