Cosa c’è dietro il divorzio tra Pompeo e Vittori

Il divorzio politico tra il sindaco di Ferentino ed il suo vice. Tutto in mezzora. Cosa c'è dietro. Come ci si è arrivati. E cosa potrebbe accadere. Tutti gli scenari

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il divorzio politico si è consumato in mezzora. Senza preavviso, senza né litigi né rotture di stoviglie. Tutto é iniziato poco dopo le 10. Il sindaco Antonio Pompeo ha riunito la Giunta con tutti i suoi assessori ed appena terminati i lavori ha convocato il suo vice Luigi  Vittori. I due restano a colloquio per circa trenta minuti fino a quando il primo cittadino comunica  al suo vice la revoca dell’incarico.

In quel momento Luigi Vittori resterebbe assessore con la delega ai Servizi Sociali. Poco dopo Antonio Pompeo comunica la notizia alla stampa. Poche righe nelle quali spiega che é venuta meno la fiducia nell’ormai ex vice, lo ringrazia per il lavoro svolto in questi anni.

Il dimissionato si dimette

Fiorletta e Vittori

Vittori esce dal palazzo comunale, convoca i suoi più stretti collaboratori e con l’assessore Massimo Gargani raggiunge Frosinone. Dove va resta un mistero. A stretto giro però arriva la replica dell’assessore: in quel momento sono le 14.30 e Luigi Vittori annuncia che è lui ad avere perso la fiducia nel suo sindaco, pertanto si dimette da assessore e lascia la giunta; dalla quale Pompeo non lo aveva estromesso.

Nel suo comunicato manifesta amarezza per l’accaduto. Vittori spiega di non fare politica per le poltrone e di voler continuare il suo impegno per Ferentino. Assicura che lo farà nella sua storica lista civica Ferentino nel Cuore. È questo il messaggio politico. In pratica l’assessore si ritira nel suo fortino e da lì deciderà la linea.

Ferentino Nel Cuore é rappresentata in Consiglio dall’ex sindaco Piergianni Fiorletta e da Giovanni Dell’Orco. Resta così senza rappresentanti in giunta. Come si comporterà ora il gruppo consiliare verso il sindaco Antonio Pompeo è tutto da accertare.

Perché lo ha fatto?

Antonio Pompeo

La rottura arriva in una fase politica precisa di Ferentino. Nei giorni scorsi il sindaco ha annunciato la federazione di cinque civiche della maggioranza, rappresentano lo zoccolo duro per l’elezione del suo successore; la linea non prevede ritorno al passato. È un chiaro no alla disponibilità data dal suo predecessore Piergianni Fiorletta.

Nei giorni successivi si sussegue una serie di dichiarazioni: tutti iniziano più o meno velatamente a prendere posizione pro o contro il ritorno di Fiorletta. (Leggi qui Cinque liste si alleano per scegliere il sindaco dopo Pompeo. E leggi anche qui: “Piacere Piergianni e mi piace fare il sindaco”).

C’è un’anomalia: alle elezioni manca un anno e mezzo. Perché tanta fretta? La spiegazione sta in una serie di eventi che può concatenarsi a breve, determinando l’uscita di scena del sindaco Antonio Pompeo. Quali? L’elezione del Presidente della Repubblica, il successivo rimpasto di Governo, l’ingresso di Nicola Zingaretti nel nuovo esecutivo, le elezioni in Regione Lazio entro 90 giorni dall’uscita di Zingaretti. E Antonio Pompeo parteciperebbe. In quel caso, se vincesse, le elezioni a Ferentino si terrebbero con anticipo perché la carica di consigliere regionale e sindaco di un centro con oltre 15mila abitanti sono incompatibili.

Il silenzio di Fiorletta

Oggi Piergianni Fiorletta ha preferito non rilasciare dichiarazioni mentre Dell’Orco ha annunciato novità a breve.

Piergianni Fiorletta

Ma come si é arrivati a questo punto? Bisogna fare alcuni passaggi fondamentali. Il primo la nomina di Nando Sorteni (politicamente vicino a Luigi Vittori e Massimo Gargani) alla vicepresidenza del Consorzio Lago di Fondi senza avere un dibattito interno alla maggioranza di Ferentino. Successivamente, la decisione del gruppo maggiortario nel Pd Pensare Democratico di candidare alle provinciali Alessandro Rea; ma il sindaco Pompeo è il leader provinciale della corrente opposta: Base Riformista.

Azioni che i fedelissimi di Antonio Pompeo hanno considerato ostili.

Nel frattempo é cambiato il quadro dei gruppi consiliari. Alessandro Rea eletto in Centro solidale Ferentino si é dichiarato indipendente lasciando sola senza appoggio l’assessore Evelina Di Marco. I  consiglieri Stefano Zaccari e Giancarlo Lanzi hanno costituito un gruppo Indipendente lasciando solo l’assessore Massimo Gargani mentre Giuseppe Virgili eletto in minoranza é passato a sostenere il sindaco Antonio Pompeo.

L’opposizione al momento è composta da tre soli membri: Maurizio Berretta e Luca Zaccari della Lega e Franco Collalti di Fdi.

Cosa accadra’ ora? Difficile dirlo. Chiaro che quella odierna e’ solo la prima mossa del sindaco Antonio Pompeo che dovrà nominare un nuovo vicesindaco e probabilmente un nuovo assessore. Come vice potrebbe spuntarla una donna. Si fa il nome di Lucia Di Torrice. Certo che si dovrà attendere l’esito delle Provinciali. Unica certezza Luigi Vittori dopo 13 anni consecutivi lascia la poltrona di vicesindaco di Ferentino. (Leggi qui Vittori il vicesindaco da sempre: “Dopo Pompeo torni Fiorletta”).