Fantini fissa la tregua nel Pd di Ferentino

La riunione delle componenti Pd di Ferentino nella sede della Federazione Provinciale. per costruire un percorso sicuro verso il Congresso. Evitando di esasperare ancora di più i toni dopo la rottura tra Pompeo e Vittori. Si lavora su una tregua. Ed un Congresso unitario

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il Pd di Ferentino prova a ricostruire l’unità: incollando i cocci di un rapporto politico finito in frantumi nelle settimane scorse. Culminato nella decisione del sindaco Antonio Pompeo di revocare la fiducia allo storico vice Luigi Vittori, che per ritorsione ha rinunciato anche alla delega da assessore ed ha lasciato la giunta. A rimettere insieme i pezzi ci ha provato ieri il Segretario Provinciale Luca Fantini, nei locali della Federazione.

Non è stato un incontro con cui riallacciare i fili, mediare una tregua. Poca diplomazia e più burocrazia: Luca Fantini ha capito subito che la frattura è troppo recente, serve altro tempo per lasciar decantare la situazione. Ha lavorato allora per costruire un percorso sicuro verso il Congresso, con regole chiare per tutti e condivise.

Verso il congresso

Luca Fantini

Il dibattito è stato lungo. Ed a tratti anche appassionato. Ma la volontà di trovare una sintesi c’è, sia dalla parte del sindaco Antonio Pompeo che dalla parte di Luigi Vittori. Si punta ad individuare una data condivisa: sarà con ogni probabilità nella seconda metà di gennaio 2022. A precederla sarà una fase pre congressuale per il tesseramento ed una discussione interna.

Al momento, stando ai dati della Segreteria ci sarebbero circa 70 tessere online del 2020 da verificare ed altre 150 fatte online nel 2021.

Il clima è da resa dei conti, nonostante i segnali di distensione mandati nei giorni scorsi dall’ex sindaco Piergianni Fiorletta. L’impressione è che la sua area e quella di Vittori avrebbero evitato volentieri un congresso celebrato in un periodo nel quale la tensione è alta; e soprattutto nel quale il sindaco è in una posizione di ancora maggiore forza dopo avere consolidato la sua maggioranza. (Leggi qui E Pompeo si prende il lusso di perdere pezzi).

La questione è semplice: c’è la possibilità che si vada verso un nuovo Governo nel 2022 ed in quel caso Nicola Zingaretti ne farebbe parte come ministro; la conseguenza per la Regione Lazio sarebbe il voto anticipato dalla primavera 2023 all’autunno 2022. Ed Antonio Pompeo ha tutta l’intenzione di partecipare a quelle elezioni per centrare un seggio regionale. (Leggi qui Pompeo il pragmatico: a tavola con Fontana e Petrarcone).

È per questo che da qualche settimana sono iniziate le grandi manovre con cui costruire la sua successione come sindaco di Ferentino. Che altrimenti andrebbe al voto nel 2023.

La rotta verso il futuro

Sul fronte delle candidature a segretario: appare scontata quella dell’uscente Andrea Pro. La vera sfida politica sarà quella di arrivare ad una candidatura unitaria. E nonostante il clima ci si potrebbe arrivare. Ad esempio stabilendo in anticipo la quota di rappresentatività della minoranza. È su quella quota che si sta contrattando

Il risultato del Congresso avrà conseguenze sulla scelta del candidato sindaco. Il Pd vuole essere centrale e confermare alla guida della città un proprio rappresentante come fa ininterrottamente da 20 anni. Al momento l’unico ad aver dato la disponibilità ad una eventuale candidatura é l’ex sindaco Piergianni Fiorletta che finora però ha registrato il sostegno solo della storica civica Ferentino nel Cuore dell’ex vicesindaco Luigi Vittori.

Negli ultimi giorni Vittori ha lanciato una call ed ha raddoppiato i suoi Consiglieri comunali: a Piergianni Fiorletta e Giovanni Dell’Orco si sono aggiunti Alessandro Rea ed Angelo Picchi.

Ma le altre componenti dell’attuale maggioranza, cinque civiche ed il Pd sono rimaste fredde o addirittura contrarie all’ipotesi Fiorletta.

Anatomia di un rimpasto

Pompeo e Martini

Intanto il sindaco Antonio Pompeo forte di ben 10 voti in Consiglio a suo favore sta studiando il rimpasto in giunta. Deve sostituire l’ormai ex vicesindaco Luigi Vittori e la candidata numero uno per sostituirlo é Lucia Di Torrice vicina al gruppo dei consiglieri Giancarlo Lanzi e Stefano Zaccari.

I Servizi sociali come garanzia potrebbe tenerli il sindaco. Ci sono poi le posizioni degli assessori Evelina Di Marco e Massimo Gargani rimasti senza consiglieri comunali di riferimento e destinati alla sostituzione. Saldi nelle loro deleghe sia Franco Martini che ha giurato fedeltà al sindaco che Angelica Schietroma.