Forza Italia, di lotta e di governo: in maggioranza e all’opposizione

I vertici regionali e provinciali ufficializzano l’adesione dell’assessore Angelo Macciomei e il rientro degli Azzurri nella Giunta di Ceccano. Quadrini, però, riporta a casa anche il consigliere di minoranza Tonino Aversa. Macciomei: «Non mi risultano altri ingressi ufficiali a parte il mio». Ma ha il benestare della segretaria Chiusaroli. Si preannuncia un Consiglio a dir poco originale.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Tanto vale non saltare subito alle fantastiche conclusioni. Frosinone, ore 12.10: «Antonio Aversa entra in Forza Italia». Ceccano, ore 20.29: «Angelo Macciomei entra in Forza Italia». Gli annunci, distinti e distanti, sono arrivati nelle scorse ore. I vertici regionali e provinciali ufficializzano solo in serata l’ingresso di Angelo Macciomei, sancito di buon mattino. Gli Azzurri rientrano così nella Giunta di Ceccano: sinora monocolore di FdI con sfumature civiche. Lo si attendeva da quasi un anno. (Leggi qui Macciomei pianta il seme di Forza Italia a Ceccano).

Nel frattempo, però, il capogruppo provinciale Gianluca Quadrini aveva chiuso con un consigliere comunale di minoranza: Tonino Aversa, tra i colpi di mercato per la conquista del potere attraverso le Elezioni europee. Un Partito, a modo suo, di lotta e di governo. Forza Italia, per ora, è sia in maggioranza che all’opposizione dell’amministrazione di Centrodestra. Macciomei, però, mette subito in chiaro: «Non mi risultano altri ingressi ufficiali a parte il mio».

Aversa, nel caso, potrebbe esprimersi direttamente in Consiglio comunale. Quando si verrà a creare una situazione a dir poco originale. L’Assessore: «Io sicuramente potrò dire che faccio parte di Forza Italia e sto in maggioranza». Ma tra i banchi consiliari di minoranza, dove c’è già la Lega con Marco Corsi, siederà la new entry forzista annunciata da Quadrini. Con tanto di benestare della Segretaria provinciale Rossella Chiusaroli, candidata alle Europee. (Leggi qui La lunga caccia ai grandi elettori).

«Bisogna fare tutta la trafila»

Il neo forzista Angelo Macciomei, assessore comunale di Ceccano

Angelo Macciomei, assessore ai Lavori Pubblici, si limita a dire per ora: «Chi ritiene di poter entrare in Forza Italia, può seguire tutta la trafila come il sottoscritto. Non credo basti farsi una foto. Ognuno, in ogni caso, è padrone del suo destino. E tutti si dovranno assumere le responsabilità delle proprie azioni». Dirà in Consiglio che Forza Italia sta in Giunta con lui.

Aversa, di contro, potrebbe dire che sta all’opposizione e che non lo riconosce come Assessore. Nel caso, apriti cielo. Anche e soprattutto perché, al di là di ogni superpotere sovracomunale, non è proprio così semplice rimettere insieme i cocci disseminati in città. Tonino Aversa – presidente del Collegio provinciale dei geometri e allora consigliere delegato all’Urbanistica – fu decisivo per la caduta della prima Amministrazione Caligiore. Lo fu al pari di Marco Corsi, poi candidatosi a sindaco contro lo stesso Caligiore. Fu un buco nell’acqua nonostante il sostegno di Aversa. Che, però, si è dichiarato subito indipendente da Corsi.

In poco tempo quest’ultimo è stato prima presidente del Consiglio Comunale nel Caligiore 1, poi aspirante primo cittadino di Centrosinistra contro Caligiore e oggi è consigliere e commissario cittadino di una Lega contro Caligiore e contro il centrosinistra. La diaspora era avvenuta a seguito della contestata candidatura del civico Corsi alle passate Elezioni regionali. Ha portato a casa 1.050 voti, di cui 762 presi a Ceccano: a favore dell’odierno assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, con l’imprimatur dell’onorevole e leader provinciale Nicola Ottaviani. (Leggi qui La nuova Lega di Corsi con le due ex Assessore).

Anche all’opposizione, con la Lega

Tonino Aversa, consigliere d’opposizione, ufficializzato dal capogruppo provinciale Quadrini

Da quella Lega, però, sono subito usciti l’assessore Angelo Macciomei, i consiglieri Pasquale Bronzi e Alessio Patriarca ed il coordinatore cittadino Vincenzo Parisi. Dopo l’investitura di Corsi a commissario locale della Lega, inoltre, sono scesi dal Carroccio anche i “suoi” grandi elettori: tra cui l’ex consigliere Angelo Aversa. L’ultimo colpo del commissario Corsi, unica quota della Lega in Consiglio ma all’opposizione, era stato sparato un anno fa al fianco delle ex assessore Fiorella Tiberia e Arianna Moro. Poi è calato il silenzio.

La Lega ha visto dilapidarsi un migliaio di voti. Bronzi, 311 voti alle Comunali 2020, è ormai capogruppo consiliare di FdI: fedele al sindaco Caligiore, ma ancor più vicino all’area della consigliera regionale Alessia Savo. Patriarca, 158 voti, ha invece costituito il Gruppo consiliare indipendente con l’ex assessore leghista Stefano Gizzi: fedeli al Programma, già in contatto tra gli altri con il capogruppo provinciale di FI Quadrini.

Ora Macciomei, il quarto più votato in città (436 voti), torna ufficialmente con Forza Italia a distanza di quasi trent’anni. Nel 1994 fu tra i promotori del circolo cittadino del Partito appena fondato da Berlusconi. Continua a non avere alcun consigliere di riferimento, dall’addio alla Lega in poi, ma viene sorretto dai suoi tanti consensi. Un ritorno a casa anche per Aversa, che prese strade diverse rispetto a Macciomei e all’altro forzista in origine Corsi: insieme per anni nella lista civica Noi per Ceccano prima di dividersi a seguito della caduta del Caligiore 1.

«Aversa, ad oggi in opposizione»

Rossella Chiusaroli, segretaria provinciale e candidata della Lega alle Europee, tra la dirigenza provinciale

Macciomei, dopo il via libera del leader regionale Claudio Fazzone, è stato ufficializzato dalla dirigenza provinciale e comunale di Forza Italia. Antonella D’Annibale, portavoce del coordinamento provinciale, ha anche confermato di «aver appreso da Quadrini l’ingresso in Forza Italia anche del consigliere comunale, ad oggi in opposizione, Antonio Aversa».

Ad oggi, per l’appunto, in opposizione all’amministrazione retta da FdI e civici. Ne ha preso atto mentre l’assessore Macciomei veniva abbracciato dal gotha politico provinciale: la segretaria Rossella Chiusaroli, i dirigenti Adriano Piacentini, Daniele Natalia e Samuel Battaglini. Con loro anche Quadrini, il presidente del gruppo consiliare della Provincia.

Dalla parte di Macciomei anche il coordinatore cittadino Giuseppe Santodonato. Ma anche l’ex leghista Vincenzo Parisi e Mariano Massa, primo dei non eletti (213 voti) della lista “La mia Ceccano”: la civica del consigliere Fabio Giovannone, già presidente del Consiglio ed esponente di FdI. (Leggi qui Giovannone si dimette: «Mantengo la parola data»).  

Sia in maggioranza che all’opposizione

Una seduta del Consiglio comunale di Ceccano

«Il coordinamento di Ceccano, da tempo costituito, unito e compatto, capace di adottare scelte condivise e non imposte – ha comunicato la dirigenza locale – augura al Partito, con l’ingresso in maggioranza, il meritato successo che verrà confermato alle prossime europee con la candidata Rossella Chiusaroli. E un buon lavoro all’assessore di Forza Italia, Angelo Macciomei».

Gianluca Quadrini, però, si è accordato anche con Tonino Aversa: «Questa nuova adesione ribadisce la vicinanza di Forza Italia al territorio – così il presidente del gruppo provinciale -. Sono certo che insieme al consigliere Aversa costituiremo una proposta seria e costruttiva per il rilancio della provincia. Un profilo autorevole che sarà espressione del radicamento del partito nella città di Ceccano, un’altra figura importante che arricchisce il valore di Forza Italia».

Un Partito di lotta e di governo, per l’appunto, anche a Ceccano: ad oggi sia in maggioranza che all’opposizione, per conquistare evidentemente altre caselle in Giunta. Un ritorno di fiamma con Aversa, viste le varie ruggini, è qualcosa che appartiene ancora alla fantapolitica. Ma Ceccano, in fondo, sa sempre sorprendere. Anche perché gli equilibri sono di nuovo cambiati: oltre 700 voti, senza contare i quasi 300 che ha in dote Aversa, defluiscono verso Forza Italia. Sono il 10% dei quasi 7.000 che hanno fatto vincere il Caligiore bis al primo turno: consegnando alla “città “Contea” una Giunta di cui FdI, tra lista e civiche satellite, detiene ad oggi i cinque sesti delle quote.