I numeri ci sono. Ma sono una ‘trappola’ per il sindaco

I numeri per andare avanti ci sarebbero. Ma per il sindaco di Formia sarebbero una trappola amministrativa. Ecco perché ha detto no alla proposta di reset. E perché vuole la riunione di lunedì: per vincolare i civici. Annullando nei fatti la loro revoca della fiducia.

Se vuole, i numeri li ha. La sindaca di Formia Paola Villa non rischia di affondare: nonostante la fuoriuscita di due assessori Alessandra Lardo e Pasqualino Forte e dell’intero gruppo consiliare Ripartiamo con voi ci sono i margini per tenere ancora in linea di navigazione la sua amministrazione. Glielo ha ribadito Dario Colella, capogruppo consiliare della Civica che ha appena revocato la fiducia al sindaco. (Leggi qui Ripartiamo… senza sindaco: la civica molla Paola Villa)

Il modo per incastrare Paola

Il sindaco civico di Formia, Paola Villa

Nelle ore scorse è stato avvisato negli uffici della Segreteria Particolare del primo cittadino. C’è andato per ribadire un concetto: Ripartiamo con Voi non fa più parte della maggioranza ma garantisce il suo appoggio esterno all’amministrazione che guida il comune da 27  mesi.

Non è una bella notizia per Paola Villa. Perché in questo modo il vero fulcro di tutta l’amministrazione non è più il sindaco. Ma il gruppo Ripartiamo con Voi. Che può staccare la spina in qualunque momento, approvare o respingere tutto ciò che vuole. Essere la maggioranza senza farne parte.

È proprio per questo motivo che la professoressa Villa ha convocato per lunedì la riunione di quanto rimane della sua maggioranza: per metterla di fronte alla nuova realtà, vincolarla ad un documento programmatico. (Leggi qui Il documento segreto di Paola Villa: 4 temi o si va a casa).

L’atto che evita la trappola

Giovanni Costa

La risposta del sindaco va letta insieme al ‘no grazie‘ pronunciato di fronte all’altra proposta pervenuta: quella dell’ex ex consigliere di maggioranza Giovanni Costa. Proponeva un reset totale e la creazione di una giunta di salute pubblica nella quale coinvolgere tutti, comprese le opposizioni. (Leggi qui Ultima chiamata di Costa a Villa: resetta e ripartiamo).

Paola Villa non è incollata alla poltrona, non fa la politica di professione e come tutti quelli prestati a questo mondo vive l’esperienza con una certa dose di fastidio. Per i riti, le liturgie, i compromessi di un mondo che non le appartiene. È la sua debolezza ma allo stesso tempo il suo maggiore punto di forza: può andarsene in qualunque istante senza rimpianti dicendo alla città “Io ci ho provato, ho portato nel palazzo municipale tutto ciò che vi avevo promesso dai palchi. Ma il mondo visto da dentro è tutt’altra cosa”.

È per questo che ha respinto la proposta di Giovanni Costa: avrebbe significato rinnegare i suoi principi, aggrapparsi alla poltrona a qualunque costo.

Il documento programmatico è l’atto con cui Paola Villa si prepara a giocare il tutto per tutto. Quelle quattro pagine contengono i principi fondamentali del suo progetto Civico. Se la maggioranza vuole sostenerle deve dirlo pubblicamente. Compresa Ripartiamo con Voi.

Tutto per tutto

Perché? La mossa è giusta, dal suo punto di vista. In questo modo è come se i Civici votassero una nuova fiducia alla sindaca. Ed a quel punto, dentro o fuori dalla maggioranza, appoggio interno o esterno, diventa una questione di lana caprina.

Paola Villa a quel punto correrebbe un solo rischio: che dal giorno dopo l’approvazione del documento iniziasse per lei un lento logoramento con il quale preparare il terreno alla sfiducia da presentarle verso la fine dell’anno.

A quel punto per lei sarebbe un fallimento. Meglio allora farla finita subito.