Il fortino Dem del Lazio sta a Frosinone

Il fortino del Pd nel Lazio è in provincia di Frosinone. La Federazione ha ottenuto la percentuale più alta alle Regionali, la capolista Sara Battisti è la più votata se si tiene conto del rapporto preferenze / popolazione. Frosinone ha ribaltato il risultato per Bonaccini nel Lazio

Il fortino del Partito Democratico nel Lazio sta a Sud. La Federazione di Frosinone ha realizzato il dato più alto nelle Regionali che hanno incoronato il centrodestra; la capolista Sara Battisti è la più votata nel Lazio se si tiene conto del rapporto tra popolazione e preferenze ottenute; alle Convenzioni di inizio settimana è stata la Ciociaria a ribaltare il risultato del Lazio ed assegnare la vittoria provvisoria a Stefano Bonaccini.

In quel fortino c’è Pensare Democratico la componente messa su da quella vecchia volpe di Francesco De Angelis, a tirare le fila e coordinare il dibattito è il Segretario Provinciale Luca Fantini.

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Primi anche nel giorno della sconfitta: più l’amarezza o la soddisfazione?

Quello della Provincia di Frosinone è il dato più alto del Partito Democratico nell’elezione regionale. Chiaramente non siamo soddisfatti: perché è un dato che arriva all’interno di una sconfitta. Una sconfitta evidente per la coalizione a sostegno di Alessio D’Amato, sulla quale ora dobbiamo interrogarci.

Allora quel quasi 23% ottenuto alle urne come deve essere considerato?

La percentuale vicina al 23%, rappresenta la base di un lavoro importante che come Segreteria stiamo portando avanti e che vogliamo proseguire.

Come nasce questo 23%?

Innanzitutto grazie ad una lista che più volte avevo definito fortissima, competitiva, solida. Una lista realmente rappresentativa dei territori della provincia. Allargata al civismo, perché il Pd chiuso su se stesso non ha futuro.

Una lista con due tridenti: com’è andata?
Luca Fantini con Sara Battisti

Sara è una persona straordinaria. A lei vanno le congratulazioni perché da capolista ha raggiunto l’obiettivo dell’elezione e continuerà a rappresentare il nostro territorio così come ha fatto nella scorsa legislatura. È la più votata della nostra Provincia e anche del centrosinistra nel Lazio se si considera il rapporto con gli abitanti. (Leggi qui: Il nuovo Partito Democratico di Battisti).

Antonio ha superato le 15 mila preferenze e il suo contributo è stato davvero importante. Ha messo al servizio del Partito tutta l’esperienza acquisita in questi anni.

Ma voglio sottolineare anche la straordinaria campagna elettorale di Alessandra Cecilia, Annalisa Paliotta, Libero Mazzaroppi e Andrea Querqui. Sono tutti amministratori che hanno dato un impulso notevole e ci hanno permesso di parlare a mondi che adesso dobbiamo continuare a coinvolgere.

Antonio Pompeo in diretta tv ha lamentato che non abbiate tenuto nella giusta considerazione il suo risultato.

Ho ringraziato ogni giorno i candidati perché si sono spesi con passione, con capacità, con grande determinazione per raggiungere un risultato importante. Tutti i candidati, di tutte le sensibilità. Ma questo è il Partito del noi e non dell’io. E chiaramente il nostro primo obiettivo era quello di offrire il più ampio sostegno ad Alessio D’Amato per proseguire una stagione di buon governo dopo i dieci anni di Zingaretti.

Tra poco ci sarà il Congresso Regionale, la volta scorsa Francesco De Angelis ritirò la sua candidatura spianando la strada all’elezione di Bruno Astorre. Questa volta cosa farà?

Penso che a Francesco De Angelis nulla manchi per poter fare in maniera brillante il Segretario Regionale del Partito: conosce la politica del Lazio come pochi altri, gode del rispetto e della considerazione di tutte le sensibilità del Pd. Ora siamo tutti impegnati per il Congresso che dovrà determinare la futura linea nazionale del Partito. È evidente che solo dopo avere scelto il nuivo Segretario nazionale, Francesco valuterà se se porre la sua candidatura.

Permettetemi però di rivolgere un pubblico ringraziamento a Francesco De Angelis: il suo impegno verso il Partito è stato straordinario, il suo contributo è sempre prezioso in termini di idee, di risultati e di rinnovamento.

Da Frosinone avete ribaltato il voto regionale tra Bonaccini e Schlein: che Pd deve uscire dal prossimo Congresso nazionale?
Stefano Bonaccini ed Elly Schlein (Foto: Canio Romaniello © Imagoeconomica)

La sinistra deve tornare ad essere ambiziosa, lo ha detto Veltroni nelle idee di Repubblica e io sono completamente d’accordo. Non torneremo al governo attraverso la delegittimazione quotidiana della Meloni, ma ricostruendo un Pd aperto e moderno. Un Pd che offra una visione alternativa sulla questione occupazionale, su quella dei diritti, sull’ambiente. Un Pd che aggredisca le disuguaglianze e lavori per garantire a tutti le stesse opportunità alla partenza. Il Congresso in questo senso potrà rappresentare un nuovo inizio.

Avete portato al voto 1800 persone, Roma ne ha portato circa 4mila: straordinario il numero di Frosinone o troppo basso quello di Roma?

Hanno votato 1800 persone in questo fine settimana, una risposta straordinaria della nostra comunità se si pensa che abbiamo da poco terminato una campagna elettorale impegnativa come quella della Regione. Semplice comprendere la portata di questi numeri: a Roma hanno votato circa 4.000 iscritti, poco più del doppio della nostra provincia con le differenze territoriali e di popolazione che non devo spiegare io.

Siamo gli unici a confrontarci al nostro interno per eleggere un segretario e, soprattutto, l’unica alternativa credibile nel Paese. (Leggi qui: Primarie, Bonaccini di misura: decisiva Frosinone).

Domenica si va al voto, aperto anche a simpatizzanti e popolo del centrosinistra…
Foto: Luigi Mistrulli © Imagoeconomica

Le primarie di domenica, dove tutti potranno votare e scegliere tra Bonaccini e Schlein, rappresentano un valore straordinario. Dalla nostra Provincia arriverà un impulso forte per il rilancio del Partito democratico. Ringrazio i circoli, i militanti, i volontari, la commissione congressuale e la Presidente Lucia Lisi per l’intenso lavoro di questi giorni.

Cosa farà ora Luca Fantini?

Il Segretario Provinciale del Partito Democratico di Frosinone. Il Pd è una realtà composta da tante voci e tante risorse. Ciascuna delle quali è fondamentale per la crescita del Partito. Al Segretario compete fare la sintesi e favorire il dialogo. È quello che continuerò a fare.