Il grande frullatore del centrodestra, in Ciociaria è “guerra totale”

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L’esodo da Forza Italia (via Abbruzzese, Ciacciarelli, Ciccone, Magliocchetti) e la controffensiva di Gianluca Quadrini (ha recuperato Patrizi e Mangiapelo, potrebbe farlo anche con Piacentini). Le adesioni di Iannarilli e Savo a Fratelli d’Italia, le titubanze della Lega e il ruolo di Nicola Ottaviani. Il futuro della coalizione è un’incognita incontrollabile.

La rivoluzione nella politica, anche a livello locale, era impensabile fino a pochi mesi fa. Specialmente nel centrodestra. In particolar modo in Forza Italia. Sono andati via esponenti come il presidente del Cosilam Mario Abbruzzese, il presidente della commissione Cultura della Regione Lazio Pasquale Ciacciarelli, il coordinatore provinciale del Partito Tommaso Ciccone, il capogruppo al Comune di Frosinone Danilo Magliocchetti. E tanti altri. Tutti approdati sulle spiagge di Cambiamo, il movimento di Giovanni Toti, che ha l’obiettivo di svuotare gli “azzurri”.

Danilo Magliocchetti © Andrea Sellari, A.S. Photo

Poco più di tre mesi fa (non tre anni fa) nil presidente della XV Comunità Montana Gianluca Quadrini rientrava in Forza Italia dalla porta principale, come vice coordinatore regionale. Legittimato dal senatore Claudio Fazzone, responsabile politico regionale del Partito. Quadrini sta cercando con tutte le sue forze di arginare l’emorragia. Puntando sul rientro di diversi esponenti. C’è riuscito con il consigliere comunle di Frosinone Thaira Mangiapelo e con l’ex presidente della Provincia Giuseppe Patrizi. Potrebbe riuscirci con il presidente del Consiglio Comunale di Frosinone Adriano Piacentini. In più ha evitato l’esodo di tanti altri, come il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo.

Tra Forza Italia e Cambiamo il rimescolamento di carte è forte.

Sembra passato un secolo da quando Antonello Iannarilli e Alessia Savo hanno aderito a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Invece è successo da poco. Parliamo di due esponenti storici di Forza Italia. Si è avvicinato a FdI pure un “mostro sacro” della politica come Alfredo Pallone, per decenni punto di riferimento di Antonio Tajani in Ciociaria.

Beppe Incocciati e Antonio Tajani

Antonio Tajani, confermato europarlamentare, sta provando a riorganizzarsi sul territorio. Lui naturalmente è rimasto in Forza Italia e potrebbe puntare su Giuseppe Incocciati come coordinatore provinciale. Ma dovrà fare i conti con Claudio Fazzone e Gianluca Quadrini.

Perfino nella Lega è cambiato tutto. La prospettiva di una lunga traversata nel deserto prima di tornare al governo nazionale non spaventa Matteo Salvini. Però inevitabilmente porterà a dover ricalibrare strategie e tempistiche sul territorio. In Ciociaria il Carroccio ha fatto il boom alle Europee, dimostrando di saper intercettare il voto di opinione. Mentre alle comunali ha balbettato. Chissà, i mutamenti politici nazionali potrebbero finalmente portare ad una riorganizzazione vera della Lega in Ciociaria.

Un anno fa, a Fiuggi, Nicola Ottaviani dava l’addio a Forza Italia e iniziava il percorso di avvicinamento alla Lega di Matteo Salvini. Chissà, perfino il sindaco di Frosinone nei prossimi mesi potrebbe effettuare il percorso inverso. Fantapolitica? Vedremo.