La partita del centro destra cassinate tra “El Pibe” e un libero aggregante

Maradona? Al centrodestra non servono fenomeni ma un uomo "libero", un Franco Baresi. Civici e Partiti divisi dalle Primarie. A sinistra si fa strada la lista dei moderati. Di Rollo convoca 3 consigli comunali nel mese di ottobre

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il centrodestra non ha bisogno di un fenomeno, non serve Maradona. Serve certamente un giocatore forte, ma che non sia per forza un numero dieci, non per forza un bomber. Al centrodestra serve un uomo libero, e il “libero” più forte degli ultimi anni è stato certamente Franco Baresi”. La settimana politica di Cassino è stata scandita dai paragoni calcistici. Dal ”Le elezioni non sono una partita di calcetto” detto dal commissario di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri al “Se troviamo Maradona siamo tutti contenti” detto dal civico Benedetto leone.

Restando al paragone calcistico, la palla passa dallo stadio di Napoli al San Siro di Milano: a calciarla è l’ex consigliere ed assessore Giuseppe Sebastianelli. Che spiega perché un Baresi oggi sia più utile alle elezioni di Cassino di quanto possa esserlo un Maradona per battere Enzo Salera.

Nei giorni scorsi, uscendo dalla riunione dell’Hotel Rocca dove il commissario di FdI ha fatto sedere per la prima volta i referenti dei partiti ed i civici, ai cronisti aveva così sintetizzato l’esito della riunione. “Vediamo se trovano un Maradona, altrimenti non resta altra strada che quella delle primarie come noi diciamo da tempo”. (Leggi qui: La ricetta Frosinone per vincere le elezioni a Cassino).

Il calcio? Tutta colpa di Tagliaferri

Un terreno scivoloso, quello dei paragoni calcistici, il primo a farvi ricorso è stato Fabio Tagliaferri proprio in risposta a Benedetto Leone. “Noi non dobbiamo costruire una squadra  solo per vincere, altrimenti organizzavamo una partita di calcetto. Noi dobbiamo costruire una coalizione per governare la città di Cassino”.

Insomma, se il fine ultimo è condiviso anche dai civici, il mezzo è assolutamente differente. I Partiti vanno alla ricerca di un Maradona, di un fenomeno da contrapporre al sindaco uscente che sia la sintesi di tutte le forze. Per i civici, più che un fenomeno, serve un uomo libero, individuato tramite le primarie. Dal calcio allo spettacolo il passo è breve e la metafora aiuta Giuseppe Sebastianelli ad inviare un altro chiaro segnale a Fabio Tagliaferri.

A lui ed ai partiti ostili alle primarie: “Per gli incerti, segnalo che tra qualche settimana inizia lo show ‘Ballando con le stelle’; di altri balletti non c’è bisogno. Cosa intende dire l’ex consigliere comunale? Semplice: che a Cassino il dibattito per costruire l’alternativa a Salera è partito lo scorso 21 luglio, quando è stato costituito il comitato per le primarie. Adesso bisogna solo accelerare: nella sua visione delle cose ognuno dovrà schierare i propri uomini, senza andare in cerca di fenomeni con il numero dieci.

Cosa vogliono i Partiti: sintesi e primato

I Partiti, ed in particolar modo Fratelli d’Italia, insistono però sulla necessità di fare prima una sintesi ridando primato alla politica. E solo dopo, eventualmente, percorrere la strada delle Primarie. I Partiti sanno però bene che non possono perdere il valore dei civici. Allo stesso modo i civici devono per forza trovare una sintesi con i Partiti: andare divisi significherebbe regalare il bis a Salera, forse già al primo turno. Per questo motivo si sta scatenando una vera e propria guerra di nervi.

Il sindaco, dal canto suo, conta di schierare almeno cinque liste: ci saranno le tre del 2019, ovvero Pd, Salera sindaco e Demos. C’è poi la quarta lista, già annunciata nei giorni scorsi. (Leggi qui: La doppia mossa di Salera per dare scacco a Di Rollo).

Ed è stato ora aperto un cantiere anche per una lista civica di moderati. In questa compagine potrebbe convergere anche Luca Farelli che pur restando ufficialmente all’opposizione, si sta tenendo alla larga dal dibattito interno tra centrodestra e civici.

Luca che parla di pace e Barbara che manca

Luca Fardelli

Il diretto interessato non esclude una riappacificazione con il sindaco: “Io dal 2019 sono all’opposizione di Salera. Quel che farò nel 2024 lo deciderò consultandomi con il mio elettorato.
Nessun coinvolgimento, invece, per la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo: i colloqui intercorsi durante questo mese di settembre non sono stati sufficienti a superare le ruggini e il divorzio appare sempre più scontato.

Intanto la presidente del Consiglio nei giorni scorsi ha riunito i capigruppo e sono stati convocati tre consigli comunali.

Il 6 ottobre si va in Aula per l’approvazione del bilancio consolidato, poi una doppia seduta martedì 10 ottobre. In mattinata la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’ex presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le riforme istituzionali nel governo Meloni. Nel pomeriggio la massima assise civica sarà poi chiamata a discutere mozioni, interrogazioni e regolamenti.