O un “fratello” o un civico, ma la via delle primarie a Cassino si fa stretta

I civici in difficoltà tornano a parlare di primarie. Russo: "Serve un patto per la città". L'effetto Tagliaferri sulle elezioni. Il messaggio di Barbara Di Rollo ai naviganti: non intende andare via ma chiede rispetto

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’incontro si è svolto in una stanza riservata in un hotel di Cassino: al tavolo si è ritrovato il gruppo dei civici, composto per gran parte da coloro che avevano animato il famigerato pranzo nella località Foresta di Cervaro lo scorso 25 agosto. A quel tavolo di tre settimane fa era seduta anche la presidente del Consiglio comunale di Cassino Barbara Di Rollo: ma il progetto per mettere insieme i civici con i dissidenti del centrosinistra ed alcuni esponenti del centrodestra non è mai decollato. La nomina di Fabio Tagliaferri quale commissario del circolo locale di Fratelli d’Italia ha rimescolato tutte le carte nel campo dell’opposizione.

Appare evidente che ci sia grande attenzione dai vertici regionali e nazionali del Partito di Giorgia Meloni su quanto accade a Cassino. Ragion per cui si cerca ora di riannodare i fili e dar vita ad una coalizione di centrodestra forte e competitiva. Tutti saranno chiamati a fare un passo avanti ed a superare le divergenze. Tradotto all’atto pratico?

Candidato di partito? Sì, ma i civici sono fuori

Fabio Tagliaferri

L’arrivo di Fabio Tagliaferri come commissario FdI sullo scenario politico di Cassino traccia la rotta verso una candidatura unitaria del centrodestra in chiave politica; esattamente lo stesso schema utilizzato per vincere le Regionali con Francesco Rocca nel Lazio. I civici e la loro idea di creare una coalizione trasversale, aperta anche ai dissidenti di centrosinistra che non si riconoscono in Enzo Salera?

Un passaggio chiarisce il totale cambio di paradigma introdotto da Tagliaferri: con i civici si parla solo di progetti amministrativi, se vogliono parlare di politica allora sono Partiti mascherati da civici. E non è più consentito. Il rischio di rotture e defezioni? Fabio Tagliaferri è stato chiaro: a Cassino c’è stato mandato da Fratelli d’Italia e chi dovesse giocare su due tavoli ne risponderebbe sia sul piano Regionale che su quello Nazionale ed Europeo.

Questa circostanza metterebbe fuori gioco i civici, soprattutto coloro che orbitano nell’area di centrosinistra seppure all’opposizione di Enzo Salera. Che si troverebbero in imbarazzo a sostenere una candidatura espressione di Fratelli d’Italia ed appoggiata da tutto il centrodestra. Nel campo dei civici gioca infatti l’ex vice segretario del Pd Armando Russo, l’esponente “No Acea” Renato De Sanctis, l’ex del Pd Luca Fardelli. Ed il già due volte sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone, che nel 2011 ha avuto anche il sostegno di Sel e Rifondazione Comunista.

Le ragioni di Russo e la “musica” per Leone

Armando Russo

Diverso invece sarebbe un discorso prettamente civico, una sorta di polo di antisaleriani con un candidato scelto attraverso le primarie e non individuato dai vertici di Fratelli d’Italia.

Ecco perché i civici si sono incontrati la scorsa sera ed hanno deciso di rilanciare il progetto delle primarie: “Nostra intenzione – spiega Armando Russo – è quello di fare un patto per la città. Ragion per cui ci diciamo assolutamente favorevoli a scegliere il candidato sindaco attraverso lo strumento delle primarie.

Musica per le orecchie di Benedetto Leone che da mesi ha lanciato il comitato per le primarie. E che continua a spiegare che per battere l’attuale amministrazione di centrosinistra non basta indossare il vestito della coalizione identitaria di centrodestra. Bisogna abbracciare quel largo mondo del civismo, che guarda anche a sinistra, ma che in questi quattro anni è stato tenuto ai margini di Enzo Salera.

L’aveva messa in maniera più tecnica nelle settimane scorse l’ex Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese. Quando aveva detto che i numeri delle Comunali sono eloquenti: senza civici il centrodestra non è autosufficiente. (Leggi qui: L’insolita assenza di Mario dal fronte).

E nel centrosinistra? Lì è ancora “cold war”

Enzo Salera

In realtà, però, nel centrodestra il progetto delle primarie sembra aver subito una brusca frenata. Nonostante Benedetto Leone spieghi di non voler arretrare e che la nomina di Tagliaferri nulla cambia ma è una questione interna a Fratelli d’Italia.

Non è assolutamente così: la missione di Tagliaferri è ben precisa e riguarda tutto il Centrodestra, non solo il Partito di Giorgia Meloni. Perché è a Cassino su delega esplicita del Partito e non solo del Provinciale.

Sul fronte del Centrosinistra intanto anche dopo aver portato il caso all’attenzione della federazione provinciale e dei vertici regionali del Partito Democaratico, prosegue la guerra fredda. Quella tra il sindaco Enzo Salera e la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo. Il sindaco non sembrerebbe intenzionato in nessuna maniera a riallacciare i rapporti, di sicuro spiega di non dover dimostrare più nulla. E che, in buona sostanza, chi vuole può andar via, nessuno gli impedirà di uscire dalla porta. (Leggi qui: La doppia mossa di Salera per dare scacco a Di Rollo).

Alle orecchie di Barbara di Rollo appare quasi un “che fai, mi cacci?” di finiana memoria. La miss preferenze spiega infatti che, semmai, sarà lei ad andar via, non il sindaco o altri a cacciarla. Una cacciata si era già verificata nei giorni scorsi: sulla piazza virtuale dei social.

Barbara fuori dal gruppo Whatsaspp

Barbara Di Rollo e Arianna Volante

Nel fare il nuovo gruppo whatsapp del Pd dopo la fuoriuscita di Fausto Salera e Daniele Longo, Di Rollo non era stata subito inserita.

E’ stato il capogruppo Gino Ranaldi a chiedere alla presidente del Consiglio Comunale se volesse ancora far parte del gruppo e la risposta della Di Rollo è stata affermativa.  “La mia lista è pronta – dice la presidente ad Alessioporcu.it – stiamo solo ultimando il logo. Questo non significa che sono al lavoro per rafforzare la coalizione, se questa lista potrà essere a supporto di Enzo Salera si vedrà, non dipende solo da me“.

Il messaggio ai naviganti è chiaro: Barbara Di Rollo non ha nessuna intenzione di andarsene. Ma ha manifestato un disagio e lo ha spiegato al Circolo, alla Federazione ed al Regionale. Chiede che quel disagio venga superato. E non è la pretesa di cariche, onori o prebende. La Presidente del Consiglio Comunale chiede quel rispetto politico che ad oggi ritiene sia venuto a mancare da parte di Enzo Salera. E che potrebbe essere recuperato con piccoli, banalissimi, concreti segnali.

Il cerino, insomma, torna nuovamente nelle mani del sindaco. Che vuole fare ben attenzione a non bruciarsi.