La tentazione di Ottaviani. E l’opzione Vicano (di C. Trento)

Ecco come il sindaco potrebbe puntare al terzo mandato. Intanto l’ex presidente della Saf lavora a una coalizione civica. Nel centrodestra silenzi e malumori dopo l’altolà del primo cittadino

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Il tam tam è sempre più incessante, soprattutto dopo che il sindaco Nicola Ottaviani ha detto alla riunione di maggioranza che intende completare il mandato. Un “passaggio” che molti leggono come l’apertura di uno scenario diverso. E cioè: dimissioni prima della scadenza dei due anni e mezzo del secondo mandato, in modo da potersi ripresentare per il terzo. (leggi qui Il codice Ottaviani «Fuori chi attacca sui giornali»)

Semplice tattica? Oppure strategia vera e propria? Di certo però ci sono le parole di Ottaviani al vertice di venerdì. Il primo cittadino ha escluso ipotesi di candidatura alla Camera o al Senato, sottolineando altresì che in ogni caso il possibile “successore” dovrà essere individuato attraverso le primarie. Aggiungendo che lui certamente non sosterrà chi dovesse bypassare le primarie. (Leggi anche qui Nicola Ottaviani gela gli eredi).

Inoltre Ottaviani ha voluto anche lanciare un monito ad assessori e consiglieri.  Con un messaggio forte e chiaro, così sintetizzabile: “Basta con gli attacchi sui giornali, chi dovesse continuare sarà messo fuori dalla giunta (se assessore) o dalla maggioranza (se consigliere)”. 

E se alla riunione il silenzio è stato assordante, poi però all’interno dei vari gruppi di maggioranza si è discusso non poco della questione.

Inevitabilmente sono emersi anche dei malumori. Perfino dei possibili cambi di scenario. Per esempio nel gruppo della Lega: Carlo Gagliardi potrebbe essere tenuto in considerazione per altre candidature (alle regionali?), mentre a sindaco potrebbe concorrere Carmine Tucci, vicecoordinatore cittadino del Carroccio.  Poi c’è Danilo Magliocchetti, capogruppo di Forza Italia: l’opzione di una sua candidatura a sindaco c’è, ma non necessariamente alle primarie. 

Gli altri nomi possibili per il dopo Ottaviani sono noti: Adriano Piacentini, Riccardo Mastrangeli, Massimiliano Tagliaferri, Fabio Tagliaferri

Ma cosa succederebbe se davvero Nicola Ottaviani giocasse la carta delle dimissioni prima della metà del mandato per poi ricandidarsi? L’attuale coalizione di centrodestra lo appoggerebbe in modo compatto oppure qualcuno potrebbe sfilarsi? 

Alle possibili evoluzioni del quadro politico del centrodestra guarda con attenzione pure il centrosinistra. Tra i vari nomi che circolano per la candidatura a sindaco c’è soprattutto quello di Mauro Vicano, già manager della Asl e presidente della Saf. Attenzione però: Vicano è già molto attivo, ma nell’ambito di un contesto civico.

Da una prospettiva ribaltata rispetto a quella di qualche anno fa: coalizione larga di liste civiche, con il Pd che potrebbe partecipare in una posizione paritaria però. Una scelta che ricorda molto l’impostazione di Ottaviani nel 2017: più liste civiche che partiti. Ma è pure evidente che Mauro Vicano sta già incontrando referenti di formazioni civiche che la volta scorsa si sono schierate con il centrode stra. 

Una situazione di grande effervescenza politica a Frosinone, anche se alla scadenza naturale del mandato del sindaco mancano tre anni e due mesi. Un’era geologica con i ritmi e le dinamiche della politica attuale.

Molto dipenderà pure dalla posizione che Nicola Ottaviani riuscirà a conquistare nella Lega. In caso di elezioni anticipate, il suo nome verrebbe tenuto in considerazione per una candidatura alla Camera o al Senato? Le variabili sono tante. Ecco perché alla fine la prospettiva di maggiore stabilità per Ottaviani e per l’intero centrodestra cittadino resta quella di arrivare al completamento del mandato. 

Intanto, nessun segnale sul versante del rimpasto di giunta. L’argomento è congelato, anzi completamente scomparso dal dibattito politico. Tra le varie opzioni quella di nominare assessore il capogruppo della Lega Enrico Cedrone, in modo da favorire l’ingresso come consigliere di Domenico Fagiolo.

Ma i giorni passano. E il nervosismo aumenta.    

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