«L’Altra Italia: per pretendere rispetto e dire no a quelli che fanno i veri inciuci»

Il vice responsabile nazionale degli Enti Locali di Forza Italia Mario Abbruzzese spiega il nuovo soggetto politico che Tajani presenterà giovedì. "Non siamo stati noi a rompere ma la Lega che è andata con il M5S". Inciucio con De Angelis? "Io almeno ho ottenuto un presidente di centrodestra, Ruspandini ed il suo sindaco hanno votato un presidente del Pd"

Mario Abbruzzese è il vice responsabile nazionale degli Enti Locali per Forza Italia. Fa parte degli uomini più vicini al vice presidente nazionale Antonio Tajani. Con Nicola Ottaviani e Adriano Piacentini è tra quelli che ha partecipato alle rifiniture del progetto l’Altra Italia il nuovo soggetto politico che nascerà dai resti di Forza Italia. Tentando di aggregare il Centrodestra liberale che non si riconosce nella Lega.

Dopo le anticipazioni fatte lunedì a Milano (leggi qui La profezia di Tajani: «Questo Governo durerà poco»), Antonio Tajani presenterà giovedì a Frosinone il nuovo soggetto politico. (leggi qui Forza Italia addio: nasce L’Altra Italia di Berlusconi e parte da Frosinone)

 

Alessioporcu.it – Cos’è l’Altra Italia?

Mario Abbruzzese – L’altra italia vuole rappresentare un contenitore politico che sia in continuità con Forza Italia. Un luogo nel quale aggregare tutti i moderati d’Italia. Un soggetto politico attraente, soprattutto per i civici del nostro Paese.

 

In che modo l’Altra Italia è il superamento di Forza Italia? 

C’è una fetta dell’elettorato di Centrodestra che non si riconosce in Forza Italia e per questo ha dato vita a movimenti civici: noi dobbiamo avere l’umiltà di ascoltare il loro messaggio ed interpretare le ragioni della loro diversità. Dobbiamo rispettarla. E allo stesso tempo offrirgli una proposta politica che renda Forza Italia al passo con i tempi, aperta alle nuove spinte che arrivano dal basso.

 

Nell’Altra Italia c’è spazio anche per Alfredo Pallone e Gianluca Quadrini?

C’è spazio sicuramente per Noi con l’Italia perché rappresenta una base importante per il nostro Paese: rappresentano sensibilità che hanno il diritto di essere rappresentate, perché completano il nostro pensiero liberale. Dopotutto veniamo entrambi da lì: da quel grande pensiero liberale che Silvio Berlusconi ha saputo tradurre in politica.

 

Quanta distanza politica la separa dalla Lega e da Zicchieri?

La Lega è di Salvini, quindi parliamo della Lega di Salvini. Forza Italia non vuole rompere l’allenza con il centrodestra ma neanche vuole essere fagocitata. Ciò che sta accadendo per la scelta del nuovo presidente della Rai è emblematico: non accetteremo soprusi e vigileremo sul programma elettorale di questo Governo. Ricordo a me stesso che la Lega è al Governo del Paese anche con i voti dei nostri elettori. Per questo abbiamo il dovere di vigilare sulle azioni di questo Governo e verificare che siano in linea con gli impegni che noi di Forza Italia abbiamo preso con il nostro elettorato.

 

Volete rompere?

Noi non vogliamo rompere: chi ha rotto è stata la Lega di Salvini alleandosi con il Movimento 5 Stelle. La nostra posizione politica invece è coerente: siamo alternativi al Pd ed alla sinistra.

 

Dite di essere alternativi al Pd però Ruspandini le contesta l’inciucio tra lei ed il leader dell’area maggioritaria Pd De Angelis. 

Rispondo a Massimo Ruspandini che con Mario Abbruzzese almeno abbiamo incassato un presidente di centrodestra alla guida del consorzio industriale Cosilam, invece lui ed il suo sindaco di Ceccano hanno votato un presidente di centrosinistra alla guida del consorzio industriale Asi di Frosinone. A questo punto dovrei essere io a chiedere conto a Ruspandini del suo inciucio.

 

Quindi è l’occasione a fare l’inciucio e gli inciuciatori…

Siccome non mi va di fare polemica, rispondo dicendo che sono convinto sia arrivato il momento di pensare al bene del Centrodestra. Ecco, questi dovrebbero capire che oggi hanno un ruolo importante, hanno un ruolo di parlamentare: dovrebbe spettare soprattutto a loro la gestione del dibattito politico con la finalità di tenere unito il Ceentrodestra. In provincia di Frosinone e nel Paese. Senza dimenticare che nel momento in cui si parla di enti di II livello ci sono al loro interno investitori privati, banche, rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali…

 

Moriremo pentastellati?

Sono convinto di no. Non hanno progettualità politica, non hanno proposta politica. Soprattutto per gli Enti Locali. Il voto del 4 marzo rappresenta l’ennesima protesta nei confronti della politica tradizionale che i Partiti devono valutare con grande attenzione. Ovvio che se un Partito tradizionale non riesce a sviluppare una proposta politica capace di dare risposte ai problemi delle famiglie che soffrono, saremo destinati al populismo becero che nulla ha a che vedere con le strategie politiche ed economiche dell’Italia

 

Tajani ieri a Milano ha detto che questo Governo non riuscirà a durare molto…

Io non so se questo Governo durerà poco o molto. So solo che Antonio Tajani con quella conferenza stampa sta dando dignità ed orgoglio al nostro Partito. Solo seguendo questa stella polare continueremo ad aggregare nuovi amministratori e candidati, per vincere le prossime elezioni.

 

Però, al momento di convocare Lega e Fratelli d’Italia al tavolo per le prossime elezioni Provinciali avete seguito la strada della doppia convocazione: Piacentini e Ciacciarelli. Dica la verità: sua idea per rompere in partenza? (leggi qui Il pasticiaccio brutto della doppia convocazione di Forza Italia)

Ognuno doveva avere il suo ruolo: Ciacciarelli ha convocato gli eletti ed i rappresentanti istituzionali, essendo lui un eletto. Allo stesso tempo Piacentini ha convocato i coordinatori politici. Al di là della forma credo che sia importante condividere un candidato unico del centrodestra per riuscire ad eleggere un nostro presidente della provincia il 31 ottobre. Poi a gennaio, quando si voterà per rinnovare anche il Consiglio, sono d’accordo con Ciacciarelli: in quel caso ognuno deve correre con le sue liste.

 

È Ottaviani il suo avversario interno per la leadership dell’altra Italia?

Assolutamente no. Nicola è un ottimo sindaco, lo rispetto per le sue capacità. È una risorsa importantissima per Forza Italia e per il centrodestra italiano, unitamente agli altri sindaci presenti sul territorio.

 

Si vede sempre meno nel municipio di Cassino: sta abbandonando il sindaco D’Alessandro al proprio destino?

No, anche in questo caso è giusto che ognuno segua il suo percorso. Io non sono né sindaco né consigliere comunale. Non lo sono a Cassino e nemmeno in altre città. È giusto allora che questa maggioranza e questo sindaco seguano il loro percorso.

 

Cosa dirà giovedì Antonio Tajani da Frosinone a tutto il centro ed il Sud d’Italia?

Antonio Tajani giovedì dirà che il reddito di cittadinanza è una mortificazione per giovani. Che queste politiche economiche non riusciranno a sostenere la crescita del Paese, che deve essere il nostro obiettivo principale. perché se cresce il Paese cresciamo tutti. Dirà che vogliamo aggregare tutto ciò che c’è nell’area moderata, unendo lo spazio che si interpone tra la Lega di Salvini ed il Partito Democratico.