Le mosse di Pizzotti e di Virgili per archiviare Pompeo

Doppia mossa sulle elezioni Comunali di Ferentino. Che dovranno eleggere il successore del bi sindaco Antonio Pompeo. Pizzotti dice si alle Primarie: ma non indica con quale campo. Virgili dice che si possono superare con una sintesi politica

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Le Regionali finiscono in soffitta. Ferentino pensa già alle elezioni Comunali di Primavera. Quelle con cui individuare il nuovo sindaco che prenderà il posto di Antonio Pompeo, giunto al limite dei due mandati consecutivi.

Gli schieramenti sono già in moto. Lavorano per trasformarsi in coalizione. E per definire il nome del candidato sindaco che dovrà guidarle. Con una pericolosissima strettoia per molti: il passaggio per le primarie.

Riassunto delle puntate precedenti

Fiorletta e Vittori

Sul nome del candidato sindaco l’amministrazione guidata dal Antonio Pompeo si è spaccata. È accaduto più o meno un anno e mezzo fa. Quando il suo predecessore Piergianni Fiorletta non ha escluso la possibilità di tornare a candidarsi. Per dieci anni è stato in Aula e sempre attento a non fare ombra a chi gli era succeduto. Ma arrivata l’ultima fase della Consiliatura ha rotto quel silenzio per dire “Non escludo il ritorno”. Mettendosi in rotta di collisione con il sindaco Antonio Pompeo, favorevole invece ad un rinnovamento.

La conseguenza è stata la revoca della fascia di vicesindaco a Luigi Vittori, primo sostenitore di un Fiorletta bis.

La seconda conseguenza è stata che Antonio Pompeo non ha potuto indicare il nome del suo successore designato: il presidente dell’Ordine degli Avvocati Vincenzo Galassi. Perché? Quell’indicazione avrebbe provocato lacerazioni simili a quelle con Fiorletta: determinando altre tre conseguenze. Uno: avrebbe rischiato di far mancare i numeri per tenere in piedi la maggioranza comunale; due: avrebbe fatto mancare a Pompeo una parte dei voti per eleggere il suo successore alla guida della Provincia; tre: gli avrebbe ridotto il consenso per le Regionali che Pompeo ha affrontato domenica e lunedì scorsi, mancando di pochissimo l’elezione pur centrando un risultato ragguardevole. (Leggi qui: In Consiglio va in scena la rottura finale tra Pompeo e Fiorletta).

Il vallo delle Primarie

Alessandro Rea

In questi mesi, tutti gli avversari di Pompeo hanno giocato la carta delle Primarie. Nella segreta speranza di poterle revocare davanti ad un nome unitario ed aggregante

A lanciarle è stata la civica Ferentino nel Cuore cioè proprio la formazione di Piergianni Fiorletta e Luigi Vittori, ipotizzando una coalizione di centrosinistra. Il nome in campo per loro è Piergianni Fiorletta. Parteciperebbero a queste primarie i sostenitori dell’ex assessore Massimo Gargani e l’area politica dell’ex consigliere provinciale Alessandro Rea, favorevole a Fiorletta.

Anche la civica Cambiare è favorevole alle Primarie ma in una coalizione diversa da quella ipotizzata da Vittori. (Leggi qui: La mossa di Cambiare su Regionali e Comunali).

Le mosse di Pizzotti e Virgili

Claudio Pizzotti

Nelle ore scorse ha preso posizione anche il gruppo Nuova Ferentino di Claudio Pizzotti.  È il presidente del Consiglio comunale di Ferentino: eletto nel 2018 all’interno della lista Pompeo Sindaco, forte di ben 439 preferenze.

Ha ipotizzato le Primarie per scegliere il candidato sindaco: senza esprimere però un nome e senza schierarsi né per le Primarie di Ferentino nel Cuore né per quelle di Cambiare. (Leggi qui: Sono Claudio e non escludo di fare il sindaco).

È comunque un segnale molto importante. perché Nuova Ferentino è uno dei gruppi che finora era rimasto saldamente con gli altri fedelissimi di Antonio Pompeo. Cioè nel campo che punta sull’avvocato Vincenzo Galassi seppure mai ufficializzato.

L’altra notizia di oggi è la presa di posizione dell’ex assessore e leader di Uniti per Ferentino, Giuseppe Virgili. Premesso il valore politico delle Primarie ritiene che si possano evitare se si trovasse una sintesi politica su un nome condiviso. Il motivo lo ha spiegato in un documento politico, nel quale ricorda lo slogan “Ferentino è di chi la ama” lanciato in queste settimane. Lancia l’allarme sulla disaffezione degli elettori, dimostrata con la scarsa affluenza alle recenti Regionali. (Leggi qui: Uniti per Ferentino… ma divisi dalle Primarie).

Oltre le Primarie

Giuseppe Virgili

Spiega Virgili: “Il cittadino non vuole politici che litigano per una poltrona. O che nella stessa corrente politica smettono di comunicare per superbia e arroganza.
Due anni da assessore comunale a Ferentino sono stati motivo di orgoglio, ma anche il riconoscimento per un percorso di crescita. La politica è ossigeno per la comunità e deve avere un solo obiettivo, “costruire”. La politica deve essere inclusione e non divisione e distruzione
”.

Virgili spiega il silenzio tenuto fino a questo momento. Ho preferito studiare, progettare il futuro che voglio per la mia città. Mi sono reso conto che in questi mesi è mancata quasi del tutto la comunicazione tra le forze politiche. Si aspetta ognuno che l’altro faccia la prima mossa o commetta il primo errore. Cosa ci ritroviamo adesso? Una comunità che ha perso i suoi riferimenti e non sa quale futuro l’aspetta”.

Poi arriva il passaggio chiave. “Per questo le tante auspicate “primarie” al momento non sono prioritarie ma necessitano di una serie di valutazioni e di confronti chiari e di valutazioni ragionate” ha spiegato Virgili.

Antonio Pompeo

Al momento la coalizione di fedelissimi che è vicina a Pompeo è composta ancora dal PD, Fare Futuro, Nuova Ferentino, Lista Pompeo e Gruppo Indipendente. Puntano ad una coalizione civica. Ed il nome in pectore è ancora quello dell’avvocato Galassi. Per ora. Qualunque scelta non potrà prescindere dagli oltre 3.700 voti che Pompeo ha raccolto in città alle Regionali.

Ed il centrodestra? Silenzio assoluto malgrado la vittoria alle Regionali nel Lazio. A Ferentino si è registrato il buon risultato di Pasquale Ciacciarelli supportato dal gruppo dell’ex presidente del Consiglio provinciale, Luca Zaccari. Probabile che ognuno vada per proprio conto non escludendo la partecipazione ad una coalizione civica. (Leggi qui: La via delle Primarie, se ne avranno il coraggio).