La Lega punta ai sindaci: Roma, Frosinone, Cassino e la Provincia nel mirino

L'annuncio fatto dal coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri è il segnale della rottura ufficiale della tregua nel Centrodestra. Ognuno per se. Nel mirino: l'elezione dei sindaci a Roma, Frosinone e Cassino. Alle provinciali di Frosinone liste divise tra Lega e Forza Italia.

La tregua è finita. Non solo a parole. La Lega è passata all’attacco e sta iniziando l’assalto partendo dal bersaglio più piccolo: Fratelli d’Italia. In attesa di mettere nel mirino quello più grosso: Forza Italia.

 

La pax saltata

La decisione del coordinatore regionale leghista Francesco Zicchieri di annunciare la costituzione del nuovo gruppo nel Comune di Roma è il segnale che la pax interna al centrodestra è saltata.

Fino ad oggi infatti il passaggio dei consiglieri FdI sul Carroccio romano era stato bloccato da un veto imposto direttamente da Matteo Salvini. Un gesto di cortesia personale nei confronti dell’alleata Giorgia Meloni.

La conferenza stampa che in mattinata ha ufficializzato la costituzione del gruppo leghista è anche l’annuncio che quella tregua non esiste più e quel patto tra gentiluomini è scaduto. da questo momento è ‘Ognuno per se e Dio per tutti‘.

Va letta così la frase pronunciata dal vice capogruppo leghista a Montecitorio, il deputato di Terracina eletto nel collegio di Frosinone Francesco Zicchieri: «Oggi lo spirito della Lega sbarca in Campidoglio. Parte una nuova stagione, proprio da qui: presto ci prenderemo quello che é nostro anche nella città di Roma».

Il progetto di Zicchieri e della Lega è chiaro: arrivare alla candidatura di un sindaco leghista da contrapporre a Virginia Raggi o chiunque il M5S deciderà di candidare al posto della sindaca una volta finito questo mandato.

 

Da Roma a Frosinone via Cassino

Il deputato lo dice con chiarezza. «L’obiettivo è eleggere il primo sindaco leghista della Capitale. Saranno i romani che decideranno alle prossime elezioni di eleggere un sindaco espressione della Lega, ma soprattutto un sindaco dei romani».

Un disegno che ricalca lo stesso schema messo in campo sul teatro politico di Cassino. Il braccio destro di Zicchieri sul territorio, il coordinatore provinciale Carmelo Palombo, sta evitando con cura di lasciare impronte digitali leghiste nell’azione politica portata avanti in questi mesi dal sindaco Carlo Maria D’Alessandro.

Non è un caso che la Lega non sia ancora rientrata in giunta a Cassino. E che si stia tenendo ala larga dalle decisioni più impopolari adottate in queste ore. Allo stesso tempo non sono un caso i cavilli sollevati ad ogni riunione sull’Urbanistica dal consigliere leghista Claudio Monticchio. Che contribuiscono a bruciare con fuoco lento l’amministrazione di ispirazione forzista.

Nella prossima tornata elettorale la Lega candiderà un suo sindaco per la guida di Cassino. E  Carmelo Palombo potrebbe prendersi la rivincita: vincendo senza l’appoggio di Mario Abbruzzese (con il quale non vinse due elezioni fa). Anzi, battendo il suo schieramento.

 

Fino in Provincia

La manovra è la stessa che la Lega potrebbe tentare di realizzare a Frosinone. La fine del governo di Nicola Ottaviani, una volta esaurito il secondo mandato, lascerà la città senza una figura di riferimento. La capacità di attrazione del consenso dimostrata dal sindaco è stata determinante sia nella sua prima che nella seconda elezione.

Senza di lui lo scenario cambierà. Non c’è un altro Ottaviani con il quale sostituire Ottaviani. E la Lega lo sa e si prepara a piazzare la mossa: con un suo pretendente alla carica di sindaco.

Una manovra di cannibalizzazione del centrodestra prevista da tempo e che all’epoca tutti si erano affrettati a smentire. E che invece si sta puntualmente concretizzando.

La resa dei conti è iniziata. E andrà avanti con le prossime elezioni provinciali. Non tanto quelle di ottobre con cui si dovrà scegliere il presidente. E nella quale Lega e FdI intendono schierare contro Antonio Pompeo il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore. (leggi qui Partirà da Ceccano l’assalto a Pompeo. E pure ad Abbruzzese).

Il vero scontro è atteso per gennaio quando si eleggeranno i consiglieri provinciali. Forza Italia e Lega presenteranno due liste distinte, con le quali si conteranno fino all’ultimo voto. Una prova di forza per Zicchieri. Una necessità di sopravvivenza per Forza Italia.

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