Marzi fa pace con Marini: si candidano insieme

All'Assemblea Pd l'acclamazione per Domenico Marzi. E la pace con Michele Marini. I due ex sindaci tornano a fare squadra. Marini si candiderà con Marzi. E forse presenterà una civica. Ora partono gli sherpa. Verso i Socialisti, gli smerigliani e Mauro Vicano

Per acclamazione. E senza spaccature. Ricostruendo la squadra che vent’anni fa ha segnato un’intera epoca per il centrosinistra. Domenico Marzi torna in campo per riprendersi la guida del Comune di Frosinone.

Ritorna, acclamato all’unanimità dall’assemblea degli iscritti al Partito Democratico nel circolo del capoluogo. Sanando ufficialmente la frattura che ha bloccato l’intera area politica per due consiliature, rendendo più facile la vittoria al centrodestra di Nicola Ottaviani. Il colpo di scena della serata non è la candidatura di Marzi: è la piena disponibilità data da Michele Marini a sostenerlo: l’ha annunciata il Segretario provinciale Luca Fantini.

È il gesto che riunisce la storia del Pd. Marini è stato lo storico vicesindaco di Marzi. È stato il suo successore. Poi al momento di candidarsi per il bis c’era stata la spaccatura verticale: mezzo centrosinistra con Marzi e mezzo con Marini. Che non l’ha mai perdonata: né al suo predecessore né al Partito. Fino a questa sera.

Non è l’unico segnale. Perché nella foto opportunity scattata a fine Assemblea c’è sorridente anche Norberto Venturi, l’ex Presidente del Consiglio Comunale: i rumors lo davano tra i perplessi per quella candidatura. Non è così.

Il ritorno dell’unità

Astorre, Fantini, Martini

Per l’occasione, sono vicini il vice Segretario Regionale del Partito Democratico Sara Battisti ed il coordinatore della maggioranza Zingaretti in Regione Lazio Mauro Buschini. C’è l’ex consigliere provinciale Vincenzo Savo che fino a pochi giorni fa era la spalla di Mauro Vicano, l’ex DG dell’Azienda Sanitaria che con il suo passo di lato ha spianato la strada a Marzi. Salvo poi ripensarci ed annunciare oggi pomeriggio che si candiderà comunque a sindaco. (Leggi qui Il campo di Marzi è stretto: Vicano va avanti).

Qualcuno è sicuro che tra poco ci saranno anche i civici di Luigi Vacana. Oggi stavano al pranzo di Vicano, subito dopo l’annuncio della candidatura, l’area che fa riferimento al parlamentare Europeo Massimiliano Smeriglio ha diffuso una nota correggendo il tiro: parlano di centrosinistra unito. È chiaro che vogliono unire i due fronti.

Di sicuro c’è Angelo Pizzutelli, il capogruppo che a gennaio era uno dei pilastri del progetto Vicano: “È un candidato che da solo vale mille preferenze” aveva detto di lui. Pizzutelli e Savo, oggi pomeriggio, nel momento in cui le strade del Pd e di Vicano si sono divise, hanno scelto per coerenza la linea del Partito e la linea che passa per Memmo Marzi e Michele Marini.

Diventerò sindaco. E c’è Michele

Domenico Marzi

Marzi ci crede. «Diventerò sindaco di Frosinone ancora una volta» ha detto. Ne è certo. La spinta in più arriva dall’abbraccio con Michele Marini: ogni volta che sono stati insieme il Partito Democratico ha vinto. E Marini questa volta ci sarà.

Non starà dietro le quinte, non si limiterà a fare campagna elettorale: «Michele Marini si candierà al consiglio comunale» assicurano dal Pd. Potrebbe scendere in campo con una sua lista civica. Farà parte a pieno titolo della squadra.

In campo ci saranno tutti: da Angelo Pizzutelli a Michele Marini, da Fabrizio Cristofari a Norberto Venturi, da Stefania Martini ad Antonella D’Emilia.

Ora che il Pd ha il suo candidato e la sua squadra, gli sherpa si rimettono in marcia. verso tre direzioni: i Socialisti di Gian Franco Schietroma che sabato scorso hanno annunciato la candidatura del loro vice segretario nazionale Vincenzo Iacovissi; verso gli uomini di Massimiliano Smeriglio, l’inventore della Piazza Grande che aveva portato alla vittoria di Nicola Zingaretti: rappresentano una parte importante del fronte di Vacana.

E poi verso Mauro Vicano: dopotutto è stato lui a spianare la strada al ritorno di Marzi. È irrazionale che ora non stia con lui. Almeno per il Pd.