Messaggi di dialogo trasversale per il dopo Salera

Un messaggio per verificare la disponibilità al dialogo trasversale. Per costruire un'alternativa al Salera bis. Tutti giurano di non saperne niente. Ma in realtà è accaduto che...

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il “corriere diplomatico” ha consegnato il suo messaggio, scomparendo poi nella stessa zona grigia dalla quale era apparso. Un messaggio scritto solo nella sua memoria: affidato da un emissario qualificato del centrosinistra e destinato ad un esponente altrettanto qualificato del centrodestra. Tutti potranno negare tutto: chi ha mandato il segnale all’altra sponda del fiume politico che attraversa Cassino potrà giurare non non averlo detto; chi lo ha ricevuto potrà negare di averlo ascoltato. Che il plico diplomatico con il suo contenuto esista davvero è una certezza.

Cosa dice il messaggio? Che una parte del centrosinistra oggi con il sindaco Enzo Salera è disposta ad avviare un dialogo con la parte di centrodestra pronta a staccarsi dal progetto politico che alle Regionali ha messo insieme Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Il nome del candidato sindaco c’è già: trasversale, centrista, né di centrosinistra né di centrodestra. Ma il percorso è tanto stretto quanto chiaro: niente simboli politici, niente riferimenti ai Partiti, programma interamente amministrativo, con gli obiettivi che coincidono sovrapponendo il programma del Salera 1 e quelli del sindaco civico Carlo Maria D’Alessandro buttato giù dal ‘suo’ centrodestra.

Il ritorno del gelo

Gino Ranaldi, Andrea Velardocchia, Enzo Salera

Solo i diretti interessati sanno se il ponte di comunicazione è stato allacciato. Il ‘corriere diplomatico‘ non è stato ulteriormente attivato. Il che può significare analogamente che il messaggio è stato lasciato cadere o che, al contrario, le verifiche di fattibilità sono in corso.

Per capire cosa sta accadendo è utile tenere conto di alcuni elementi. Il principale: non è decollato il dialogo tra il sindaco Enzo Salera e la sua presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo. Con troppo ottimismo, la foto che li ritrae insieme dopo mesi di gelo aveva fatto ipotizzare un ritorno delle temperature primaverili. I fatti dicono che quella foto rappresenta solo una foto e nulla di nuovo sul piano politico: nessun disgelo, nessun nuovo gelo, stallo assoluto.

Eppure lei è stata l’alfiere dello schieramento di Enzo Salera quattro anni fa: la candidata più votata. I ponti tra di loro sono saltati quando il sindaco ha rotto la sua equidistanza tra quelli che erano i due poli Dem: quello dell’allora presidente della Provincia Antonio Pompeo e quello dell’attuale presidente regionale del Partito Francesco De Angelis con il consigliere regionale Sara Battisti. Salera si è posizionato insieme a Pompeo, Di Rollo è rimasta con De Angelis / Battisti.

I ponti saltati

Barbara Di Rollo

Il primo ponte è saltato sulle candidature per le Politiche di Autunno 2022: Salera non ha firmato per la candidatura di Francesco De Angelis alla Camera ed ha platealmente scelto la candidatura del sindaco di Sant’Ambrogio Sergio Messore; il secondo ponte saltato è stato sulle candidature per la Presidenza della Provincia a dicembre 2022: Barbara Di Rollo ha sostenuto con Pensare Democratico l’elezione di Luca Di Stefano, mentre Enzo Salera era posizionato sul sindaco di Arce Gino Germani.

Alle Regionali di febbraio è saltato il terzo ponte: il presidente del Consiglio comunale ha sostenuto l’elezione della consigliera Sara Battisti mentre gran parte della maggioranza Salera ha spinto per Antonio Pompeo, per lui e per Jole Falese candidata nella civica del presidente.

Le ultime passatoie rimaste in piedi sono saltate con il rimpasto di giunta che il sindaco ha messo in atto poco dopo le Regionali. Defenestrando senza troppi complimenti l’assessore Arianna Volante, espressione di Pensare Democratico e dei Giovani Democratici del Segretario Provinciale Luca Fantini.

Semmai fosse rimasto un ponte tibetano, fatto solo di funi e percorribile solo da attraversatori esperti, è saltato quando Barbara Di Rollo è diventata per un paio di mesi Consigliere regionale del Lazio ed il suo sindaco non le ha fatto nemmeno gli auguri.

Addio rapporti umani: il gelo vero

Poi il clima è cambiato. Il Congresso regionale Pd ha disegnato un nuovo scenario politico. Una decina di giorni fa al termine del Consiglio comunale il sindaco aveva tentato la pace in sala Di Biasio. Ma al netto di uno scatto fotografico insieme, i rapporti sono tornati ancora più freddi. Distanze siderali separano il primo cittadino e il presidente d’Aula. 

Il sindaco dal canto suo continua a spiegare ai cronisti che non ha alcun risentimento personale e politico nei confronti di Barbara Di Rollo. Anzi, con il passare delle settimane viene svelato un retroscena. Erano i giorni caldi del rimpasto di giunta, il sindaco era pronto ad aprire le porte del suo esecutivo a Jole Falese. Il primo cittadino avrebbe fatto retromarcia proprio per le resistenze del presidente del Consiglio: a dimostrazione che non intendeva e non intende rompere il rapporto che si è creato nel 2019 ed ha portato alla vittoria.

“Io non ho nulla nei confronti di Barbara Di Rollo, sono anzi convinto che dovrà essere lei a capeggiare la lista del Pd nel 2024”. Questo continua a ribadire il primo cittadino. Parole che fanno il paio con quelle del capogruppo del Pd Gino Ranaldi: “Mai nessuno ha pensato di voler sfiduciare la presidente del Consiglio.

Da alleata a signora delle civiche: per vincere

I segnali del sindaco non vengono però recepiti dal presidente del Consiglio che non perde occasione per smarcarsi da Enzo Salera. Le indiscrezioni assicurano che starebbe lavorando ad una serie di liste civiche, almeno due, una dovrebbe portare il suo nome nel simbolo.

Fino a poco tempo fa si riteneva che servissero per dare linfa diversa alla coalizione: sostenere la rielezione di Salera ma assicurando a Pensare Democratico un suo Gruppo con il quale evitare lo strapotere del sindaco.

Ora l’idea che prende sempre più forma sotto l’ombrellone è quella di mettere un punto all’esperienza Salera quando terminerà la consiliatura. Ed aprire un nuovo capitolo.

“Per me il percorso con Enzo Salera è finito da tempo, non ci sono più margini. Ho già dimostrato in passato di saper prendere decisioni coraggiose quando mi sono staccato da Mario Abbruzzese, lo farò anche questa volta“: lo va ripetendo ai suoi l’ex consigliere comunale Stefano Tescione. Che c’entra con Barbara Di Rollo? È suo marito ed il suo braccio destro in politica. “Non decido per mia moglie. Ma per quello che mi riguarda Salera è un capitolo chiuso ribadisce il marito della presidente del Consiglio.

Loop elettorale, ariecco la “figura di alto profilo”

Stefano Tescione (Foto © Michele Di Lonardo)

Il rapporto è insomma ormai logorato, difficile da recuperare. Se il divorzio politico sembra inevitabile e non una semplice fuga “agostana”, quello che appare difficile da capire e dove approderà Barbara Di Rollo. Nega contatti con l’uomo forte del centrodestra cittadino Mario Abbruzzese ed il comitato per le Primarie trasversali.

Ma il messaggio consegnato dal ‘corriere diplomatico‘ puntava a verificare la possibilità di individuare un terreno comune tra due aree politicamente contrapposte ma amministrativamente compatibili. Su un nome di alto profilo, sostenuto in maniera trasversale e completamente civica. Dove cioè potrebbero trovarsi a loro agio insieme agli abbruzzesiani ed a Barbara Di Rollo anche gli ex assessori Arianna Volante ed Emiliano Venturi. Oltre ai consiglieri Renato De Sanctis e Giuseppe Golini Petrarcone.

Nessuno quali reazioni abbia innescato il messaggio. Il gelo che persiste potrebbe essere un indizio.