Frosinone come a Roma: le tensioni in maggioranza possono trovare sfogo in una percorso che accomuna sia la coalizione di Governo che quella del sindaco Mastrangeli. Come ipotizzava oggi Sorgi
“Gli alleati del centrodestra dovranno così cercare di tenere insieme uno straccio di coalizione per le elezioni locali“. Parole e analisi di Marcello Sorgi sul quotidiano La Stampa di oggi, analizzando la situazione politica italiana e gli ipotetici scenari del Governo Meloni, in vista delle elezioni Europee del prossimo anno, dove ogni Partito correrà per conto proprio.
Fa notare Sorgi che proprio alle elezioni locali “tra l’altro hanno tutte le amministrazioni uscenti. Forse è anche per questo che in questi giorni, fra le voci che circolano, incoraggiata dalle crescenti difficoltà economiche, c’è anche quella di uno scioglimento anticipato delle Camere e di un abbinamento tra politiche, Europee e Regionali, in un election day in cui ciascuno metterebbe in gioco tutta la posta.”
Fantapolitica quella delineata dal celebre editorialista della Stampa? Forse, ma nemmeno troppo. Ed è proprio in proiezione delle Europee che si manterranno inalterati gli instabili equilibri nella maggioranza al Comune di Frosinone. La situazione è nota.
La partita molto delicata nel Capoluogo
Sulle politiche ambientali, sulle piste ciclabili, nel capoluogo ci si sta giocando una partita molto delicata. Come sul percorso del Brt (la circolare con una corsia privilegiata), sulla viabilità cittadina (ieri andata letteralmente in tilt con la riapertura di alcune scuole). Figuriamoci cosa potrà accadere con la pioggia autunnale.
Un’autentica partita a scacchi, tra il Sindaco e alcuni Consiglieri Comunali. In primis con il capogruppo della sua lista civica e delegato allo Scalo Anselmo Pizzutelli. Ma anche con il Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Tagliaferri. Non c’è condivisione su alcune decisioni già prese: come la pista ciclabile di via Puccini e via fontana unica. O la regolamentazione veicolare del traffico nei pressi della Stazione e dello scalo. Tanto che l’amministrazione Mastrangeli ha dovuto rivedere le proprie determinazioni ed apportare dei correttivi. E nemmeno quelli sono piaciuti tanto ai cittadini.
Come non c’è accordo su quelle future: come ad esempio il percorso del Bus Rapid transit. Fino ad oggi, la situazione di equilibrio tra le varie posizioni è stata gestita pur con evidenti difficoltà. Il sindaco da solo davanti ai cittadini dello Scalo è una delle rappresentazioni plastiche del momento critico, senza ripercussioni irrecuperabili. (Leggi qui: Mastrangeli impavido: “balla da solo”… allo Scalo senza i suoi).
Mastrangeli rivede e corregge
E la sensazione che emerge, è che di questa “guerra di nervi”, tutta interna alla maggioranza, l’opposizione non sembra saperne (o forse volerne) proprio approfittare. E continuerà così fino all’inizio della campagna elettorale per le Europee.
Lì correranno tutti per proprio conto: sia i Partiti e sia le liste civiche che inevitabilmente (e storicamente) sosterranno le candidature al Parlamento Europeo dei Partiti tradizionali. Cercando di capitalizzare il massimo del consenso disponibile, provando addirittura a cannibalizzare gli alleati. E non più quindi nella logica di coalizione.
Ed a quel punto ogni scenario al Comune di Frosinone può essere ipotizzato: esattamente così come al Governo, come scrive Sorgi oggi. Il sindaco Riccardo Mastrangeli potrebbe essere tentato di liberarsi di alcune figure scomode, delle “zavorre politiche” che oggi sembrano impedire alla sua amministrazione di prendere finalmente il mare. Come da programma elettorale, peraltro sottoscritto da tutti.
Eventualmente anche con una coalizione diversa, rispetto a quella che oggi governa il capoluogo. Un ritorno anticipato alle urne quindi, non più con una squadra a marcata connotazione partitica, di destracentro, con tutti i Partiti di Governo dentro. Ma con una coalizione maggiormente orientata al civismo, di centro-destra.
L’appeal della Lista Marini e di Nuova Realtà
Quindi con dentro la lista Marini e forse anche Nuova realtà. Entrambe oggi all’opposizione. Tutto ovviamente in chiave elezioni Europee.
Al di la degli scenari ipotizzati, fantasiosi o meno che siano, una cosa è certa. Il chiarimento vero non di facciata all’interno della maggioranza prima o poi dovrà comunque avvenire. È impensabile passare altri 4 anni a giocare a scacchi. Frosinone aspetta e merita ben altre mosse.