Quella leva di Mastrangeli-Archimede per sollevare… la legislatura

Neutralizzare i consiglieri malpancisti lasciando socchiusa la porta delle opposizioni civiche: la strategia del sindaco che non piace a tutti

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

“Dā mihi, inquit, ubi cōnsistam, et terram commovēbō” tradotto: “Datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo” cosi disse Archimede, uno dei più grandi matematici della storia. Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli non è un matematico ma con i numeri ha dimostrate d’avere dimestichezza nei dieci anni da assessore al Bilancio. Cosa ha in comune con Archimede?

Entrambi hanno individuato un punto di appoggio ben preciso per raggiungere un traguardo. Mastrangeli, per portare avanti la sua consiliatura senza particolari problemi lo ha trovato nell’opposizione consiliare. O meglio, nella evidente frammentazione in atto nella minoranza di centrosinistra del Capoluogo.

Come? Semplice, quanto astuto e politicamente intelligente.

Il dialogo continuo con le civiche

Le bandiere sul municipio di Frosinone

Creando e mantenendo costante nel tempo un dialogo con alcune liste civiche, pronte a schierarsi con la maggioranza se fosse necessaria un’operazione di ‘responsabilità‘. Un’operazione che si è resa necessaria per disinnescare i 4 o 5 Consiglieri malpancisti che all’inizio dell’estate hanno messo in difficoltà il sindaco, per reclamare una diversa ripartizione degli assessorati. E per far capire la loro importanza uscirono dall’Aula sulla famosa approvazione del Piano dei Rifiuti provando a mettere in crisi l’amministrazione.

Il motivo ufficiale fatto veicolare, sia all’interno che all’esterno di Palazzo Munari, è quello delle politiche ambientali non condivise. O almeno non del tutto. Il motivo vero, non ufficiale, il desiderio di andare a fare l’assessore.

Una poltrona particolarmente ambita, anche e soprattutto dal punto di vista dei nuovi appannaggi. Con quali liste il sindaco Mastrangeli ha aperto il dialogo? Su tutte, con quella dell’ex sindaco Michele Marini con il suo Consigliere Andrea Turriziani. Pronto lui e la sua lista a fare il grande passo. Ma il canale di comunicazione è aperto, al bisogno, anche con la lista civica Nuova Realtà, che in aula esprime due consiglieri. Che sono merce buona in vista delle prossime elezioni Europee dove servoono voti e preferenze.

Il salvagente ma non a costo zero

L’ex vice sindaco di Frosinone Antonio Scaccia (Foto: Stefano Strani)

Con questo scenario, chiunque nella maggioranza pensi di poter lavorare ai fianchi il sindaco ha certamente vita dura. Perché ci sono altri Consiglieri pronti ad entrare in campo al posto loro. E la soglia dei 22 Si in sede di votazione è pressoché garantita, fino al termine della consiliatura.

È chiaro però che una simile operazione di “responsabilità“, con la sostituzione di alcuni degli attuali consiglieri della maggioranza con altri dell’opposizione non sarebbe a costo zero. Sono diversi i malumori infatti verso una ipotesi del genere. Su tutti quelli del Vice Sindaco Antonio Scaccia e del Presidente del Consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri.

Anche sull’evoluzione di questo scenario, se andrà in porto o meno, si capirà chi effettivamente ha intenzione di mostrare e usare i muscoli. Se Mastrangeli o altri.

Il Pd che va da sé senza il circolo

Norberto Venturi e Angelo Pizzutelli

L’opposizione consiliare non manifesta solo queste criticità e queste divisioni. C’è il Partito Socialista che viaggia per conto proprio, senza alcun raccordo con gli altri. È il risultato di anni senza dialogo tra Pd e Psi: da tempo il coordinatore Socialista del Lazio Gianfranco Schietroma ha scolpito l’epitaffio su quel dialogo. Dicendo “Non si costruisce in cinque giorno il dialogo che non s’è voluto costruire in cinque anni”.

I problemi esistono anche all’interno del Pd. Il Gruppo consiliare con i vari Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi non ha alcuna raccordo con il circolo cittadino del Partito. Anche, ma non solo, per questo, i tre Consiglieri rivendicano la possibilità di indicare il nuovo Segretario di Frosinone.

Ma fino ad oggi non hanno avuto alcuna risposta dai vertici provinciali del Partito. Ed il nervosismo, all’interno del gruppo consiliare del Pd comincia a salire. Con risvolti non facilmente ipotizzabili, né controllabili.

Marzi gioca bene ma gioca da solo

C’è poi la lista Marzi, che in questo primo arco di consiliatura ha provato a mettere in campo un briciolo di opposizione alla Giunta Mastrangeli.

Ma senza una azione di condivisione ed unicità con tutti gli altri gruppi, questa appare un’azione più velleitaria e di contorno che effettivamente incisiva.

Per questo il sindaco Mastrangeli si sente il novello Archimede e da giorni sta facendo il giro delle ferramenta di Frosinone.