Perché le difficoltà di Latina rilanciano le primarie di Ottaviani

Nelle prossime ore il centrodestra sarà obbligato a scegliere il candidato sindaco per il capoluogo pontino. All’ultimo istante utile. Le trattative politiche non hanno funzionato. Ecco il motivo per il quale tra un anno a Frosinone la proposta del sindaco e coordeinatore provinciale della Lega può essere accolta. Anche da Fratelli d’Italia.

Sono settimane che Claudio Durigon, sottosegretario al Mef, deputato e coordinatore regionale della Lega, assicura che presto il centrodestra avrà il candidato sindaco unico di Latina. Nelle prossime ore questo dovrebbe accadere sul serio, considerando che tra meno di un mese (il 3 e 4 settembre) dovranno essere presentate le liste e, appunto, i candidati. Si vota infatti il 3 e 4 ottobre.

Il fotofinish di Latina

Vincenzo Zaccheo (Foto: Paola Libralato)

Latina è tra i 18 capoluoghi di provincia che vanno alle urne in questa importante tornata amministrativa. Ed è il simbolo del centrodestra da sempre. A Latina in queste settimane sono arrivati i leader di Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni) e della Lega (Matteo Salvini). Per ripetere che la candidatura a sindaco del centrodestra sarà unitaria e vincente. Ma resta il fatto che arriverà all’ultimo istante utile. Al fotofinish.

Il centrodestra è più diviso di quello che sembra a livello nazionale, nella provincia pontina la situazione è anche peggiore. Per un paradosso: siccome è largamente maggioritario, spesso mancano gli avversari. E allora ci sono spazi, tempi e modi per le competizioni interne. Con il coltello tra i denti. A conclusione della giornata di ieri restavano sul campo le opzioni della consigliera comunale di Fratelli d’Italia Matilde Celentano e dell’ex sindaco ed ex parlamentare Vincenzo Zaccheo.

Quanto è successo a Roma (con le difficoltà per scegliere il candidato, Enrico Michetti, che adesso non convince) e sta succedendo a Latina, tra un anno potrebbe lanciare la proposta delle primarie di Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega.

La soluzione delle primarie

Claudio Durigon e Nicola Ottaviani

E’ chiaro che nelle due province (Frosinone e Latina) il centrodestra è maggioritario. E’ pure evidente che è spaccato e che la classe dirigente locale fatica a trovare la sintesi. Le primarie possono risolvere parte di questi problemi, nell’ambito di un percorso condiviso. Ma anche in un contesto soltanto… diviso. Perché a quel punto chi si mette fuori si assume una responsabilità politica precisa.

Per questo motivo Nicola Ottaviani, abituato a guardare sempre nel lungo periodo, su questo punto sta martellando sia il Capitano Matteo Salvini che il coordinatore regionale Claudio Durigon. Si tratta di convincere gli alleati centristi e cioè Claudio Fazzone (Forza Italia) e Mario Abbruzzese (Coraggio Italia).

La strada appare percorribile. Poi sicuramente la proposta verrebbe supportata anche da altre forze moderate e da più di una lista civica. Rimane il nodo di Fratelli d’Italia. Però il senatore e presidente provinciale Massimo Ruspandini è uno pragmatico. Per lui sarà importante che Fratelli d’Italia possa giocarsi le sue carte allo scoperto e senza giochetti orchestrati da altri. Se avrà queste garanzie, potrebbe aprire all’ipotesi delle primarie. Non prima però di essersi consultato con Francesco Lollobrigida e Giorgia Meloni. Ma si può fare.